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Regione, il Consiglio Lazio ha detto sì alla soppressione di arp e ardis

Un sub- maxiemendamento della maggioranza istituisce una nuova commissione, stabilisce nuove regole in materia contabile e taglia gli emolumenti ai vertici di quattro organismi istituzionali. Le opposizioni abbandonano l’Aula

Un sub- maxiemendamento della maggioranza istituisce una nuova commissione, stabilisce nuove regole in materia contabile e taglia gli emolumenti ai vertici di quattro organismi istituzionali. Le opposizioni abbandonano l’Aula

L’Agenzia regionale per la difesa del suolo (Ardis) e l’Agenzia regionale per i parchi (Arp) spariranno dalla mappa delle strutture regionali. Le loro funzioni e i loro 116 dipendenti saranno trasferiti all’interno degli uffici della Regione con un risparmio “a regime, non inferiore a circa 250.000 euro in ragione d’anno”, come si legge nella relazione introduttiva. La proposta di legge numero 244, approvata dal Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), contiene anche alcune norme che esulano dagli obbiettivi iniziali del provvedimento. Con un sub-maxiemendamento presentato dal capogruppo del Pd, Riccardo Valentini, che ha provocato dure reazioni da parte delle opposizioni, nella legge sono state introdotte disposizioni interpretative in materia di contributi del Consiglio regionale, è stata istituita la nuova commissione consiliare “Riforme istituzionali” e sono stati tagliati gli emolumenti del Difensore civico, del presidente del Corecom, del Garante dei detenuti e del Garante dell’infanzia. Il voto finale è arrivato alla quarta sessione di lavori, dopo una discussione serrata, conclusasi con l’abbandono dell’Aula da parte delle opposizioni, poco prima del voto finale.

Il provvedimento ha così ottenuto 25 voti a favore, nessuno contrario o astenuto. La modalità del sub-maxiemendamento tombale, che ha interrotto la discussione sui numerosi emendamenti in gran parte presentati dal consigliere Fabrizio Santori (Gruppo misto) è stata duramente contestata. Lo stesso Santori ha definito senza mezzi termini tale modalità “una porcata” che ha suscitato vivaci reazioni anche da parte dei consiglieri del Movimento 5 stelle Valentina Corrado, Devid Porrello e Gianluca Perilli.

I contenuti della legge

Con la legge approvata oggi la Regione intende perseguire l’obiettivo di un ulteriore snellimento della struttura amministrativa regionale, eliminando sovrapposizioni e problemi di coordinamento, e riportando all’interno delle proprie strutture amministrative le funzioni oggi svolte da Ardis e Arp. I 10 dirigenti e le 106 unità di personale appartenenti ai ruoli della Regione saranno riallocati negli uffici regionali, in quanto dipendenti della Regione. Le spese di personale quindi non diminuiranno, ma con la soppressione di entrambe le agenzie proverrà dalle spese di funzionamento un risparmio di spesa non inferiore a circa 250.000 euro ai quali “vanno ad aggiungersi ulteriori risparmi, non quantificabili allo stato attuale, derivanti dalla soppressione di posizioni apicali la cui esatta misura sarà quantificabile a consuntivo”, come si legge nella relazione che accompagna il provvedimento approvato oggi dall’Aula. Altri risparmi dovrebbero essere possibili in seguito al venire meno di duplicazioni e sovrapposizioni tra strutture regionali ed al conseguente coordinamento unico delle attività amministrative delle agenzie soppresse, a seguito dell’accentramento in un unico soggetto di determinate funzioni, ivi comprese quelle dirigenziali apicali.

Per quanto riguarda le norme interpretative introdotte con il sub-maxiemendamento, queste sono volte a superare una “anomalia contabile”, come aveva spiegato il presidente Leodori, riguardante i contributi assegnati dall'Ufficio di presidenza ai Comuni che sono computati come spese di rappresentanza e, come tali, incorrono nei limiti imposti dalla normativa nazionale e regionale in materia di contenimento della spesa pubblica. Con la legge approvata oggi tale anomalia sarà dunque superata.

La nuova commissione consiliare speciale “Riforme istituzionali” si comporrà di 14 membri e avrà “il compito di effettuare studi, esami, indagini e approfondimenti sul tema delle riforme istituzionale, anche al fine di elaborare proposte di revisione, di attuazione dello Statuto, in materia elettorale nonché di modifica del regolamento dei lavori del Consiglio regionale”, come si legge nel provvedimento. Per quanto riguarda i quattro organismi istituzionali, si prevede la riduzione degli emolumenti del Difensore civico, del presidente del Corecom, del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, e del Garante dei detenuti: tali compensi passano dal 60 per cento dell’indennità dei consiglieri regionali al 50 per cent

ZINGARETTI, “ARP E ARDIS CHIUSE, TAGLIAMO POLTRONE, NON I SERVIZI”

“Altre due agenzie regionali chiuse: Arp e Ardis. Tagliamo le poltrone non i servizi. Il Lazio cambia”. Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

REGIONE LAZIO: PROROGATA AL 30 NOVEMBRE LA SCADENZA PER LA PARTECIPAZIONE ALLA CALL FOR PROPOSAL

La Regione Lazio ha prorogato di un mese la scadenza per partecipare alla Call for Proposal per il riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali del Lazio. La decisione è stata presa a seguito del forte interesse manifestato da molte realtà territoriali per questo strumento innovativo messo a loro disposizione.

I destinatari della Call – Pmi, grandi imprese, organismi di ricerca e enti pubblici e privati e tutti i soggetti portatori di interesse – avranno quindi fino alle ore 18.00 del 30 novembre per inviare le proprie proposte progettuali di riposizionamento competitivo delle filiere territoriali o produttive.

