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Regione, firmato accordo con sindacati per stabilizzazione in sanità oltre 500 co.co.co. Botta e risposta tra Abbruzzese e Buschini

Con l’accordo firmato oggi tra Regione Lazio e sindacati si avvia la stabilizzazione di oltre 500 co.co.co, soprattutto medici che lavorano nella sanità. 

Con l’accordo firmato oggi tra Regione Lazio e sindacati si avvia la stabilizzazione di oltre 500 co.co.co, soprattutto medici che lavorano nella sanità. L’intesa fa seguito a quella raggiunta lo scorso anno per regolarizzare in modo stabile i lavoratori precari a tempo determinato. L’accordo è stato firmato per la Regione dalla Cabina di regia e dal Direttore generale della sanità mentre le sigle sindacali sono quelle dell’Anaao, Anpo, Fials medici, Cisl medici, Cimo, Aaroi, Fvm, Fedirsanità, Cosmed, Fassid , Sinafo, Smr, FP Cgil, Cgil Medici.

Le Aziende dovranno definire entro l’11 luglio 2016 l’elencazione di tutti i posti vacanti ricoperti con le diverse tipologie di personale precario, ivi compresi i rapporti di tipo flessibile nelle diverse forme; la Regione Lazio si impegna con successivo provvedimento ad emanare entro il 15 luglio 2016 l’avvio delle procedure concorsuali straordinarie di cui alla legge 208/15 art. 1, comma 543; che si utilizzino le graduatorie concorsuali regionali vigenti per l’ulteriore stabilizzazione di personale in posizione immediatamente utile, anche per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico titolare di contratto di lavoro delle tipologie di cui al comma 543 dell’art. 1 delle legge 2008 ed in possesso dei requisiti ivi previsti.

Le parti, coerentemente con la normativa nazionale e regionale identificano, ai fini delle relative procedure di stabilizzazione, nell’attuale fase, le seguenti tipologie di rapporto di lavoro (flessibile): i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato non ricompresi nel DPCM; i contratti di lavoro autonomo nella forma della collaborazione coordinata e continuativa; gli incarichi dirigenziali con contratto di lavoro a tempo determinato.

“Finalmente la stabilizzazione dei lavoratori co.co.co, sembrava un sogno invece ci siamo riusciti – spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - E’ la dimostrazione che se c’è la volontà le cose possono cambiare. Un nuova svolta della sanità della nostra regione. Andiamo avanti così”.

Nell’ambito della programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2016 – 2018 le parti, al fine di rendere trasparente il complessivo percorso di stabilizzazione del personale “precario” decidono di prevedere per l’anno 2017 una ripartizione percentuale del budget assunzionale per garantire le nuove stabilizzazioni.

BUSCHINI SU LEGGE SOCIETÀ MUTUO SOCCORSO: "CON APPROVAZIONE ODIERNA VALORIZZATO RUOLO SOCIALE DELLE SOCIETÀ MUTUO SOCCORSO"

"Il consiglio regionale, con l'approvazione odierna della pl sulla società di mutuo soccorso, si dota di uno strumento normativo che riconosce il ruolo sociale svolto da queste società che svolgono servizi per le persone e senza scopo di lucro- afferma mauro Buschini-

