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Terme Romane, sempre la stessa storia: Legambiente critica e per l’Amministrazione è inutile e politicizzata

Al presidente de “Il Cigno” di Frosinone Ceccarelli, che vuole un cambio di rotta a livello urbanistico, replica stavolta Piacentini: “Un disco rotto, l’unico interesse archeologico è essersi fatta scoprire nell'impegno di stampo partitico e ideologico”

Dal blocco delle auto diesel Euro 4 alle Terme Romane passando per la questione rifiuti e la rimozione dello striscione al Multipiano. La replica dell'amministrazione comunale di Frosinone, guidata dal sindaco Nicola Ottaviani, alle critiche del circolo legambientalista "Il Cigno" è sempre la stessa: come già lasciato intendere anche dall'assessore all'Ambiente Massimiliano Tagliaferri, si scrive Legambiente ma si legge Movimento 5 Stelle. Ormai in connessione con il Partito democratico

Piacentini: "Solo un disco rotto, ribadiscono il proprio impegno partitito e politico"

Stavolta, a fronte del cambio di rotta invocato a livello urbanistico dal presidente de "Il Cigno" Stefano Ceccarelli, scatta la replica del presidente del Consiglio Adriano Piacentini: "Solo un disco rotto - attacca - Continua a ripetere ossessivamente le stesse cose, ribadendo così il proprio impegno partitico e politico lontano dalle vere questioni ambientali che hanno un impatto sulla vita quotidiana dei cittadini". 

Secondo Piacentini "la palese contiguità con determinate realtà di precisa matrice ideologica, infatti, ha portato l'associazione a sposare le stesse posizioni politiche della Regione sui rifiuti e non solo". Un non troppo velato riferimento all'ingresso dei Cinque Stelle nella Giunta regionale guidata dall'ex segretario del Pd Nicola Zingaretti. Nello specifico alla nomina della pentastellata Roberta Lombardi come assessora alla Transizione Ecologica.

"Basterebbe ricordare soltanto - aggiunge il presidente del Consiglio comunale - l'inquietante passione di Legambiente per alcuni biodigestori sul nostro territorio, quando ancora non sono chiare le tecnologie e il business che ruotano attorno a queste ipotesi". Legambiente, infatti, è tra le poche realtà territoriali a non fronteggiare la realizzazione dell'impianto a biometano nel Capoluogo.  

Sulle Terme Romane: "Ma dov'era Legambiente quando sono state coperte?"

Il presidente Piacentini ritiene che Legambiente sia sempre in ritardo e alquanto inutile. Ricorda che si è costituita anni dopo e, pertanto, non si è scagliata contro il progetto del complesso edilizio sull'anfiteatro di viale Roma. "Ma dov'era - si chiede e domanda - quando, in tempi recenti, venivano coperte le terme romane nelll'area a ridosso della Villa comunale?". 

"La nuova amministrazione comunale, con in testa il sindaco, Nicola Ottaviani, ha invece messo in atto ogni procedura – anche tramite i ricorsi al Tar – per rendere fruibili i reperti nella zona della Villa e, proprio qualche giorno fa, ha avviato l’iter che condurrà alla realizzazione di un percorso archeologico, per la valorizzazione dei reperti venuti alla luce a seguito dei recenti scavi effettuati nell'area centrale del capoluogo".

Questo anche in risposta alle pressioni in tal senso da parte del gruppo di opposizione Frosinone Indipendente, che ha chiesto a gran voce l'istituzione del Parco urbano del fiume Cosa. L'intenzione dell'amministrazione Ottaviani, ovviamente, è quella di tenere in massima considerazione annche il monumento funerario nella rotatoria in località Brunella. 

L'attacco finale: "L'unico interesse archeologico? Si è fatta scoprire politicamente"

"Tutto ciò è avvenuto grazie al lavoro dell’amministrazione e del sindaco Ottaviani, di concerto con la Soprintendenza - rivendica Piacentini - Se le precedenti amministrazioni e le associazioni che dicono di avere a cuore l’ambiente avessero lavorato in questa medesima direzione, la città di Frosinone non avrebbe perso del tempo prezioso nell’ottica della promozione storica e identitaria delle proprie radici. 

"Tempo prezioso - conclude - che il sindaco sta ora cercando di recuperare mettendo a disposizione della comunità questa importante testimonianza del passato. L'impressione è che l’unico interesse archeologico rimasto a Legambiente di Frosinone sia di essersi fatta ormai… scoprire nel proprio impegno di stampo partitico e ideologico, di cui la cittadinanza è ben conscia”.

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