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Grande capoluogo, Battaglini: "Sì, purché siano garantiti pari diritti anche per i piccoli centri"

Per il consigliere comunale sarebbe un modo per riuscire, ad esempio, ad intercettare importanti finanziamenti come nel caso dei fondi erogati per la mobilità sostenibile

Unire le forse per arrivare lì dove non si può da soli. Anche il consigliere comunale di Patrica, Samuel Battaglini, vede nel progetto targato Unindustria, l'ormai noto Grande Capoluogo, un'opportunità da cogliere per fare rete, associarsi e prendere parte ad iniziative che avrebbero effetti benefici sul territorio. Iniziative da cui trarrebbero effetti positivi anche piccoli centri come Patrica. L'esponente di Fratelli d'Italia mette sul tavolo un esempio concreto, ovvero l'impossibilità per il comune patricano di accedere ai fondi messi a disposizione dal Ministero per l'Ambiente nell'ambito della mobilità sostenibile. Il suo è un Sì, ma con riserva. Sì al progetto purché siano garantiti pari diritti a tutti i comuni coinvolti.

L'esclusione per il numero di abitanti

"Gli ultimi dati impietosi testimoniano l'isolamento in cui continuiamo a sostare. - spiega Battaglini - La graduatoria resa nota dal Ministero dell'Ambiente con la lista dei comuni o degli enti locali consorziati che beneficeranno dei 164 milioni di euro messi a disposizione con un bando del 2016 per la mobilità sostenibile registra zero euro di entrata nel nostro territorio.
La precedenza sarebbe stata data ai Comuni con il maggior numero di sforamenti di PM10 quindi, purtroppo, verosimilmente, anche Patrica. L'handicap nel riuscire ad intercettare finanziamenti di tale portata sta nel numero di abitanti ed ecco il motivo per cui bisognerebbe tornare a riflettere in maniera seria sulla questione del "grande capoluogo". Il bando, infatti, era riservato alle città o ai raggruppamenti di Comuni al di sopra dei 100 mila abitanti. Requisito richiesto nella maggior parte dei bandi pubblici, in cui non rientra nessuno dei Comuni ciociari.

Unire le forse e uscire dall'isolamento

L'unico modo per superare questo handicap è fare rete, associarsi, sedersi a tavolino come ha chiesto Unindustria e cercare di unire le forze, per uscire da un isolamente nel quale a volte sembriamo volerci incomprensibilmente rifugiare. Un tavolo di lavoro che però preveda pari diritti e pari dignità, a prescindere dal numero di abitanti che ogni singola comunità porta in dote. Patrica è un  piccolo Paese, che però soffre le problematiche ambientali delle grandi città, un Paese che ha cercato di difendersi da solo ma che rischia di soccombere sotto il peso delle decisioni calate dall'alto. Il nostro centro lepino ha estrema necessità di tutela ed ecco perché l'idea del "grande capoluogo" senza figli e figliastri può rappresentare una svolta, anche e soprattutto dal punto di vista ambientale.

Sì con riserva

Il Sindaco Fiordalisio si è detto più volte contrario al progetto,  io invece dico sì con riserva, ma con grande interesse ed attenzione alla proposta di Unindustria. Portiamo sul tavolo della discussione la nostra adesione in cambio della garanzia che questo "grande capoluogo" garantisca a noi pari diritti in termini di fondi e finanziamenti e soprattutto della tutela condivisa del nostro territorio dal rischio sempre più concreto di insediamento di aziende che si occupano di smistamento rifiuti. L'isolamento è una colpa ed io non voglio certo essere colpevole di scelte che guardano proprio in quella direzione".

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