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Regione, audizione in commissione regionale su difficoltà fiera di Roma

Si è tenuta questa mattina un’audizione della VIII commissione del Consiglio regionale del Lazio sulla crisi in cui si trova Fiera di Roma. Alla Pisana sono stati ascoltati l’amministratore unico della società, Mauro Mannocchi, e il presidente...

Si è tenuta questa mattina un’audizione della VIII commissione del Consiglio regionale del Lazio sulla crisi in cui si trova Fiera di Roma. Alla Pisana sono stati ascoltati l’amministratore unico della società, Mauro Mannocchi, e il presidente della controllante, Investimenti spa, Lorenzo Tagliavanti. La seduta si è svolta alla vigilia dell’assemblea societaria del 15 aprile prossimo – soci principali sono la Camera di commercio (58,5 per cento), Roma Capitale (21,7), la Regione (9,8) e Sviluppo Lazio (9,8) – dopo la quale il presidente Mario Ciarla (Pd) si è impegnato a riconvocare la commissione, come suggerito da Giancarlo Righini (FdI). Questo perché, come ricordato da più parti, è evidente che i tempi stringono ed è necessaria una condivisione di responsabilità tra i soggetti coinvolti. “Siamo pronti a metterci attorno a un tavolo e a decidere”, ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Fabiani.

Un’urgenza che coinvolge anche lo sblocco delle procedure di vendita dell’area della vecchia fiera, quella lungo via Cristoforo Colombo a Roma. Questo atto è stato sollecitato, oltre che dai vertici delle due società coinvolte, anche dai consiglieri regionali Pietro Di Paolo (Ncd), Silvana Denicolò (M5s) e Giancarlo Righini. Per il Comune, Leslie Capone dell’assessorato Roma produttiva, ha informato la commissione regionale dell’esistenza di una proposta di deliberazione comunale, da sottoporre al voto del consiglio capitolino. Cessa le destinazione fieristica, per passare a una soprattutto residenziale, seppure con parti direzionali e commerciali. Il tutto però da inquadrare in un progetto complessivo sul futuro della Fiera di Roma. Con la delibera approvata, secondo Tagliavanti, si può rinegoziare il credito con le banche.

A nome dei dipendenti della Fiera è intervenuto Marcello Gregori della Uil, che ha detto di parlare per conto di Cgil, Cisl e Ugl. Sono 23, dei 76 dipendenti, i lavoratori in questo momento in mobilità e per loro il sindacato ha chiesto che possano essere assorbiti nelle società partecipate da Comune, Regione e Camera di commercio. Secondo l’amministratore di Fiera di Roma srl Mannocchi il risanamento richiede alcuni passi fondamentali che transitano per il reperimento delle risorse necessarie alla chiusura del concordato (che possono provenire dalla vendita dell’ex Fiera o dalla banca creditrice di 180 milioni), per una modifica della governance, per lo sviluppo del turismo congressuale, per investimenti strutturali, per il completamento delle infrastrutture e per una riforma della legge sul mercato fieristico. La consigliera Denicolò ha sollecitato studi di fattibilità di società terze rispetto ai soci, prendendo esempio da quanto avviene all’estero, mentre Righini ha ricordato che bisogna lavorare su valorizzazione della vecchia fiera, restituzione della credibilità anche delle istituzioni, governance e difesa dell’occupazione.

ROMA: ZINGARETTI, A NEO PREFETO GABRIELLI GLI AUGURI DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE

Al neo Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, rivolgo i migliori auguri da parte dell’amministrazione regionale per il prestigioso incarico che andrà a ricoprire, certo che la sua grande esperienza porterà a Roma e alla sua provincia un importante contributo di rigore, autorevolezza e senso delle istituzioni. Al Prefetto uscente Giuseppe Pecoraro rivolgiamo un sentito ringraziamento per aver svolto al meglio il proprio incarico con passione e dedizione in questi lunghi anni”.Lo dichiara il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingareti

SANITA’, SIMEONE (FI): “ZINGARETTI APPROVA ATTO AZIENDALE ASL DI LATINA E SANCISCE LA MORTE DEI DIRITTI DEI CITTADINI”

