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Pontecorvo, partito il contrattacco verso il reintegrato consigliere Roscia

Nel comune in provincia di Frosinone, il Sindaco Rotondo ha reso noto l’atto con cui è stato avviato un nuovo procedimento, con relativa contestazione della causa di incompatibilità, nei confronti dell’ex Primo Cittadino

All’ex Sindaco Riccardo Roscia, reintegrato come consigliere nell’accesa seduta consiliare dello scorso 31 gennaio, è stata contestata la sussistenza di una causa di incompatibilità a ricoprire la carica: la lite pendente per presunto danno d’immagine al Comune di Pontecorvo.    

Nell’atto di avvio del procedimento, notificato dal Presidente del Consiglio Giampiero Romano e reso pubblico dal Primo Cittadino Anselmo Rotondo, si fa presente allo stesso Roscia che avrà dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o rimuovere la contestata causa di “inconciliabilità”.   

Il riassunto delle puntate precedenti

Riccardo Roscia, con contestuale ingresso in Consiglio del primo dei non eletti Massimiliano Folcarelli, risale al 2017. In precedenza, il diretto interessato fu processato per tentata concussione e condannato sia in primo grado che, in maniera più lieve, dalla Corte d’Appello.  

A seguire, però, la Cassazione annullò la sentenza con rinvio alla nuova sezione della Corte d’Appello che, infine, ha stabilito l’estinzione del reato per prescrizione. Da qui la citazione in giudizio promossa dal Sindaco Rotondo davanti al Tribunale di Cassino per il potenziale danno d’immagine al Comune.

Lo stesso Tribunale che, con ordinanza risalente al 24 aprile 2018, ha disposto la reintegra di Roscia nella carica di consigliere. Una decisione confermata lo scorso 22 gennaio dalla Corte d’Appello a fronte di due ricorsi, tra cui quello del subentrato consigliere Folcarelli, comprensibilmente assente in occasione del recente Consiglio che ha “riabilitato” lo stesso Roscia.  

L’ultimo Consiglio comunale

A favore della dovuta reintegra hanno votato “soltanto” i nove presenti al momento della votazione: il Sindaco Rotondo, il Presidente del Consiglio Romano e i Consiglieri Nadia Belli, Fernando Carnevale, Guido Natoni, Gianluca Narducci, Moira Rotondo, Martina Ruscito e Armando Satini.

Altri sette, invece, hanno lasciato temporaneamente l’aula: Natalia Di Schiavi Iorio, Francesca Gerardi, Annalisa Paliotta, Paolo Renzi, Annarita Sardelli, Gabriele Tanzi e Angela Tribini. Tutti concordi sulla non necessarietà del voto in assise per procedere alla reintegra. Tribini (“Noi con Roscia”), inoltre, l’avrebbe discussa al limite come primo e non secondo punto all’Ordine del Giorno.    

Dalla Consigliera Angela Tribini

Così l’esponente della lista “Noi con Roscia”: “Non parteciperò alla discussione dei punti successivi - ha dichiarato prima di abbandonare la sala consiliare - in quanto vi è un vizio di forma e illegittimo già alla Convocazione del Consiglio in quanto il Consigliere Roscia è stato reintegrato con sentenza definitiva, con immediata esecuzione, della Corte di Appello di Roma”.

Il tutto è illegittimo - ha ribadito poi la stessa Tribini - Motivo per cui mi riserverò di inviare agli organi preposti tali atti illegittimi che il Consiglio delibererà quest’oggi, proprio per il principio di legalità”.

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