È prevista, con l'iscrizione al registro regionale delle società di mutuo soccorso, la possibilità, per le società stesse, di essere destinatarie di contributi da parte della Regione Lazio per attività di formazione, assistenza e di ristrutturazione degli immobili utilizzati. Si valorizza il ruolo sociale delle società, importantissimo specie nell'attuale periodo di crisi che viviamo. Un ulteriore provvedimento, da parte di questo consiglio, in sostegno dei ceti più deboli". Conclude la nota l'Assessore regionale Mauro Buschini SANITÀ, PETRANGOLINI: "BENE ACCORDO REGIONE-SINDACATI, PIÙ SERVIZI AI CITTADINI" "Stabilizzare i precari della sanità - in particolare i medici - rappresenta un altro importante passo compiuto dalla Giunta Zingaretti per il rilancio del servizio sanitario regionale del Lazio". A parlare è Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio e componente della Commissione Politiche sociali e salute. “L’accordo firmato oggi tra Regione Lazio e sindacati avvia la stabilizzazione di oltre 500 co.co.co, soprattutto medici che lavorano nella sanità. In questo modo - spiega Petrangolini - avranno più certezze sia i professionisti e gli operatori che attendono da tempo che i cittadini che potranno contare sulla continuità e la qualità del servizio". "Questa intesa - continua Petrangolini - si aggiunge a quella raggiunta lo scorso anno per regolarizzare in modo stabile i lavoratori precari a tempo determinato e ha il merito di smentire molte delle perplessità che provenivano dal mondo sindacale. Abbiamo così una ulteriore riprova del buon lavoro fatto in questi mesi da una Giunta che ha dovuto lavorare in condizioni difficilissime ben note a tutti, prima di tutto sul piano economico". "Nelle Asl laziali - conclude - lavorano da anni precari con particolari competenze. Con l'accordo odierno viene riconosciuto il loro apporto e le aziende potranno contare sulla permanenza di un personale qualificato e formato al servizio dei cittadini" CONSIGLIO LAZIO, LEGGE PER SOSTENERE LE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO Istituito il registro regionale. Fondi per 750 mila euro nel triennio 2016-2018 Il Consiglio regionale del Lazio ha scelto di regolamentare con una propria legge il settore delle società di mutuo soccorso, ponendosi nel solco tracciato da altre nove regioni italiane. Questo grazie all'approvazione in Aula - con 25 voti favorevoli e sette astenuti - della proposta legislativa presentata dal consigliere del Centro Democratico, Pietro Petrassi, insieme ai rappresentanti dell'opposizione Antonello Aurigemma (FI) e Fabio De Lillo (Cuoritaliani), sottoscritta in modo trasversale da numerosi altri consiglieri. La nuova legge prevede l'istituzione del registro regionale delle società di mutuo soccorso. Ci si potranno iscrivere le società con sede sociale o comunque operanti con struttura decentrata nel territorio regionale, con soci residenti nel Lazio, che siano dotate di regolare statuto, adottino un bilancio annuale, documentino adeguatamente le proprie iniziative sociali ed educative finalizzate allo sviluppo della cultura mutualistica. L'iscrizione all'albo consentirà alle società di essere destinatarie di contributi, concessi dalla Regione per agevolare progetti di formazione, convenzioni e accordi con Asl e gli altri enti del servizio sanitario nazionale per promuovere forme di assistenza integrativa, programmi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli immobili utilizzati. In commissione Bilancio via libera all'unanimità all'emendamento di Giunta a firma dell'assessore Alessandra Sartore con cui si prevede una dotazione di 250 mila euro per il triennio 2016-2018 al Fondo per le iniziative sociali, sociosanitarie e educative; di 500 mila euro al Fondo per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria. Attualmente, nel Lazio sono operative circa sessanta società di mutuo soccorso, che svolgono attività di tipo solidaristico a favore dei propri soci e dei relativi familiari in campo sociale, assistenziale, nonché salvaguardano il proprio patrimonio storico e la cultura della solidarietà tra lavoratori e cittadini. Il testo originario è stato riscritto e integrato in alcune parti per effetto di 14 emendamenti di Giunta presentati e illustrati in aula dall'assessore alle Politiche sociali, Rita Visini. Approvati anche tre emendamenti a firma Aurigemma. *** In apertura di seduta, questa mattina, sono state votate dall'Aula anche tre mozioni. La n. 325 (primo firmatario Aurigemma) è stata respinta e aveva per tema le procedure di mobilità e i licenziamenti alla fiera di Roma. Voto contrario dell'Assemblea anche a quella di Fabrizio Santori (FdI) sull'attuazione della sentenza 70/2015 della Corte costituzionale a favore dei titolari di pensione (n. 391). Dibattuta, infine, e respinta la mozione di cui era primo firmatario Davide Barillari (M5s) di "Contrarietà all'abbassamento dei livelli di protezione della popolazione dai campi elettromagnetici di radio frequenza e microonde, e misure urgenti nella regione Lazio per la tutela della salute pubblica" Petrassi (consigliere Regione