Pos obbligatorio, artigiani del frusinate sul piede di guerra chiedono al Governo di rivedere il provvedimento
Dovranno dotarsi del dispositivo elettronico per permettere ai clienti di pagare con carta di credito e bancomat, in caso contrario scatteranno le sanzioni
Si avvicina la data del 30 Settembre quando entrerà in vigore l’obbligo per tutti gli esercenti di possedere il Pos per i pagamenti superiori ai 5 euro. Anche gli artigiani della provincia di Frosinone dovranno dotarsi del dispositivo elettronico per permettere ai clienti di pagare con carta di credito e bancomat, in caso contrario scatteranno le sanzioni.
Il controllo della tracciabilità
Con il Pos il governo intende controllare la tracciabilità diogni singolo movimento ma, a preoccupare gli esercenti, sono soprattutto gli altissimi costi di gestione del dispositivo elettronico e relative commissioni. E’ su questo punto che l’Unione Artigiani Italiani di Frosinone intende battersi per far cambiare la norma: “La nostra organizzazione– spiega il responsabile provinciale Giuseppe Zannetti –non è assolutamente contraria ai provvedimenti che possano facilitare il consumatore nell’acquisto di un qualsiasi prodotto pagando con il sistema elettronico attraverso bancomat o carta di credito".
I costi di gestione
Chiediamo però che tutto ciò non si traduca in un ulteriore onere a carico del commerciante perché un Pos fornito da una banca o in locazione genera un costo annuale di gestione notevole. Secondo l’ultimo osservatorio di SosTariffe.it, infatti, le commissioni sono aumentate di oltre il 19% dal 2015 (anno di introduzione dell’obbligatorietà del Pos) e i costi totali annui toccheranno nel 2017 anche il 40% in più rispetto allo stesso anno. A guadagnarci saranno le banche: “Chiediamo al governo di obbligare il sistema bancario a fornire i pos".
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