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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Regione,  allerta meteo da prime ore domani e successive 36 ore. Criticita’ idrogeologica codice giallo su tutto territorio

“Il Centro Funzionale Regionale, rende noto che il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha emesso l’Avviso di condizioni meteorologiche avverse.

“Il Centro Funzionale Regionale, rende noto che il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha emesso l’Avviso di condizioni meteorologiche avverse. Dalle prime ore di domani e per le successive 24-36 ore, in estensione al Lazio si prevedono: ‘precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale’. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Il Centro Funzionale ha altresì emesso un avviso di criticità idrogeologica di codice giallo su tutte le Zone di Allerta: Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Roma, Aniene, Bacini Costieri Sud e Bacino del Liri. La Sala Operativa Permanente della Regione Lazio ha emesso l’Allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza e ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Regionale al numero 803.555”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio

PRONTO SOCCORSO: ZINGARETTI, ‘INTERVENTO PREFETTO PUO’ FAVORIRE MESSA A DISPOSIZIONE POSTI LETTO DELLE STRUTTURE ACCREDITATE’

“La situazione delle presenze nei Pronto soccorso della capitale è costante e rilevata giornalmente in 6 orari diversi (alle ore 8.00- 12.00-14.00-18.00-20.00- 22.00). In questo periodo, caratterizzato da un picco influenzale, le punte di presenza variano dalle 1.227 unità rilevate lunedì scorso alle ore 14.00 fino alle 695 rilevate domenica alle ore 8.00 per le 20 strutture sede di Pronto soccorso a Roma. La necessità di ricoveri è costante intorno alle 250 richieste. L’ultimo rilevamento di oggi fa registrare 1.091 presenze complessive e 302 persone in attesa di ricovero. Lì dove si stanno mettendo in atto tutte le misure indicate dalla Regione vi è una situazione di minor stress e pertanto invito le Direzioni generali a proseguire nell’applicazione delle direttive. Per quanto riguarda poi il fermo ambulanze i numeri segnalano un trend in miglioramento. L’eventuale intervento del Prefetto di Roma, di cui si è parlato in queste ore, può favorire la messa a disposizione di posti letto delle strutture private accreditate al servizio sanitario regionale che, nella riunione di stamani con le rappresentanze della sanità privata hanno dato la massima disponibilità per alleggerire la pressione nei pronto soccorso impegnandosi fino al 31 marzo prossimo. Stiamo seguendo costantemente l’evolversi della situazione che è comune in tutta Italia per il picco influenzale e ringrazio dell’impegno profuso tutti gli operatori, medici e infermieri che stanno dando una risposta straordinaria in un momento di stress del sistema”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

SANITA, ALLE ORE 20 NUMERO ACCESSI PRONTO SOCCORSO ROMA PIU’ BASSO INTERA SETTIMANA

Il rilevamento delle ore 20 sullo stato di affluenza dei Pronto Soccorso negli ospedali di Roma è quello più basso dell’intera settimana. Alla stessa ora i mezzi dell’Ares 118 fermi in attesa di ripartire erano 3, le persone in attesa di ricovero erano 272”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

LAZIO. AL VIA ITER IN AULA DEL TESTO UNICO DELL’ARTIGIANATO

Approvare il nuovo testo unico dell’artigianato. Per poi varare il piano triennale, il relativo piano di interventi, e far partire i nuovi bandi per il settore, fermi sostanzialmente al 2009. E’ con questa strategia, annunciata nella relazione introduttiva dell’assessore Guido Fabiani alla Pisana, che ha preso il via oggi l’iter in aula della proposta di legge “Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e sviluppo dell’artigianato nel Lazio”. Quattro gli obiettivi indicati dall’assessore regionale allo sviluppo economico e attività produttive: riconoscere il valore economico, occupazionale e sociale del settore; sostenere la nascita e il consolidamento delle imprese; semplificare e delegificare e, infine, ridurre i costi e gli oneri finanziari per la Regione.

Tra le misure illustrate la nascita della figura del “maestro artigiano” per la trasmissione delle conoscenze e degli antichi mestieri ai giovani, disposizioni per la semplificazione, con la soppressione delle commissioni provinciali per l’artigianato e dell’osservatorio per l’artigianato. Annunciato il ricorso a risorse regionali ed europee. “La legge – ha detto Fabiani – prevede l’istituzione del Fondo per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato laziale’, destinato a incentivare la nascita e il consolidamento delle imprese artigiane”.