L’importanza del progetto e il grande successo riscosso da questa iniziativa – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani – ci hanno spinto a prorogare i termini. La Call è un modello di proposta “bottom up”, riconosciuto anche dall’Unione Europea quale strumento strategico per il rilancio degli investimenti e dell’occupazione basato su una diversa concezione dell’intervento della politica di coesione. L’interesse sollevato è stato grandissimo, l’impatto sul territorio molto significativo e sono tante le realtà che si stanno attivando e aggregando per presentare progetti. È quindi necessario garantire a tutti la possibilità di partecipare.”

Le proposte vanno presentate esclusivamente per via telematica, compilando il formulario on line sullo sportello dedicato del sito di Lazio Innova.

(per maggiori informazioni: https://www.lazioinnova.it/bandi-post/call-for-proposal-sostegno-al-riposizionamento-competitivo-dei-sistemi-imprenditoriali-territoriali/)

PATRIMONIO: REGIONE: AL VIA TAVOLO PER RILANCIO TENUTA CASTEL DI GUIDO

Sartore un bene straordinario che intendiamo valorizzare al meglio

La Tenuta di Castel di Guido, di proprietà della Regione, potrà rivivere attraverso un progetto che consenta di valorizzarne la sua vocazione multifunzionale.

Concluso il percorso di ricognizione tecnica e amministrativa, è stato istituito un tavolo permanente di coordinamento tra la Regione Lazio, l’Agenzia del Demanio, Roma Capitale, il Mibact – Soprintendenza Area archeologica di Roma, l’Arsial e tre esperti del settore, designati dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma, per mettere in campo idee di rilancio e sviluppo dell’area.

Un patrimonio di 2mila ettari, di cui 800 di foresta e con circa 600 capi bovini alle porte di Roma, che rientrerà nel pieno possesso della Regione a fine maggio 2016, dopo un periodo di concessione al Comune di Roma, e che appartiene al patrimonio indisponibile e quindi inalienabile, secondo il censimento regionale.

“Valorizzare la Tenuta di Castel di Guido – ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio, Alessandra Sartore - significa restituire al territorio un bene dall’alto valore agricolo, paesaggistico e ambientale, interessante anche dal punto di vista archeologico. Insomma, il progetto di rilancio dovrà consentire di far emergere tutte le vocazioni di questa straordinaria proprietà regionale”.

Nell’ultimo anno, l’assessorato al Demanio e Patrimonio ha lavorato con l’Agenzia del Demanio e Roma Capitale per definire il perimetro della tenuta in vista dell’immissione in possesso della proprietà dal Comune alla Regione. Sono stati fatti i rilievi per le conformità catastali e per verificare sul territorio i vincoli paesaggistici e gli eventuali abusi.

“La mappatura dettagliata del bene è stata fatta – ha aggiunto l’assessore Sartore-. Siamo quindi pronti a passare alla fase progettuale dove sarà importante condividere idee e obiettivi per evitare un ingiusto degrado e abbandono di quest’area”.

SANITÀ: SOLO PERSONE COMPETENTI, NIENTE RACCOMANDATI ALLA GUIDA DELLA ASL DI FROSINONE

-Le regole sulla nomina del futuro manager della Asl di Frosinone non si cambiano. Non si può tornare alla designazione fatta in base al luogo di nascita o alle amicizie politiche, trasformando una decisione che dovrebbe essere prettamente tecnica in una scelta politica. Al contrario, le cose da tenere in conto per scegliere il nuovo manager sono altre: l’esperienza, i risultati raggiunti, la capacità di tenere insieme il concetto di obiettivo e di vocazione e il profilo professionale, che dovrà essere all’altezza della sfida.

Con il Presidente Zingaretti abbiamo avviato per la prima volta una scelta trasparente nelle nomine Asl, con nomi che rispondono a standard precisi di competenze ed esperienza. Sono solo questi i criteri che dovranno guidare la scelta del prossimo Direttore Generale della Asl di Frosinone. Se qualcuno vuole tornare al passato io non ci sto. Non voglio essere complice di lotte di potere che mettono in secondo piano la salute dei cittadini. Così Daniela Bianchi, consigliera indipendente del gruppo Sel e vice-Presidente della Commissione Cultura in merito alla nomina del nuovo Direttore Generale della Asl di Frosinone. REGIONE, “APPROVATI I TERMINI PER LA FORNITURA GRATUITA E SEMIGRATUITA DEI LIBRI DI TESTO SCOLASTICO” “Nell’ambito delle politiche in favore delle famiglie, la Regione Lazio ha approvato le linee guida per l’erogazione dei contributi previsti per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2015/2016 a favore degli alunni residenti nel Lazio. La Regione del Presidente Zingaretti si è vista assegnare dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca le somme di € 4.727.681,00 per gli alunni che adempiono alla scuola dell’obbligo e di € 1.613.204,00 in favore degli alunni della scuola secondaria superiore per un totale di € 6.340.885,00. Ciascun Comune dovrà provvedere all’emanazione del bando per la presentazione delle domande da parte dei soggetti in possesso di determinati requisiti. Le somme saranno assegnate ai Comuni proporzionalmente in base al numero delle domande presentate e ritenute ammissibili dalle medesime Amministrazioni comunali di residenza”.Lo dichiara in una nota il consigliere regionale democratico e Presidente della Commissione Bilancio Mauro Buschini. "Un’iniziativa – ha spiegato Buschini - che va a sostenere le famiglie con un basso reddito per tutelare il Diritto allo studio dei ragazzi. Azioni che saranno sempre al centro delle nostre attività amministrative perché il futuro parte dai banchi di scuola e non possiamo far altro che incentivare iniziative a sostegno dei più deboli per garantire la formazione scolastica ai nostri studenti”.

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