Lazio): “Finalmente anche la Regione Lazio ha una legge per la tutela e la promozione delle Società di Mutuo Soccorso” Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, nella seduta pomeridiana di oggi, una legge molto importante, che riguarda il riconoscimento del ruolo sociale delle Società di mutuo soccorso della Regione Lazio e gli interventi a tutela del loro patrimonio storico e culturale. “Si tratta di una realtà forse non nota a tutti - ha dichiarato il consigliere Petrassi, primo firmatario della Proposta di Legge approvata - ma che svolge da sempre un servizio sociale fondamentale per molte persone. Il movimento mutualistico italiano, infatti, ha sempre rappresentato un principio di solidarietà e di autodifesa sociale per le fasce di popolazione meno favorite e protette. Si tratta di società di persone, non di capitali, - ha proseguito Petrassi - che non hanno scopo di lucro e svolgono la loro attività esclusivamente per i soci e tra i soci (mutualità pura). Più recentemente, con il rilancio delle forme sociosanitarie integrative, le società di mutuo soccorso hanno assunto un importante ruolo sussidiario e solidaristico nel welfare del nostro Paese, oltreché svolgere attività assistenziali legate alle istanze territoriali, di inclusione sociale, educative e culturali.” Gli elementi più concreti della nuova legge riguardano l’istituzione dell’Albo regionale delle Società di mutuo soccorso, i criteri minimi per potervi accedere e la definizione dei programmi finanziabili, in quanto relativi alle attività ed iniziative sociali ed educative finalizzate alla cultura mutualistica. L’Albo regionale e la gestione dei contributi saranno affidati alla Direzione regionale competente, mentre è stabilito che si farà fronte agli oneri derivanti dalla legge attraverso l’istituzione di due appositi capitoli di bilancio, per distinguere i contributi per interventi sugli immobili da quelli per le iniziative sociali, socio-sanitarie ed educative. È interessante sapere che attualmente in Italia operano circa 2.000 Società di mutuo soccorso (SMS) o Società operaie di mutuo soccorso (SOMS), che assistono oltre 600.000 persone, tra soci e familiari. E le Regioni in cui il fenomeno mutualistico è significativo hanno già promulgato Leggi specifiche per la loro tutela e promozione. Mentre nella Regione Lazio risultano attualmente attive circa 60 Società. “Questa Legge - ha concluso Petrassi - nasce quindi con lo scopo di regolamentare una realtà diffusa e dall’alto valore sociale, proprio perché alla base di queste Società vi è il valore del reciproco aiuto, fondante la nostra società e il vivere insieme, orientato soprattutto verso le persone che hanno un reddito medio o medio-basso, nell’ottica di un adeguamento della legislazione regionale ai bisogni dei cittadini, soprattutto in questo momento di forte crisi economica.” SALDI: REGIONE LAZIO, AL VIA IL 2 LUGLIO “L’avvio dei Saldi estivi è fissato anche per il 2016 al primo sabato del mese di luglio (2 luglio). La data è quella prevista dalla normativa regionale e confermata l’8 giugno scorso dalla Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni. La durata dei saldi sarà di sei settimane”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio. BUSCHINI: "BONUS ASSUNZIONE DI 8MILA EURO PER CHI ASSUME IN PROVINCIA DI FROSINONE" "Il consigliere Abbruzzese parla e fa l'analisi logica delle nostre delibere, mentre noi continuiamo a rispondere con i fatti. Nessuno ha detto che il bonus è la panacea di tutti i mali, né che esistono rimedi unici e miracolosi per la crisi occupazionale. Lo sviluppo riparte se mettono insieme tutta una serie di azioni di investimenti, ma è chiaro che ognuno debba fare la propria parte". Questa la replica dell'assessore Mauro Buschini al consigliere regionale Mario Abbruzzese sul bonus occupazionale stabilito dalla giunta Zingaretti per i disoccupati delle Province di Frosinone e Rieti. “Il bonus fino a 8mila euro per le imprese che assumono, a tempo indeterminato, una persona disoccupata residente nelle province di Frosinone e Rieti, rappresenta una risposta immediata e importante. Gli incentivi all’occupazione, deliberati dalla giunta Zingaretti, prevedono una copertura finanziaria di 4 milioni di euro, risorse utilizzabili da subito per combattere la disoccupazione e sostenere i cittadini rimasti senza ammortizzatori sociali. Come specificato in premessa, questi interventi non offrono la soluzione a tutte le problematiche, ma rappresentano strumenti di politiche attive per il lavoro che offrono incentivi alle imprese per liberare risorse da utilizzare per nuovi investimenti e misure di sostegno ai disoccupati in grado di creare nuova occupazione". “Si tratta di un programma di grande respiro – ha spiegato Buschini – in grado, comunque, di fornire risposte alla crisi sociale. Le imprese, con il bonus, saranno incentivate a ricollocare i disoccupati superando i tradizionali sussidi che si sono rilevati insufficienti nel grave periodo di crisi che ci ha colpito. Come Regione, continueremo a promuovere iniziative per favorire nuova occupazione restando al fianco di chi