La proposta di legge arriva in discussione in aula dopo un lavoro nell’VIII commissione del Consiglio regionale presieduta da Mario Ciarla (Pd) che ha coinvolto maggioranza, opposizione e associazioni di categoria. Tra le novità emerse in commissione rispetto alla prima stesura presentata dalla Giunta: artigianato collegato alle nuove tecnologie, e-commerce, “coworking”, forme associative oltre i consorzi, artigianato eco-sostenibile, sostegno all’occupazione in particolare femminile e delle categorie svantaggiate, sussidiarietà e internazionalizzazione.

Sempre Fabiani ha annunciato alcuni emendamenti e sub-emendamenti, in particolare tenendo conto delle richieste di modifica avanzate da Francesco Storace (La Destra) sull’assetto delle funzioni in materia di artigianato. Si tratterà di adeguare, secondo l’assessore, il testo presentato in aula alla legge Del Rio a proposito della città metropolitana di Roma. Storace ha chiesto a Fabiani di limitarsi a presentare, in questa fase, soltanto emendamenti. Richiesta cui ha subito aderito l’assessore.

Su proposta di Mario Abbruzzese (Pdl Forza Italia), il presidente del Consiglio regionaleDaniele Leodori ha fissato per domani alle ore 11 e 30 la prosecuzione dei lavori con la discussione generale.

CALL 4 INNOVATORS @EXPO 2015 IL CONTRIBUTO DELLE ECCELLENZE REGIONALI: CANDIDATURE ENTRO IL 31 GENNAIO

La Regione Lazio, di concerto con Roma Capitale e Unioncamere Lazio, e con l’ausilio di Lazio Innova S.p.A., intende promuovere, in occasione di Expo Milano 2015, le eccellenze del proprio territorio, coinvolgendo in un processo partecipativo tutti quei soggetti che possano contribuire a sviluppare il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, nelle sue diverse declinazioni di sostenibilità, tutela del capitale naturale, innovazione sociale, cooperazione, creatività e sviluppo.

OBIETTIVO

La Regione intende censire e valorizzare le migliori esperienze del territorio laziale in ambiti coerenti con il tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” e con gli 8 temi prioritari individuati dalla Regione – esplicitati nell’Allegato 3 – per la promozione e la divulgazione prima e durante i sei mesi dell’esposizione.

SOGGETTI DESTINATARI

La call è destinata ai seguenti soggetti:

  • imprese, fondazioni e associazioni con progetti d’innovazione anche a vocazione internazionale operanti nei settori coerenti col tema Expo, inclusi quello sociale (terzo settore, volontariato, cooperazione, ecc.) e culturale;
  • start-up, start-up factories/acceleratori e fablab;
  • leader territoriali nel settore del turismo e nel settore agro-alimentare;
  • soggetti della ricerca e dell’innovazione scientifica che operano in settori attinenti al tema Expo (dipartimenti universitari e team di ricercatori).

