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Nuova ordinanza di Zingaretti: nel Lazio maxi store commerciali e mercati chiusi nel weekend

Il governatore: "So bene che si tratta di nuove restrizioni e sacrifici ma sono fatti per combattere il virus e bloccare la curva del contagio"

Limitare occasioni di assembramento, e quindi di potenziale contagio da Coronavirus, nei giorni festivi e prefestivi, all'interno delle grandi strutture commerciali frequentate soprattutto durante il week end. È l'obiettivo, come riporta RomaToday.it,  della nuova ordinanza delle Regione Lazio, annunciata ieri e  firmata questo pomeriggio dal presidente Nicola Zingaretti. "So bene che si tratta di nuove restrizioni e sacrifici ma sono fatti per combattere il virus e bloccare la curva del contagio" ha commentato il segretario dem. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede. 

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Chiudono i maxi store

Punto primo: nei giorni festivi e prefestivi sono chiuse le grandi strutture di vendita, di cui all'art.15 comma 1, lettera I della legge regionale 6 novembre 2019 n.22 (Testo Unico del Commercio) indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Una misura che va ad affiancare la chiusura dei centri commerciali già stabilita dal Dpcm del 3 novembre ma che ora aggiunge anche lo stop alle grandi strutture commerciali dai 2500 metri quadri in su. Un esempio? Grandi store come Ikea, Decathlon e simili. 

Chiudono i mercati

Punto secondo: nei giorni festivi, su aree pubbliche o private, sono chiuse le attività di commercio al dettaglio nell’ambito dei mercati di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, con la sola eccezione delle attività dirette alla vendita di generi alimentari. Sono chiusi anche i mercatini degli hobbisti e i mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d'arte ed opere dell'ingegno a carattere creativo e similari. Chiude quindi anche Porta Portese

Le attività commerciali escluse dalle chiusure previste dalla presente ordinanza ovvero dalle chiusure stabilite dal DPCM del 3 novembre 2020, sono comunque tenute a garantire: sorveglianza per verificare il rispetto delle distanze interpersonali e il divieto di assembramento, modalità di contingentamento/scaglionamento degli ingressi, allo scopo di assicurare i limiti numerici di presenza di clienti e addetti, le misure di sicurezza e prevenzione individuate nell0allegato 9 del citato DPCM del 3 novembre 2020 "Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative della Conferenzadelle Regioni e delle Province autonome dell’8 ottobre 2020". L'ordinanza resterà in vigore fino al 30 novembre 2020. 

"Questa ordinanza è frutto di una strategia e di uno spirito di prevenzione, figli di una situazione epidemiologica e sanitaria come ci confermano quotidianamente i dati che nella nostra regione è ancora sotto controllo ma rimane comunque grave e va fermata" commenta ancora Zingaretti. "Quello che non dobbiamo assolutamente permettere, però, è che il virus prenda il sopravvento. Non scordiamo che stiamo convivendo con un nemico tanto  invisibile quanto aggressivo, per questo utilizzare la prevenzione come prima arma per combatterlo ci rende certamente più consapevoli e più forti".

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