“Zingaretti ce l’ha fatta, ha firmato la distruzione della sanità in provincia di Latina. Il trionfalismo che come al solito accompagna ogni passo compiuto dal presidente della Regione Lazio ha dell’inquietante. Soprattutto quando l’esclamazione “ce l’abbiamo fatta” si traduce in un dramma che i cittadini devono affrontare ogni giorno e che sta nel tentativo di vedersi riconosciuto un diritto alla salute e alla cura negato nei fatti, consolidato in scelte non condivise che impoveriscono e non migliorano i servizi non entrando nel merito nelle criticità. L’atto aziendale della Asl di Latina resta un canovaccio scritto male. Gli stessi sindaci del centrosinistra che per dovere di bandiera avevano difeso le decisioni del direttore generale della Asl di Latina, Michele Caporossi, oggi gridano all’emergenza elemosinando l’attenzione di Zingaretti. Da parte nostra continueremo a vigilare, a tenere alta l’attenzione e a mettere in atto tutte le azioni che sono in nostro possesso per tutelare le nostre comunità che grazie al disinteresse di Zingaretti e alla superficialità di Caporossi si trovano di fronte a dipartimenti scomparsi, liste di attesa sempre più lunghe, pronto soccorso ridotti alla stregua di stalle, personale esasperato, con eccellenze cancellate e servizi inefficienti. Ribadiamo che non siamo delle Cassandre ma come diceva Andreotti a pensar male si commette peccato ma a volte ci si azzecca. E di questo atto aziendale, con annesso libro dei sogni firmato Caporossi, non solo pensiamo male ma lo rigettiamo con forza. L’unico feudalismo che Zingaretti ha colpito e centrato nel segno è quello della sua incapacità di ascoltare i territori e dare risposte ai cittadini”.Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

PRESENTATI ATTI AZIENDALI ASL: DOPO ANNI SI TORNA A PROGRAMMARE AVVIATO PROFONDO CAMBIAMENTO: VIGILEREMO SU ATTUAZIONE PIANO

Oggi il Presidente Zingaretti ha dato il via libera agli atti aziendali della Regione, dando inizio ad un profondo cambiamento per la sanità locale. In un quadro certamente non facile, con una Regione Commissariata sulla sanità, ulteriori tagli dal Governo (circa 700 milioni) e servizi in forte sofferenza, dopo anni si ritorna finalmente a programmare. Segno questo di una Regione che sta affrontando le questioni in maniera strutturale in un quadro innovativo e trasparente di gestione della sanità.

Nei prossimi mesi, come previsto nelle stesse linee guida della Regione, saremo tutti chiamati ad una puntuale verifica puntuale dello stato di applicazione degli atti aziendali e sull’effettiva traduzione concreta degli impegni presi. Un monitoraggio costante sul lavoro delle Asl affinché la sanità funzioni bene e sia in grado di garantire l’accesso a cure migliori per tutti i cittadini, nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza.- Così Daniela Bianchi, consigliera regionale del "PD" in occasione della presentazione degli Atti aziendali della Regione Lazio, avvenuta stamattina da parte del Presidente della Regione Zingaretti

AUTISMO; VISINI: “ISTITUITO TAVOLO PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE”

La Giunta regionale del Lazio ha istituito il Tavolo inter-assessorile per l’attuazione del Piano regionale integrato di interventi per l’autismo. Al nuovo organismo parteciperanno i referenti della Cabina di regia del Servizio sanitario regionale e degli assessorati alle Politiche sociali, al Lavoro, alla Formazione e all’Agricoltura, quest’ultimo per le competenze in tema di agricoltura sociale.

“E’ un segnale importante che la Giunta lancia proprio in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo”, spiega l’assessore alle Politiche sociali, Rita Visini. “La scelta di un tavolo trasversale tra i diversi assessorati esprime la volontà di realizzare una rete di servizi realmente integrati, capaci di sostenere i ragazzi e le loro famiglie in tutte le dimensioni della loro vita quotidiana, dalla scuola all’inclusione sociale, dai trattamenti alla riabilitazione fino all’inserimento lavorativo”.

Al Tavolo spetterà il compito di pianificare gli interventi previsti dal Piano regionale, per il quale sono stati stanziati quasi 700mila euro. Tra i compiti c’è il reperimento dei dati sulla diffusione delle patologie e la collaborazione con le associazioni dei familiari delle persone con autismo, con il Terzo settore e con i distretti socio-assistenziali e sanitari del Lazio per favorire politiche di integrazione socio-sanitaria. Uno degli obiettivi principali sarà quello di promuovere gli screening per la diagnosi precoce con l’aiuto dei pediatri di famiglia. Il lavoro avrà il supporto dell’Istituto superiore di sanità e dell’Ufficio scolastico regionale. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

REGIONE LAZIO; LONGO A ZINGARETTI: NO INDAGATA PER FALSO E TURBATIVA D’ASTA

Gentile Presidente, gentile Segretario Generale, sento la necessità, sia a mia tutela personale, sia dell’Amministrazione che rappresento di fornirVi immediate precisazioni a fronte delle diffamatorie notizie apparse stamattina su alcuni organi di stampa. È falso che io sarei indagata, nell'ambito della indagine "Mafia Capitale", per i reati di "falso e turbativa d'asta", nella mia qualità di Presidente della commissione di gara CUP e/o come Direttore della centrale unica acquisti regionale. È inoltre falso che io abbia, direttamente o indirettamente, ricevuto pressioni di qualsiasi genere dal Dr. Maurizio Venafro in merito alla commissione di gara ed è, infine, altrettanto falso che io abbia favorito finalità illecite di chicchessia nell'ambito della predetta gara. È vero (solo) che sono stata sentita dai PM che conducono le indagini ed é a tutti evidente che nulla posso (al momento) riferire in merito ai fatti d'indagine, riservandomi, al termine del segreto investigativo, ogni più diffusa ed ampia precisazione. É certo che procederò, sia in sede civile che penale, nei confronti di chiunque dovesse diffamare tali false notizie”.

