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Regione, per il caro estinto una proposta di legge per mettere ordine

“La Giunta regionale ha approvato la proposta di legge in materia funeraria fino ad oggi oggetto di interventi sporadici e limitati, nonostante le elevate criticità dettate dal vuoto normativo presente nel Lazio come in altre regioni.

“La Giunta regionale ha approvato la proposta di legge in materia funeraria fino ad oggi oggetto di interventi sporadici e limitati, nonostante le elevate criticità dettate dal vuoto normativo presente nel Lazio come in altre regioni.

Il testo redatto dalla Giunta Zingaretti “Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria” mira a regolamentare il settore funerario, non solo per gli aspetti igienico-sanitari, ma anche e soprattutto per quelli gestionali, di natura economica-imprenditoriale, a tutela dei cittadini, e precisamente dei parenti del deceduto, spesso vittime di gravi distorsioni di mercato che sono emerse nel corso degli anni su tutto il territorio regionale nel settore delle onoranze funebri.

La Regione Lazio ha detto basta a quello che era un vero e proprio oligopolio del settore, elaborando una proposta di legge che si regge su alcuni paletti fondamentali. La gestione delle camere mortuarie, infatti, sarà affidata direttamente agli enti e alle strutture del servizio sanitario regionale, senza la possibilità di affidamento a terzi. Il servizio, pertanto, viene internalizzato e il regolamento attuativo disciplinerà le modalità per garantire la massima trasparenza nella gestione. Quella che è stata studiata è a tutti gli effetti una disciplina organica che protegge prima di tutto gli utenti dei servizi funebri e che, nel rispetto dei principi fondamentali posti dalla legislazione statale, introduce elementi di semplificazione amministrativa e di innovazione.

La Giunta ha uniformato e regolamentato finalmente la complessa realtà regionale, anche per quanto attiene le procedure e le norme relative all’attività della polizia mortuaria, ovvero del servizio comandato dalla direzione dei singoli obitori che ha come compito la gestione del dislocamento delle salme dal momento della autopsia a quello della sepoltura. La proposta di legge ridefinisce buona parte della materia: dall’ubicazione all’utilizzo dei cimiteri, strutture obitoriali e sale del commiato; turni di rotazione dei campi di inumazione e procedure di trattamento del terreno volte a favorire i processi di mineralizzazione; modalità e durata delle concessioni, nonché tariffe delle sepolture private; caratteristiche dei loculi per la tumulazione e delle cappelle private oltre alle condizioni di esercizio del servizio di trasporto funebre”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

INFRASTRUTTURE, SIMEONE (FI): “ROMA – LATINA E’ PRIORITA’ PER REGIONE. MA ORA ZINGARETTI SBLOCCHI LA SITUAZIONE CON IL GOVERNO”

“Sulla Roma – Latina, apprezziamo da parte dell’assessore Civita, la dichiarazione con cui afferma che la Roma – Latina è un’opera prioritaria per la Regione Lazio. Tuttavia, la risposta ai quesiti contenuti nell’interrogazione discussa oggi al question time, nel loro complesso è del tutto insoddisfacente. Ho chiesto chiaramente le ragioni che hanno portato l’Anas a sospendere la seduta del 16/11/2015 nella quale si doveva procedere all’affidamento finale dell’appalto per la realizzazione del corridoio intermodale Roma – Latina e della bretella Cisterna – Valmontone; quali azioni la Regione Lazio intende mettere in atto per sbloccare la situazione garantendo una rapida conclusione della procedura di gara; entro quali tempi precisi si procederà all’affidamento dei lavori e all’apertura dei cantieri per un’opera fondamentale per la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo economico della provincia di Latina e del Lazio e quali siano le iniziative che si intendono mettere in atto per accelerare le procedure visto che l’apertura dei cantieri era prevista per i primi mesi del 2016. Quesiti che, come al solito sono rimasti avvolti dal mistero. Oggi quello che chiediamo, che cittadini ed imprese chiedono, è che il presidente Zingaretti con un atto di responsabilità ed in tempi rapidi, interceda presso il Ministero delle infrastrutture, presso il suo amico di partito Renzi, e si assicuri che siano finalizzati all’opera i 500milioni di euro di parte pubblica ancora mancanti. Come lo faranno non ci interessa. Ma ci interessa che l’Anas possa procedere all’aggiudicazione dei lavori, che i cantieri siano aperti nel 2016 e che le imprese che si sono assunte l’onere di investire su questa infrastruttura possano cominciare a lavorare. Non ci basta il compitino letto in aula dall’assessore perché è solo un modo per rimandare la soluzione del problema. Serve una presa di posizione chiara e netta per un’opera su cui si sono esposti dieci senatori del Pd scrivendo una nota di sollecito per l’apertura dei cantieri al Ministro Delrio. Su cui c’è, stando almeno alle dichiarazioni a mezzo stampa, un ampio consenso bipartisan. Questa confusione che si alimenta tra affermazioni e smentite, tra scarica barile che si trascinano da mesi tra il Governo e la Regione, non fa bene a tutte quelle imprese che continuano a non avere alcun collegamento con l’Europa e con il resto dell’Italia. A tutti coloro che per percorrere i 70 chilometri che dividono Latina da Roma impiegano anche tre ore. Non fa bene ad un’economia, e alle eccellenze che esprime, che sta morendo di isolamento. Non riusciamo a comprendere le ragioni di tutta questa melina. Dobbiamo smettere di giocare sulla pelle di cittadini ed imprese. Ci domandiamo perché Zingaretti e Renzi, la Regione e il Governo, non parlano tra loro. Perché non trovano la sintesi per sciogliere eventuali nodi e dubbi e arrivare alla conclusione delle procedure. Se Zingaretti non è in grado ce lo dica. Se non sa come superare questi ostacoli abbia almeno il coraggio di dire che la Roma – Latina e la Cisterna – Valmontone non si faranno. Dica ai cittadini e alle imprese di smetterla di farsi inutili illusioni”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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