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Magliocchetti: l’Eures certifica l’impoverimento dell’offerta sanitaria

Il Rapporto evidenzia, in primis, la circostanza che nel periodo 2010-2019, in provincia di Frosinone è stato cancellato 1 posto letto ogni 6. Una percentuale che è nettamente superiore alla media delle strutture ospedaliere del Lazio che è -11.9%. Inoltre, in 10 anni sono stai persi 500 posti in organico, tra amministrativi e tecnici.

“Il Rapporto inerente il diritto alla salute nella provincia di Frosinone, presentato ad Anagni ad un convegno sulla sanità, da parte dell’ “EU.RE.S. Ricerche economiche e sociali”,  l’autorevole Istituto di Ricerca, impegnato da diversi anni nella promozione e realizzazione di attività di studio, di formazione e di analisi applicata in campo economico, sociale e culturale, evidenzia e  certifica, con dati oggettivi,  un quadro drammatico dell’assistenza sanitaria sul territorio, negli anni. In particolare, per quanto attiene la mobilità passiva”: lo evidenzia Danilo Magliocchetti, consigliere comunale e capogruppo leghista al Comune di Frosinone.

Il Rapporto evidenzia, in primis, la circostanza che nel periodo 2010-2019, in provincia di Frosinone è stato cancellato 1 posto letto ogni 6, con una contrazione del -16.6%, passando quindi da 1621 pl a 1352 pl. Una percentuale che è nettamente superiore alla media delle strutture ospedaliere del Lazio che è -11.9%. Inoltre, in 10 anni sono stai persi 500 posti in organico, tra amministrativi e tecnici. “E già questi due parametri costituiscono un autentico impoverimento dell’offerta sanitaria, nel corso degli anni. Ma vi è molto di più – punta l’indice Magliocchetti -. Il saldo negativo della mobilità sanitaria, sempre secondo il documento dell’EU.RE.S, è da brivido. Sarebbero infatti di – 160 milioni annui, negli ultimi 3 anni, il saldo negativo nel bilancio della ASL di Frosinone, derivante dalla mobilità sanitaria interprovinciale e interregionale”.

Il Rapporto cita testualmente “Applicando il valore medio dei ricavi dalla ASL di Frosinone per ciascun ricovero di residenti fuori regione, al saldo contabile complessivo della mobilità sanitaria della stessa ASL, risulterebbero 42.000 i ricoveri di pazienti del frusinate effettuati in altre province o regioni: un numero addirittura superiore a quello dei ricoveri totali in provincia. Più ragionevole appare una stima di 20.000 ricoveri, considerando la possibile maggiore complessità delle prestazioni richieste ed il conseguente maggiore costo per ricovero” Se anche volessimo considerare solo la stima più ragionevole prudenziale saremmo, in ogni caso, di fronte ad una cifra altamente significativa, ben 20.000 ricoveri al di fuori della provincia di Frosinone. Il danno in ogni caso è duplice, perché questi minori 160 milioni annui, sarebbero serviti per efficientare l’offerta sanitaria su tutto il territorio provinciale. Con prestazioni di alto livello e specializzazione, ad alto contenuto tecnologico e scientifico. Così come vengono garantite in altri territori e presidi sanitari del Lazio. In primis a Roma. E così come richiedono i cittadini della Provincia di Frosinone, considerato il dato sulla mobilità passiva”, analizza ancora Magliocchetti.

In questo contesto di grande criticità, appare disarmante una ulteriore riflessione. Come noto, il PNRR ha destinato al settore salute, anche in conseguenza della pandemia, un importo pari all’8 per cento del totale. Si tratta di 15,5 miliardi di euro ai quali aggiungerne altri 1,7 nell’ambito del React Eu e poi 2,9 del fondo complementare, per un ammontare complessivo pari a circa 20 miliardi. A tutti gli effetti un’enorme opportunità di sviluppo per il servizio sanitario nazionale, e per quello del Lazio, a patto ovviamente di sfruttarla come tale. A tal fine, una serie di domande nascono spontanee: quale è il progetto, da sviluppare nei prossimi anni, di miglioramento e/o potenziamento dell’assistenza e dell’offerta sanitaria in provincia di Frosinone da finanziare con i fondi del PNRR? Qualcuno lo conosce? Ha visto almeno la bozza? Qualcuno ci sta lavorando? E’ stata attivata una cabina di regia, con tutti gli stakeholders del territorio, per ipotizzare un serio e credibile intervento di efficientamento della programmazione sanitaria nella nostra provincia? E’ stato condiviso con qualcuno?”

“Ad oggi, l’unico progetto conosciuto, è quello ipotizzato dal Consiglio Comunale del Capoluogo che, all’unanimità, ha votato un documento per richiedere l’ampliamento dell’ospedale Spaziani di Frosinone. Esiste qualche altra idea, oltre questa?”, si chiede in conclusione il Consigliere Comunale di Frosinone e Delegato per il Lazio al Consiglio Nazionale ANCI.

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