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Occhio ai Monumenti / Viale Giuseppe Mazzini

Monumento ai tre martiri toscani, Morelli (Psi): “Per non dimenticare? Invece si è dimenticato subito”

La consigliera di opposizione reclama il ripristino del decoro e si scaglia contro l’amministrazione Ottaviani: “Grave disattenzione verso questo monumento e verso ciò che rappresenta, ma anche verso tutti i monumenti della città di Frosinone”

La consigliera di opposizione Gerardina Morelli (Psi) invoca il ripristino del decoro del Monumento ai tre martiri toscani di viale Mazzini ,nonché di tutti gli altri luoghi commemorativi della città di Frosinone, e si scaglia contro l'amministrazione guidata dal sindaco Nicola Ottaviani

"Il degrado che avvolge il monumento e tutta l’area adiacente è la prova della grave disattenzione dell’Amministrazione verso questo monumento e verso ciò che esso rappresenta, ma anche verso tutti i monumenti della città - critica - Un esempio è anche quello al Bersagliere sito in Corso Lazio, eretto alla memoria di Bruno Carloni, sottotenente di Isola del Liri morto sul fronte russo nel 1942 e medaglia d’oro al valore, opera dell’artista castrese Sergio Lombardi, lo stesso che realizzò lo stemma di Frosinone a mosaico posto sul camminamento proprio sotto il bassorilievo dedicato ai tre ragazzi toscani."

La denuncia del degrado scatta in vista del 78° anniversario della fucilazione dei tre giovani toscani, avvenuta il 6 gennaio 1944. "Frosinone fu teatro di questa atrocità - ricorda - Il 6 gennaio 2004, giorno del 60° anniversario di questa tristissima vicenda, venne inaugurato il Monumento, realizzato grazie ai fondi stanziati dalla Banca Popolare del Frusinate e opera dell’artista frusinate M° Alberto Spaziani".

"Posizionato a ridosso dei cipressi nel Largo ora intitolato ai Tre Martiri, esattamente di fronte al luogo dell’eccidio avvenuto alle ore 12 del 6 gennaio 1944, di questo monumento fecero una loro ragione di vita i compianti Angiolino Terinazzi di Firenze, unico sopravvissuto del gruppo dei tredici ragazzi toscani, e i partigiani Virgilio Reali e Sergio Collalti. E per me fu un onore impegnarmi perché si realizzasse".

Il Monumento ai tre martiri toscani-2

Morelli (Psi): "Per non dimenticare? Invece si è dimenticato subito"

"L’area di rispetto, come era giusto e doveroso fare, era ornata da una siepe di bosso nano ora non più esistente - lamenta la consigliera socialista Morelli - Purtroppo tale area è diventata un’area di “dispetto” per lo stato di degrado in cui versa, come nel degrado è il monumento stesso e tutta l’area circostante, ivi compreso il Monumento ai Caduti di tutte le guerre del M° Umberto Mastroianni. La lettera incisa su marmo che Pier Luigi Banchi, uno dei tre ragazzi, scrisse al suo amico Renzo affinché salutasse i suoi genitori, dovrebbe essere sempre leggibile per far conoscere ai ragazzi quali atrocità vennero commesse dai fascisti".

"Il 'Comitato Tre Martiri Toscani', nato per la tutela di questo monumento, a proprie spese e con l’aiuto di sponsor, anni fa ha cercato di sistemarlo con la posa in opera di prato pronto e con un nuovo impianto di irrigazione a goccia. Per attivare questo nuovo impianto occorreva solo acquistare un temporizzatore azionabile anche da cellulare e dall’esiguo costo di ca 80 euro. La recinzione costituita da blocchi di marmo separati da elementi in ferro è in uno stato di abbandono totale come lo sono anche i vasi in cemento posti per evitare che le auto parcheggiassero ai lati del monumento".

"Il degrado che avvolge il monumento e tutta l’area adiacente è la prova della grave disattenzione dell’Amministrazione verso questo monumento e verso ciò che esso rappresenta, ma anche verso tutti i monumenti della città: un esempio è anche quello al Bersagliere sito in Corso Lazio, eretto alla memoria di Bruno Carloni (sottotenente di Isola del Liri morto sul fronte russo nel 1942, medaglia d’oro al valore), opera dell’artista castrese Sergio Lombardi, lo stesso che realizzò lo stemma di Frosinone a mosaico posto sul camminamento proprio sotto il bassorilievo dedicato ai tre ragazzi toscani".

"La mancanza di sensibilità e attenzione verso questo patrimonio pubblico, per il profondo significato che esso rappresenta, è la dimostrazione di una totale mancanza di rispetto sia verso quei tre giovani ragazzi innocenti barbaramente uccisi nella nostra città il giorno dell’Epifania, sia verso tutti coloro che persero la vita per regalarci la libertà. L’epigrafe 'Per non dimenticare' venne incisa sotto il bassorilievo perché la memoria è necessaria affinché non succeda di nuovo. Invece si è dimenticato subito, per noncuranza".

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