è in difficoltà e dei ceti sociali più deboli”. “E’ inaccettabile l’attendismo e il silenzio del presidente Zingaretti e della Regione Lazio sulla grave situazione in cui versa il Centro Paraplegici di Ostia “Gennaro Di Rosa”. Una inerzia e un disinteresse che si misura sulla totale assenza di risposte da parte di questa Regione alle ripetute sollecitazioni e interrogazioni che il collega Storace in questi anni, e a maggio 2016, ha presentato ed avanzato in merito cercando di avere risposte concrete. Attendere oltre non è più possibile. Per questa ragione, per spezzare l’apatia della Regione sul Centro Paraplegici di Ostia, oggi, insieme al collega Francesco Storace, abbiamo depositato una interrogazione urgente, a risposta immediata, e conoscere da Zingaretti quale sia futuro della struttura e dare certezze ai pazienti che si vedono privati dei propri diritti. Il Cpo di Ostia sta affrontando gravi problemi strutturali e soprattutto di carenza di personale. Situazione che desta preoccupazione e che non possiamo lasciar cadere nel silenzio. Nei giorni scorsi un ragazzo, a nome di tutte le persone che in questa realtà operano e vivono, mi ha contattato chiedendomi di intervenire su una situazione che grava fortemente su tutti quei malati che in questo centro hanno trovato una assistenza di altissimo livello. Nelle scorse settimane i pazienti e le loro famiglie si sono mobilitati. Hanno manifestato contro l’ennesima, sciagurata, decisione della Regione Lazio. O meglio, contro l’ennesima dimostrazione che questa Regione, e il presidente Zingaretti, preferiscono non intervenire per evitare che questo centro sia depotenziato a danno dell’efficienza e della qualità dei servizi erogati. La chiusura di un altro piano della struttura, testimoniata dalla dimissione dei pazienti e dal blocco di nuovi ricoveri, si traduce in assenza di risposte a tutte quelle persone che hanno bisogno di una assistenza costante e qualificata. A questo grido di dolore chi amministra non dovrebbe restare sordo. Dovrebbe intervenire e non a suon di annunci o sventolando decreti la cui attuazione potrebbe verificarsi il mese del poi e l’anno del mai. Zingaretti doveva intervenire oggi, dotando il Centro paraplegici di Ostia del personale necessario ed adeguato a scongiurare la chiusura di un altro piano, a garantire l’assistenza anche e soprattutto durante il periodo estivo e a potenziare quella che rappresenta una eccellenza per tutto il centro Italia. La cecità di Zingaretti e di questa amministrazione che preferisce nascondersi dietro agli annunci e gettare le macerie delle proprie scellerate scelte sotto un tappeto di false promesse la stanno pagando solo il personale, i malati e le loro famiglie. La presentazione di questa interrogazione ha quale primario obiettivo quello di chiedere una soluzione immediata a queste criticità e di mettere Zingaretti di fronte a quelle stesse responsabilità da cui continua a scappare. Siamo con i pazienti e con il personale della struttura. A loro il nostro totale supporto e la disponibilità a mettere in campo qualsiasi iniziativa possa porre fine a questa distruzione, sistematica, delle eccellenze della sanità del Lazio e alla cancellazione del diritto alla cura e alla salute”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone DISCARICA MAGLIANO ROMANO, MINNUCCI (PD): “INTERVENGA IL GOVERNO PER SALVAGUARDARE IL TERRITORIO” “I dubbi sulla liceità della discarica nel territorio di Magliano Romano non si attenuano. È necessario un intervento del Governo al fine di verificare se l’attività svolta dalla società gestrice del sito sia legittima e conforme a tutte le disposizioni in tema di salvaguardia ambientale e paesaggistica” ha riferito il deputato del Partito Democratico, Emiliano Minnucci, che ha presentato questa mattina un’interrogazione parlamentare ai Ministri Gian Luca Galletti e Andrea Orlando per capire se sono in atto delle azioni di verifica in merito alla questione che da due anni sta destando allarme e preoccupazione tra la cittadinanza di Magliano Romano. “Dalle manifestazioni e dai ricorsi dei cittadini del territorio, confortati anche dalla sentenza del TAR, si evincono formali irregolarità nella gestione della discarica che, dato il trattamento del percolato e la presenza di una falda acquifera, suscitano grandi preoccupazioni per la salute pubblica dei residenti. Malgrado le azioni promosse dai cittadini, la contrarietà delle Amministrazioni locali del territorio e della Conferenza dei Sindaci e i vizi di natura idrogeologica evidenziati dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ad oggi non è stato effettuato alcun sopralluogo da parte degli organi competenti al fine di verificare la fondatezza delle denunce e la conseguente legittimità dell’attività svolta nella discarica. Per questo – ha concluso Minnucci – è necessario un intervento da parte dei Ministeri dell’Ambiente e della Giustizia al fine di avviare un’azione di controllo del sito in questione e avviare, qualora venissero ravvisati elementi di reato, eventuali procedimenti penali”. AUDIZIONE PROVINCE SU RIFORME ISTITUZIONALI E FUNZIONI:

