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Polemiche a non finire / Sora

Museo media valle del Liri, scontro sulla selezione tra i pensionati del direttore a titolo gratuito

Anche gli altri consiglieri di opposizione Tersigni e Altobelli, dopo la collega ed ex direttrice Cerqua, si scagliano contro l’amministrazione Di Stefano per via del controverso avviso pubblico. Sindaco e vicesindaco Gemmiti: "Soluzione temporanea"

Un fiume di polemiche a Sora per via del controverso avviso per il conferimento dell’incarico di direttore scientifico del Museo della media valle del Liri. Il Comune, infatti, ha avviato una selezione per titoli e curricula riservata ai soggetti in quiescenza. E il pensionato prescelto guiderà il museo a titolo gratuito per un periodo non superiore a un anno.

A scagliarsi contro l’amministrazione guidata dal sindaco Luca Di Stefano, dopo la consigliera di opposizione ed ex direttrice Manuela Cerqua, sono anche i colleghi Valter Tersigni e Federico Altobelli. La vice sindaco Maria Paola Gemmiti, a tal proposito, ha precisato che l’operazione è finalizzata a riaprire quanto prima la struttura.

A detta di Cerqua, invece, “un minimo investimento avrebbe permesso di estendere il bando a tutti i professionisti titolati, nel rispetto di anni di studio e lavoro, oltre che degli standard minimi imposti dalla Regione e dei titoli richiesti dallo Stato”. Viene ricordato altresì che la Regione Lazio richiede contratti triennali per questo genere di incarico, preferibilmente con post laurea, mentre la legge Nazione impone che i direttori dei musei siano individuati tra gli archeologi.

“Mi dispiace per chi mi accusa semplicemente di ‘conoscere perfettamente la materia’ di che trattasi, e non certo per interesse, per quello forse avrei dovuto tacere”, ha sbottato al contempo la consigliera Cerqua, archeologa e come detto già alla guida del Museo.

Tersigni: "Pugnalata a tradimento". Altobelli: "Una figuraccia"

Tersigni la definisce “una pugnalata silenziosa a tradimento”. E, rispetto all’esigenza di specializzazione in archeologia,  aggiunge: “Tale requisito si riscontra sancito come obbligatorio anche nel Regolamento regionale 20/2020 per l’iscrizione del Museo nell’organizzazione regionale e quindi per il suo ingresso nel circuito di finanziamenti di settore. Lo stesso requisito diventa invece opzionale nel Bando pubblicato dal comune ed approvato con Determinazione n. 6/2022. In sintesi, nella tranquillità più assoluta Sora viene tradita per l’ennesima volta, perché la maggioranza legittima la possibilità che la città resti ancora una volta esclusa dai finanziamenti regionali e quindi fuori dalla crescita e dallo sviluppo”.

“Complimenti vivissimi! - attacca un sarcastico Altobelli - Questa Giunta comunale, in soli quattro mesi, è riuscita a far parlare di Sora dai mass media nazionali: in negativo! Una figuraccia così a memoria d’uomo si fa fatica a ricordare!  Sarebbe dignitoso da parte loro rassegnare in massa le dimissioni. Fa male, da Sorano, sentire il nome della nostra Città ridicolizzato dalle decisioni impreparate ed estemporanee di questa amministrazione”.

“È quello che capita quando si fanno bandi cuciti addosso a persone determinate a cui, evidentemente, è già stato promesso l'incarico? - insinua poi - La cosa pubblica è un oggetto di casa che lo si può regalare ad un/a amico/a con arroganza e presupponenza”.

In conclusione, non senza un’altra frecciatina, una proposta: “Se il problema sono le casse del comune, che però per remunerare lo staff del sindaco pare siano state capienti e generose, potremmo prevedere un taglio delle indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori per destinare le somme risparmiate a retribuire giovani che prestano il loro servizio presso il museo e la biblioteca e gli altri centri culturali comunali”.

Di Stefano-Gemmiti: "Soluzione temporanea"

“Obiettivo prioritario di questa Amministrazione - dichiarano all'unisono il sindaco Di Stefano e la sua vice Gemmiti - è la valorizzazione del Museo della Media Valle del Liri, promuovendo sia la fruizione al pubblico delle collezioni presenti sia le relative attività educative e didattiche. Per riaprire questa struttura e far sì che torni ad essere il fiore all’occhiello della nostra città, è indispensabile ovviamente avere a disposizione le necessarie risorse economiche".

"Purtroppo, ad oggi, il museo di Sora non è compreso nell’Organizzazione Museale Regionale del Lazio e, quindi, non può accedere ai relativi finanziamenti, né tanto meno al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il termine per rinnovare il suo accreditamento nella piattaforma regionale è fissato al 31 gennaio 2022".

"Vista la scadenza imminente e nelle more dell’approvazione del bilancio comunale, abbiamo ritenuto opportuno individuare la figura del Direttore Scientifico, in maniera celere e senza costi per l’Ente. La nomina di un direttore è, infatti, imprescindibile per presentare richiesta di accreditamento presso l’organizzazione museale regionale".

"La selezione, riservata a soggetti in quiescenza, avverrà in base alla valutazione dell’esperienza professionale e del curriculum vitae. L’avviso è stato redatto nel pieno rispetto della vigente normativa che consente l’attribuzione di incarichi e collaborazioni a persone in quiescenza, anche oltre il limite dei 65 anni, purché gratuiti e per una la durata non superiore ad un anno".

"Ribadiamo, quindi, che tale incarico avrà durata limitata al massimo per  12 mesi in vista di un ulteriore e successivo avviso pubblico che prevedrà un’idonea e adeguata retribuzione per una figura professionalmente rilevante quale il Direttore scientifico del museo. Siamo certi della bontà dell’iniziativa che presto produrrà i frutti sperati.”

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