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Lazio, ok proposta di legge su contrasto ludopatia. Soddisfazione del presidente Lena

Il gioco d'azzardo patologico è ormai considerato una vera e propria forma di “dipendenza senza droga”. L’Italia è il più grande mercato in Europa: le cifre diffuse dal Dipartimento Politiche Antidroga

Il gioco d'azzardo patologico è ormai considerato una vera e propria forma di “dipendenza senza droga”. L’Italia è il più grande mercato in Europa: le cifre diffuse dal Dipartimento Politiche Antidroga indicano che il settore ha registrato in 7 anni un aumento del 450% del giro d’affari, passando da 22 miliardi di euro nel 2004 a circa 80 miliardi nel 2011. Partendo da questi assunti, la commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha approvato all’unanimità la proposta di legge n.29 - prima firmataria Olimpia Tarzia (Lista Storace) - che ha la finalità di prevenire e contrastare il fenomeno della ludopatia.

Il testo che approderà in Aula per l’approvazione definitiva è frutto del lavoro dei proponenti e di numerosi emendamenti presentati durante le due sedute di esame del provvedimento, a firma dei consiglieri: Agostini (Pd), Barillari (M5S), Bonafoni (Per il Lazio), Carrara (Per il Lazio), Lupi (Pd), Petrangolini (Per il Lazio), Porrello (M5S), Quadrana (Lista Zingaretti), Tarzia.

Definite le finalità nell’ambito delle competenze regionali in materia di tutela della salute e di politiche sociali - prevedendo la collaborazione di enti locali, Asl, istituzioni scolastiche, soggetti del terzo settore, associazioni familiari, di volontariato e antimafia - si disciplina la collocazione delle sale da gioco, preservando le cosiddette “aree sensibili” (scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e anziani) e istituendo delle premialità per gli esercizi che rimuovano o non istallino slot machine. In questa ottica, sarà istituito il marchio regionale “Slot free - RL”.

La proposta di legge sancisce il divieto di pubblicizzare l’apertura o l’esercizio di sale da gioco sul territorio regionale. Inoltre, i gestori di sale bingo, ricevitorie, agenzie ippiche dovranno esporre all’ingresso dei locali e sui relativi apparecchi materiale informativo sui rischi correlati e sui servizi di assistenza presenti sul territorio.

Presso l’assessorato competente in materia di politiche sociali sarà insediato un Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d’azzardo. Il Consiglio regionale, su proposta dello stesso assessorato, è infine chiamato ad approvare un piano integrato triennale socio-sanitario per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico.

“Il voto all’unanimità - ha commentato il presidente Lena - dimostra che quando si pone al centro del dibattito politico il bene collettivo e la salute pubblica non ci sono schieramenti né interessi di parte che tengano: mi auguro che l’Aula consiliare possa licenziare il testo già nella seduta in programma mercoledì 24 luglio per dare una concreta risposta ad una criticità rispetto alla quale le istituzioni sono state per troppo tempo in silenzio”.

Presenti: Agostini (Pd), Barillari (M5S), Bonafoni (Per il Lazio), De Lillo (Pdl), Giancola (Per il Lazio), Lupi (Pd), Petrangolini (Per il Lazio), Perilli (M5S), Porrello (M5S), Santori (La Destra), Tarzia (Lista Storace).

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