Questo il contenuto della lettera che Elisabetta Longo, direttore della Centrale Unica Acquisti della Regione Lazio ha scritto questa mattina al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e al Segretario Generale, Andrea Tardiola.

FORMIA SERVIZI, SIMEONE (FI): “AI DUBBI DI MICHELE FORTE RISPONDIAMO CON LE NOSTRE CERTEZZE”

Intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, a seguito delle accuse mosse dall'ex sindaco di Formia, Michele Forte, sulla gestione del caso Formia Servizi e a seguito dello scandalo corruzione al tribunale di Latina

“Siamo sorpresi nell’apprendere e nel leggere delle dichiarazioni dell’ex sindaco di Formia in merito alla gestione del fallimento della Formia Servizi Spa e, nello specifico, delle scelte compiute dal consiglio comunale che, non in modo sommario ma durante una seduta durata quasi tre ore, ha analizzato a fondo tutta la situazione. Non entro in questioni che saranno chiarite dai giudici e che afferiscono ad accuse ben precise confluite nella bancarotta della società.

Ma non posso esimermi, in qualità di allora capogruppo del Pdl presente in aula durante quel consiglio comunale a Formia, dall’entrare nel merito di passaggi che sono estremamente chiari e agli atti del consiglio comunale del 31 marzo 2011.

L’ex sindaco Michele Forte deve essere stato colpito da un’amnesia che ha in lui ingenerato una serie di dubbi e di non troppo velate accuse che rigettiamo con fermezza.

Forza Italia, l’allora Pdl, ha mantenuto sulla vicenda della Formia Servizi un atteggiamento chiaro e trasparente. Nessuna interpretazione può essere effettuata sul nostro agire. Nessuna insinuazione può essere avanzata a nostro carico.

Alla domanda sollevata da Forte: “quali erano gli obiettivi di Forza Italia con il fitto del ramo di azienda alla costituenda cooperativa?

Rispondo subito: “Nessuno”. Avevamo al contrario, come a verbale del consiglio comunale, interesse a salvaguardare il patrimonio del Comune e l’erogazione dei servizi, ma soprattutto a dare una risposta alle 31 persone che erano rimaste senza lavoro, per effetto di questo fallimento. In virtù di questo è stata sospesa l’approvazione della delibera che proponeva la decadenza della concessione del servizio pubblico ed è stato proposto di dare mandato all’allora sindaco Forte di verificare la possibilità, con la curatela fallimentare, di mettere in atto una gestione provvisoria da parte del curatore con l’affidamento alla cooperativa, che avrebbe garantito la continuazione delle attività e i livelli occupazionali. Abbiamo stabilito anche tempi precisi, 20 – 30 giorni, per effettuare questo passaggio chiarendo che, in caso di risposta negativa, sarebbero state vagliate altre ipotesi. Si tratta di una pratica che non cela nulla di losco visto che è spesso utilizzata dai curatori nel caso di aziende che falliscono anche per far produrre ulteriori utili da inserire nell’attivo del fallimento.

Ritengo che i dubbi dell’ex sindaco siano malevoli volendo utilizzare il venticello della calunnia contro “avversari” politici mentre nulla si dice sulle responsabilità di chi era chiamato a guidare il Comune. Come al solito Michele Forte insinua sugli altri e omette su di sé. Sarebbe il caso che tutti, nessuno escluso, in questa vicenda rammentassero i fatti e non le idee che si sono fatti di questa. Michele Forte non è in buona fede e questo non è utile a nessuno, e prima di tutto non è utile a Formia. Il “periodo difficile e strano” è solo nella testa dell’ex sindaco che si è preoccupato di correre sulle colonne dei giornali senza prima premunirsi degli atti che gli avrebbero consentito di spiegare i fatti attenendosi al vero e non ad un ipotetico veritiero venato di illazioni che fanno male alla politica e distruggono i cittadini. Se l’ex sindaco di Formia ha qualcosa da dire sulla questione Formia Servizi, se ha notizie e conosce situazioni e questioni su cui nutre dubbi di legittimità, vada in Procura e li denunci. Per quanto ci riguarda abbiamo la coscienza pulita e siamo certi che la nostra azione politica sia stata lineare e trasparente sino in fondo”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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