Tale censimento costituirà l’“Albo” degli innovatori regionali attraverso cui la Regione Lazio potrà coinvolgere i soggetti candidati nelle attività progettuali connesse al progetto Lazio Expo. CANDIDATURE Al fine di cogliere tutte le opportunità che sin da adesso si stanno configurando rispetto al palinsesto Expo 2015, si invitano i soggetti interessati a candidarsi tempestivamente e, in ogni caso, entro il 31 Gennaio 2015. Per tutti i dettagli e gli allegati necessari per presentare la candidatura visita la pagina dedicata. SANITA’, SIMEONE (FI): “ATTO AZIENDALE A RISCHIO E L’EMERGENZA DEI PRONTO SOCCORSO RESTA H24” “Atti aziendali delle Asl, tanto tuonò che piovve. La commissione di esperti nominata dal presidente Zingaretti per verificare la rispondenza degli atti aziendali delle Asl con il piano di riorganizzazione regionale ha completato il suo lavoro. Da quanto apprendiamo sembrerebbe che solo un paio di atti aziendali siano stati giudicati conformi. Gli altri sono stati rispediti al mittente. E ci auguriamo, anche se nutriamo molti dubbi in proposito, che tra questi ultimi non ci sia anche quello di Latina. Ci “conforta” solo che il direttore Caporossi deve essere abituato ai gran rifiuti della Regione visto che aveva chiesto, in deroga al turn over, 75 nuove unità ma ne ha ottenute solo 7 su 91 totali assegnate. Quanto accaduto dimostrerebbe che le nostre osservazioni non erano campate in aria. Sono mesi, infatti, che sosteniamo la non conformità dell’atto redatto dal direttore generale della Asl di Latina, Michele Caporossi, nelle segrete stanze del suo ufficio, con le linee sanitarie regionali. Sono mesi che sosteniamo il paradosso della mancanza di coerenza tra quanto contenuto nell’atto aziendale e nel piano strategico della Asl di Latina. Abbiamo avanzato migliaia di proposte per la risoluzione dei paradossi contenuti nella programmazione della Asl di Latina, come lo smembramento dei reparti, il depotenziamento dei dipartimenti, la cancellazione dei servizi. Sono settimane che chiediamo al presidente Zingaretti e al direttore Caporossi di recepire le osservazioni avanzate da sindaci, sindacati, medici ed infermieri. Ma non siamo stati degnati di risposta. E la situazione in cui versano i Pronto soccorso è solo una delle tantissime carenze dell’offerta sanitaria nel Lazio e nella provincia di Latina su cui abbiamo ripetutamente eccepito. Tanto che ormai siamo pronti a chiedere l’intervento di uno sciamano per destare il presidente Zingaretti dal torpore e dal processo di negazione in cui è caduto ormai da troppo tempo. Il commissario ad acta per la sanità del Lazio e tutta la maggioranza di centrosinistra continuano ad affermare che tutto va bene. Una domanda ci sorge spontanea. In quale Regione? In quale Paese? Perché basterebbe leggere la rassegna stampa delle ultime settimane per notare che qualcosa non va e, peggio, che l’emergenza dei pronto soccorso e dell’offerta sanitaria degli ospedali del Lazio e della provincia di Latina è diventata strutturale. I cittadini sono esasperati. Sono costretti a file di ore per avere un consulto. Quando vengono visitati si trovano in condizioni degne neanche del terzo mondo. I medici e gli infermieri fanno turni di 12 ore e più, rinunciano alle ferie e al riposo, pur di colmare una voragine organizzativa e strutturale che nella inerzia e nel silenzio di Zingaretti e Caporossi si sta trasformando in un buco nero. In un contesto di emergenza anche la sicurezza dei professionisti e dei lavoratori è costantemente a rischio. Si moltiplicano gli episodi di violenza che quotidianamente mettono a rischio l’incolumità del personale. I reparti funzionano a mezzo servizio costringendo, in caso di consulti, ad attendere il giorno dopo per una visita. Le ambulanze restano bloccate per assenza di posti di letto. Ma nonostante tutto questo. Nonostante i numerosi appelli di dei sindacati e dei cittadini non è arrivata neanche una risposta sommaria. Zingaretti e Caporossi hanno abbandonato intere comunità, si sottraggono al dialogo e al confronto. Il presidente della Regione Lazio perseguita nella politica delle inaugurazioni a discapito di una politica attenta ai problemi reali, fatta di dialogo, di ascolto, di interventi rapidi e soprattutto risolutivi. Pensavamo che si fosse toccato il fondo. Zingaretti e Caporossi stanno dimostrando ogni giorno, con una costanza che spaventa, che al peggio non c’è mai fine. Il tutto a discapito della vita dei nostri cittadini e della professionalità e dell’impegno dei tantissimi professionisti che stanno facendo i salti mortali per garantire quei servizi che si stanno