Femminicidio, mozione di Buschini per intitolare alle vittime le opere finanziate dalla Regione e ultimate nel 2022
Il consigliere regionale ha depositato la proposta sottoscritta in primis dalle colleghe del Pd, tra cui l’altrettanto ciociara Battisti, nonché dal resto della maggioranza. Sarà presentata lunedì 8 novembre a Frosinone assieme alla senatrice Valente
Una mozione che punta a far intitolare alle donne vittime di femminicidio le opere finanziate dalla Regione Lazio e ultimate nel 2022. L’ha depositata nella mattinata di oggi, mercoledì 3 novembre 2021, il consigliere regionale Mauro Buschini ed è pronta a essere calendarizzata.
La proposta è stata sottoscritta in primis dalle consigliere del Pd, ivi inclusa l’altrettanto ciociara Sara Battisti, e una volta avallata impegnerà il presidente della Regione Nicola Zingaretti a farsi promotore dell’iniziativa all’attenzione di tutti i sindaci del Lazio.
La mozione verrà presentata lunedì 8 novembre alle 18 presso la Saletta Gualdini di Frosinone, sita lungo corso della Repubblica, alla presenza della senatrice dem Valeria Valente, presidente della “Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere”.
Buschini: “Occorre partire dalla costruzione di una nuova cultura”
“Una mozione volta a sensibilizzare, con azioni concrete, le persone verso quella che definirei una delle emergenze del nostro tempo, i femminicidi - dichiara il proponente Buschini – Sono convinto che davanti a problemi come quello della violenza di genere occorra partire dalla costruzione di una nuova cultura, specie davanti a numeri allarmanti, come quelli ai quali assistiamo, in continua crescita”.
Un modo, non soltanto per onorare e ricordare la memoria delle vittime, ma anche per esplicitare con forza la contrarietà e la battaglia delle Istituzioni contro questa piaga sociale – aggiunge in conclusione il consigliere regionale - Nella stragrande maggioranza dei casi queste tragedie si consumano all’interno delle mura domestiche, per mano di persone conosciute o amate, numeri che il lockdown ha visto crescere a dismisura”.
