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Regione, 8 Marzo Zingaretti: Giunta Lazio più rosa D'Italia comuni seguano nostro esempio

“Nel Lazio 6 assessori su 10 sono donne, è la Giunta più rosa d’Italia. Ora anche i nostri Comuni seguano questo esempio”. Lo ha scritto sul proprio profilo Twitter il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti,

“Nel Lazio 6 assessori su 10 sono donne, è la Giunta più rosa d’Italia. Ora anche i nostri Comuni seguano questo esempio”. Lo ha scritto sul proprio profilo Twitter il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, commentando le notizie, diffuse oggi dall’Assessore regionale Ciminiello, relative a 168 giunte comunali composte solamente da uomini e solo 28 sindaci donne su 378 in tutta la regione.

8 MARZO: REGIONE, NEL LAZIO 168 GIUNTE SOLO CON UOMINI. SU 378 SINDACI SOLO 28 DONNE ASSESSORE CIMINIELLO: NEL LAZIO TROPPE GIUNTE COMUNALI CON ZERO DONNE, SERVE RIVOLUZIONE

“168 giunte con zero donne. Su 378 sindaci solo 28 sono donne, e il dato diventa ancora più sconcertante se si pensa che solamente il 2,2% dei cittadini del Lazio sono governati da donne. Poi ci sono ancora 6 amministrazioni che non rispettano le indicazioni della legge Delrio, la quale stabilisce per i Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti che nelle giunte nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40%. E se facciamo un passo indietro a prima dell’entrata in vigore della suddetta normativa, i comuni che non rispetterebbero la rappresentanza di genere salgono a 99 di cui 45 a zero donne”. Lo dichiara l’Assessore alle Pari Opportunità e alla Sicurezza della Regione Lazio, Concettina Ciminiello.

“Un piccolo cambiamento dopo la legge c’è stato – spiega l’Assessore - ma è evidente che le norme e i principi non bastano: per realizzare una vera parità tra i generi serve una rivoluzione culturale. Per questo lanceremo una grande campagna per sensibilizzare tutte le forze politiche e sociali, i sindaci e i cittadini del nostro territorio. E presto indiremo la prima assemblea delle elette del Lazio, dove inviteremo anche le rappresentanti di tutte le altre regioni italiane. Ma questo non ci basta. Noi siamo la Giunta più rosa d’Italia, 6 donne e 4 uomini – ricorda l’Assessore Ciminiello - con un’altra importante differenza, le cosiddette key position, gli assessorati più importanti nella nostra Regione sono affidati alle donne, ad esempio il bilancio. Stimoleremo i sindaci a fare lo stesso. Perché crediamo che la differenza di genere sia un valore aggiunto, una spinta all’innovazione che non può essere sprecata”.

8 MARZO: POSITIVO LAVORO REGIONE, MA NECESSARIO ACCELLERARE SU PL DOPPIA PREFERENZA DI GENERE

L'8 marzo, nonostante i tanti proclami, non è ancora un giorno per festeggiare la raggiunta parità di accesso alle opportunità nel mondo lavorativo e nelle istituzioni tra uomo e donna. Nel Lazio abbiamo fatto dei passi avanti importanti, ma stiamo ancora aspettando che si discuta una proposta di legge per la doppia preferenza di genere nelle elezioni regionali e, per il tipo di presenza di genere che abbiamo, la decisione è ancora una volta affidata agli uomini.-
Così Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "PD" della Regione Lazio


Segnali positivi di una maggiore attenzione ce ne sono: la Giunta guidata dal presidente Zingaretti è formata da 6 donne su un totale di 10. Altri interventi hanno riguardato gli enti locali, con il progetto “Comuni alla pari” che certifica e darà una premialità nei bandi regionali a quei comuni che rispettano la parità di genere e promuovono iniziative in tal senso. Lo stesso listino del presidente era formato da 5 donne e 5 uomini. Importanti azioni, ma che hanno bisogno di un'ulteriore spinta per avere più donne lì dove si prendono le decisioni.

Secondo il World Economic Forum nel suo rapporto annuale del Gender Gap l'Italia è al 69° posto su 137 Paesi per quanto riguarda il divario di genere nella salute, nell'istruzione, nell'economia e nella politica. Ultimo tra i Paesi europei e addirittura in peggioramento rispetto al precedente anno. A livello locale, su 378 sindaci solo 28 sono donne, con appena il 2,2% della popolazione del Lazio governata da prime cittadine.

Stiamo continuando a perdere una grande occasione non solo sociale, ma soprattutto economica e politica visto che solo i Paesi che riescono a sfruttare tutti i loro talenti possono rimanere competitivi e crescere. E noi non siamo tra questi Paesi. Per cambiare le cose, le scelte e le decisioni devono iniziare ad essere anche al femminile.

Una battaglia può essere vinta a partire dall'approvazione della Proposta di Legge presentata dalla Consigliera Petrangolini e sottoscritta da tutti i Capigruppo di maggioranza. La proposta prevede di aggiornare l'attuale legge regionale e dare al cittadino la possibilità di votare per due candidati di sesso diverso. Inoltre, il testo di legge obbliga i partiti a presentare liste di candidati formate dal 50% da uomini e dal 50% da donne. Questo tipo di innovazione è stata già sperimentata nella regione Campania, e con ottimi risultati: si è passati da 2 sole Consigliere campane a 14 nella nuova legislatura.

Nel Lazio cosa stiamo aspettando? Il presidente Zingaretti e l'Assessore Ciminiello stanno mostrando grande sensibilità sull'argomento, ma adesso è necessario che anche il Consiglio si muova su questo fronte. L'obiettivo è chiaro: avere un'adeguata rappresentanza femminile anche tra i banchi della Pisana, oggi ferma a 10 donne su 51 Consiglieri.





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