calpestando”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone LEGGE UE : CADE MURO TRA UE E TERRITORI LAZIO SI CANDIDA A DIVENTARE MODELLO PER ALTRE REGIONI DA OGGI VOCE DEI CITTADINI PIU' FORTE IN EUROPA Oggi in Consiglio abbiamo approvato all'unanimità e in maniera trasversale una legge che cambierà il rapporto tra cittadini del Lazio ed Europa. Sarà più facile e veloce accedere ai fondi europei, verranno maggiormente tutelati e rappresentati gli interessi dei territori e sarà più forte il senso di appartenenza alla Comunità Europea. Abbiamo dato vita ad una "cassetta degli attrezzi" che punta a fare del Lazio una Regione Europea capace di incidere sul futuro di tutta la UE. Queste le dichiarazioni di Daniela Bianchi, componente della Commissione “Affari Comunitari” e co-firmataria della proposte di legge 60 sull’Attività Europea della Regione Lazio approvata oggi in Consiglio. Il Lazio che diventa un modello anche per le altre Regioni perché saprà intercettare meglio e più velocemente gli indirizzi europei senza però subirne solo gli effetti. Sono quattro le novità principali che introduce la legge. La prima riguarda un’analisi annuale delle politiche europee per programmare quelle regionali e sfruttare le opportunità dei programmi UE. A questo si lega un rafforzamento del principio di sussidiarietà con una costate analisi degli atti europei che dovranno contenere le necessità del Lazio. Sarà anche più chiaro e veloce il percorso per impugnare le decisioni della UE. La terza novità introdotta è la "legge europea", un provvedimento che il Consiglio dovrà votare ogni anno contenete un aggiornamento della normativa regionale in base a quella europea. Infine, ci sarà una continua diffusione tra cittadini ed enti locali dei valori e delle opportunità che l’Europa offre, con azioni e progetti di partecipazione. Nascerà anche una cabina di regia interassessorile con il compito di monitorare e gestire i programmi finanziati dai fondi europei. Tutto questo con tempi certi: entro il mese di febbraio il Consiglio, dopo aver esaminato i programmi europei, dovrà definire le priorità della Regione Lazio. Un lavoro utilissimo per poter costruire politiche davvero efficaci, alimentate da fondi certi e inserite in un contesto europeo. Mentre entro mese di aprile si dovrà votare, con una “Sessione Europea”, la legge regionale che recepisce tutti gli atti e le direttive europee. Con questa legge cade il muro che ci separava dall’Europa e che troppe volte ha fatto del Lazio una Regione isolata dal resto del continente, lenta e incapace di cogliere le evoluzioni in atto. L’Europa non sarà più qualcosa di lontano e diverso da noi che dall’alto chiede e impone. Da oggi l’Europa siamo noi, con i nostri problemi e con le nostre capacità. Un luogo di confronto in cui portare le proposte e progetti. Da oggi se un giovane vorrà aprire un’azienda dovrà farlo consapevole delle opportunità e degli strumenti che il Lazio e l’Europa mettono a disposizione, così come un disoccupato in cerca di lavoro o una mamma che ha bisogno di sostegno per crescere i propri figli. Nel creare lavoro, gestire i beni comuni, contrastare la lotta alla povertà, aumentare la competitività delle imprese, il Lazio non sarà più solo, ma potrà sia contribuire alla nascita delle politiche europee che sfruttare meglio e con tempestività le opportunità offerte dai fondi e dalla normativa UE. IL CONSIGLIO APPROVA LA LEGGE SULLA PARTECIPAZIONE A POLITICHE UE: "AZIONE CHE AMPLIA I RAPPORTI TRA EUROPA E REGIONE" “Dopo che l’amministrazione guidata dal Presidente Nicola Zingaretti ha già dimostrato un cambio di passo importante nel recupero e nell’utilizzo dei fondi europei – da ultima il Lazio è diventata la seconda Regione in Italia per capacità di spesa delle risorse provenienti da Bruxelles -, oggi il consiglio ha approvato la legge sulla ‘Partecipazione della Regione Lazio alla formazione ed attuazione della normativa dell’Unione europea sulle attività internazionali’. Un’altra azione tesa ad ampliare i rapporti tra l’Europa e il territorio laziale. Un’interazione che offre grandi opportunità per il rilancio dei nostri comuni perché le risorse che l’Europa può offrire sono fondamentali, specie nel periodo segnato dalla crisi devastante che ci attanaglia. Peraltro, con l’approvazione della Pl 60, il Lazio colma una lacuna – rispetto a quasi tutte le altre regioni – e si adegua all'art. 117 della Costituzione, che richiama un collegamento tra i "vincoli comunitari" e la legislazione regionale. Un ulteriore segno di cambiamento di questa Regione

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