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Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise

I sindaci del Parco contro la Lombardi: "Faremo di tutto per difendere il nostro territorio"

Contro il datato piano del 'Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise' le proteste dei primi cittadini del versante laziale. Dalla provincia di Frosinone criticano fortemente l'operato dell'assessora regionale alla transizione ecologica

La protesta, all'indirizzo dell'assessora regionale Roberta Lombardi, parte dal versante laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. La delegata alla transizione ecologica viene contestata per il piano generale dell'area protetta. Le critiche arrivano dai sindaci di sette comuni della Valle di Comino: Campoli Appennino, Settefrati, Picinisco, San Biagio Saracinisco, Alvito, Vallerotonda e San Donato Val di Comino.

Dalla parte orientale della provincia di Frosinone, all'intersezione delle tre regioni abbracciate dal Parco, sono categorici: "Un piano irricevibile, inadeguato, datato 2010, che ha ricadute pesantissime sul territorio".

"Ricadute su cittadini, associazioni, comuni e aziende agricole", precisano gli agguerriti sindaci Pancrazia Di Benedetto (Campoli), Riccardo Frattaroli (Settefrati), Marco Scappaticci (Picinisco), Antonio Iaconelli (San Biagio), Luciana Martini (Alvito), Giovanni Di Meo (Vallerotonda) ed Enrico Pittiglio (San Donato).  

I sindaci: "Faremo di tutto per difendere il nostro territorio"

"Un piano di più di dieci anni fa - argomentano all'unisono in una nota congiunta - che non tiene conto delle novità normative, che vieta escursioni con i nuovi mezzi di trasporto, che mette in discussione decenni di conquiste, che non bada alle nuove forme di sviluppo turistico che ci sono in tutta Europa viene ma non, ad esempio, nel centro storico di Pescasseroli”. 

Da qui l'attacco all'assessora Lombardi: “Siamo agli atti di imperio che poco hanno a che fare con la condivisione dei territori, così come è stato con l'istituzione dell'area contigua". In conclusione un appello: "Le chiediamo di prendere immediatamente l'iniziativa e aprire un tavolo di discussione. Così com'è non lo approviamo e faremo di tutto per difendere il nostro territorio".

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