CHIESTI TEMPI BREVI

Refrigeri presenta la delibera di Giunta sulle attribuzioni per l’ambiente. Bellini: approvazione pl entro l’estate

La prima commissione Affari costituzionali e statutari, enti locali, presieduta da Fabio Bellini (Pd), ha ascoltato in audizione i rappresentanti delle Province del Lazio. Presenti quella di Latina (in rappresentanza anche dell'Upi), di Frosinone e Viterbo.

L'assessore regionale agli Enti locali, Fabio Refrigeri, ha presentato e consegnato ai presenti la delibera della Regione n. 335 del 16 giugno scorso sulla ricognizione delle funzioni amministrative e delle attribuzioni in materia ambientale, di competenza rispettivamente della Regione Lazio e degli Enti di area vasta, a seguito dei riordino intervenuto in attuazione della legge 56/2014 (legge di stabilità regionale 2016).

Da parte dei rappresentanti delle Province presenti è stato espresso apprezzamento per la delibera che "aiuta a fare chiarezza su un argomento così delicato, per il quale i cittadini quotidianamente attendono risposte certe". Allo stesso tempo hanno chiesto competenze e risorse adeguate per gestire servizi specifici dei territori di appartenenza. Le Province hanno anche offerto la loro collaborazione e disponibilità nel lavoro di stesura della proposta di legge 317, in discussione nella prima commissione del Consiglio regionale.

Per il consigliere Giuseppe Simeone (FI): "Occorre una legge chiara, finora ci sono state solo 'pezze' che hanno rattoppato un vestito destinato a lacerarsi, con grave danno dei cittadini e dei servizi a loro offerti". "La proposta di legge 317 - sempre per Simeone - può rappresentare una volta per tutte il codice degli Enti locali". Approfittando della elezione del nuovo sindaco di Roma Capitale, Simeone ha proposto che venga invitata rapidamente Virginia Raggi in audizione.

La consigliera Marta Bonafoni (Si-Sel) ha espresso il timore che "l'urgenza rappresentata dalle Province, venga disattesa dai fatti, perché la proposta di legge 317 è ancora ferma all'articolo 2, per responsabilità non certo attribuibili alla maggioranza. Questo mi preoccupa in maggior modo per quanto riguarda il settore sociale. Troppe pratiche e assistenza restano inevase proprio per l'assenza di certezze delle competenze". Sulle responsabilità nei ritardi di approvazione della proposta di legge 317, il consigliere Fabrizio Santori (FdI) ha fatto notare che "esse vanno imputate alla precedente gestione della stessa maggioranza regionale, ammissione di responsabilità che il presidente Zingaretti dovrà venire a rappresentare in commissione".

Il presidente Bellini e l'assessore Refrigeri hanno sottolineato che le note vicende di Roma Capitale hanno rallentato l'iter della proposta di legge 317 che ora dovrà essere chiusa rapidamente. La questione su come procedere è stata infine posta dal consigliere Gian Paolo Manzella (Pd). Quindi Bellini, concludendo con i ringraziamenti ai presenti, ha annunciato la creazione di un tavolo operativo con le Province e Città metropolitana di Roma Capitale su focus di aree tematiche con rapidità ed entro la pausa estiva approvare la proposta di legge 317.

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