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Regione, ok in commissione a piano Laurentino Acqua Acetosa. Ampliamento del 65% rispetto al 1997, anno in cui fu istituita la Riserva

Via libera in commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio alla proposta di deliberazione consiliare n. 55 concernente l’approvazione del Piano della Riserva naturale del Laurentino Acqua Acetosa. Il testo passa ora all’esame dell’Aula.

Via libera in commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio alla proposta di deliberazione consiliare n. 55 concernente l’approvazione del Piano della Riserva naturale del Laurentino Acqua Acetosa. Il testo passa ora all’esame dell’Aula.

Il Piano riguarda un'area protetta istituita con la legge regionale n. 29 del 1997 "Norme in materia di aree naturali protette regionali", il primo in ordine cronologico elaborato e realizzato dall'ente RomaNatura e quindi molto atteso da vari anni.

Con questa proposta di deliberazione, rispetto ai confini del 1997, la Riserva viene ampliata del 65 percento, passando dai circa 152 ettari originari ai circa 250 previsti dall’attuale documento. Tra le nuove zone inglobate nella Riserva naturale, se l’Aula confermerà l’orientamento espresso oggi dalla commissione, due sono di particolare importanza per dimensioni e morfologia: quella a nord denominata “località Castellaccio”, che si trova dall’altra parte della via Cristoforo Colombo rispetto agli attuali confini del parco, e quella a sud racchiusa tra il Fosso di Vallerano, il grande raccordo anulare e via dell’Acqua Acetosa.

L’iter legislativo del piano di assetto prevede ora il voto definitivo del Consiglio regionale e la sua successiva pubblicazione sul bollettino ufficiale del Lazio. Da quel momento, come stabilisce il comma 5 dell’articolo 26 della L.R. 29/97, “il piano è immediatamente vincolante nei confronti delle amministrazioni pubbliche e dei privati”. In più (comma 6) “il piano dell’area naturale protetta ha valore di piano urbanistico e sostituisce i piani territoriali o urbanistici di qualsiasi livello”.

BUSCHINI: "PARERE FAVOREVOLE IN COMMISSIONE AMBIENTE AL PIANO RISERVA NATURALE LAURENTINO ACQUA CETOSA"

"È stato espresso parere favorevole, nella seduta odierna della Commissione Ambiente presieduta dal consigliere Panunzi, al piano della riserva naturale Laurentino Acqua - Acetosa. Si tratta del primo piano adottato dall'Ente di Gestione Roma Natura, in attesa da 15 anni: un atto, dunque, di fondamentale importanza per un'area periferica della capitale che potrà essere valorizzata e maggiormente fruita dai cittadini e dalle realtà produttive di Roma, in un'ottica di tutela ambientale e del miglioramento degli spazi verdi a disposizione di residenti e turisti. Prosegue, dunque, il lavoro per l'approvazione dei piani di assetto dei parchi". Lo dichiara in una nota l’Assessore Regionale all'Ambiente Mauro Buschini.

AGROALIMETARE: ABBRUZZESE (FI): BENE DATI ISTAT. PSR ULTERIORE SPINTA PER SVILUPPO SETTORE

"I dati ISTAT ci confermano come il comparto agroalimentare della Regione Lazio sia competitivo e di qualità a livello Europeo. Abbiamo il compito di fornire mezzi e risorse alle imprese agricole per riuscire a sviluppare e far crescere di più questo segmento dell'economia laziale". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionalé di Forza Italia del Lazio e membro della Commissione Agricoltura.

"L'Italia secondo il dossier "Noi Italia registra il numero di certificazioni piu' elevato a livello comunitario,

269 nel 2014. Oltre all'Italia le produzioni di qualita' sono valorizzate in Francia ePortogallo. Nel 2013 il valore aggiunto per addetto del settore e' pari

a 142,8 euro per 100 euro di costo unitario del lavoro, confermando il trend di crescita.

Nella ripartizione giografica di questo primato nazionale al Nord il livello piu' elevato dell'indicatore si registra in Lombardia, al Centro nel Lazio mentre tra le Regioni meridionali si distinguono Calabria, Sicilia e Sardegna.

Da questi dati positivi per la nostra Regione dovrebbe partire un ulteriore piano di sviluppo che abbia come risorsa imprescindibile il Psr 2014-2020. Dando la possibilità alle nuove generazioni di insediarsi nel comparto agricolo grazie ai contributi in star up fino a 70.000 euro, agli investimenti per l'ammodernamento delle aziende, per la tecnologia e per la diffusione della banda ultra larga, in modo consciensioso e tenendo in considerazione i progetti più innovativi, potremmo dare un'altra spinta propulsiva per la crescita dell'agricoltura e dell'agroalimentare che valgono, insieme, il 17% del nostro prodotto interno lordo". Ha concluso Abbruzzese.

LAZIO. VALORIZZAZIONE VILLE E DIMORE STORICHE, OK DA COMMISSIONE

Un milione e 400 mila euro fino al 2018. Previsti aiuti per la nascita di start-up giovanili

Via libera in commissione Cultura del Consiglio regionale del Lazio alla proposta di legge “Interventi per la valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio”. Previsto uno stanziamento complessivo di un milione e 400 mila euro tra il 2016 e il 2018. Il testo passa ora all’esame dell’Aula.

Con questa proposta di legge viene istituita la “Rete delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale”, alla quale potranno aderire gli enti pubblici e i soggetti privati proprietari dei beni, presentando domanda all’Agenzia regionale del Turismo. Contributi e finanziamenti potranno essere concessi per progetti di restauro, risanamento conservativo, recupero e manutenzione straordinaria. La Regione potrà stipulare convenzioni con le Università del Lazio per finanziare attività di formazione nel settore dei servizi turistico-culturali e in quello della conservazione e del restauro dei beni culturali.

Negli stessi ambiti la Regione promuove e sostiene la nascita di start-up giovanili. Si tratterà, in particolare, di quelle che, nei servizi turistico-culturali, coniughino la promozione culturale con l’utilizzo delle nuove tecnologie del settore ICT (information and communication technology) e di quelle che, nel settore del restauro e recupero architettonico, siano in grado di sviluppare un artigianato artistico e una cura del verde di qualità che coniughi recupero delle conoscenze tradizionali e impiego delle nuove tecnologie.

Prevista, infine, l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico che si occuperà di predisporre la proposta del regolamento con cui la Giunta definirà, previo parere della commissione competente, i criteri e le modalità per l’assegnazione dei contributi e le procedure di monitoraggio. Tra i criteri prioritari per l’individuazione dei progetti da finanziare: il completamento di interventi di restauro già avviati con risorse pubbliche, in particolare regionali; i progetti presentati da Comuni associati per la messa in rete di percorsi turistico-culturali; l’esemplarità dell’intervento come fattore di riqualificazione del contesto in cui si trova l’immobile; il grado di fruibilità al pubblico del bene, anche in termini di ricettività turistica.

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