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Regione, Sartore, ‘regolamento sponsorizzazioni nuovo veicolo per recuperare il patrimonio del lazio’

La Regione Lazio si è dotata di un nuovo Regolamento per le Sponsorizzazioni sul proprio patrimonio storico, artistico e culturale. Si tratta della più aggiornata applicazione del Nuovo Codice degli Appalti in ambito nazionale (D. Lgs. n.50, in...

La Regione Lazio si è dotata di un nuovo Regolamento per le Sponsorizzazioni sul proprio patrimonio storico, artistico e culturale. Si tratta della più aggiornata applicazione del Nuovo Codice degli Appalti in ambito nazionale (D. Lgs. n.50, in particolare artt. 19 e 151), uno strumento innovativo che consente a qualsiasi azienda di sottoporre alla Regione proposte di sponsorizzazioni, non solo con erogazioni monetarie, ma anche con forniture e contributi tecnici. Nel Regolamento, consultabile sul canale Demanio e Patrimonio della Regione Lazio, sono indicati nel dettaglio i profili e i requisiti richiesti ai potenziali Sponsor e le procedure formali per presentare, selezionare e confermare un Contratto di Sponsorizzazione.

“Il Regolamento per le Sponsorizzazioni sul patrimonio storico, artistico e culturale regionale – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio, Alessandra Sartore - è stato pensato in stretta relazione alla campagna istituzionale Art Bonus-Regione Lazio. Un veicolo formale che ci consentirà di coinvolgere ancora di più i privati nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio della Regione Lazio. La Direzione regionale Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio – ha aggiunto - sta predisponendo un Avviso di manifestazione di interesse per una selezione di immobili di grande pregio artistico, ma sarà data facoltà alle aziende di proporre interventi anche su ulteriori beni non indicati. Chi ha voglia di contribuire a salvare la bellezza della Regione Lazio adesso ha diversi strumenti per poterlo fare”.

BONUS OCCUPAZIONALE DELLA REGIONE LAZIO: ABBRUZZESE (F.I.) ZINGARETTI E VALENTE NOVELLI PINOCCHIO 2.0

"La montagna ha partorito il topolino. Questo è il risultato del tanto sbandierato “Bonus occupazionale per le imprese che assumono a tempo indeterminato disoccupati residenti nelle province di Frosinone e Rieti” promosso dalla Regione Lazio come provvedimento salvifico per la risoluzione del problema dei lavoratori del cosiddetto bacino della Vertenza frusinate". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"Infatti con la determina nr G05283 di oggi 21/04/2017, la direzione regionale lavoro, area attuazione interventi, ha provveduto all ‘approvazione dell'esito valutativo espresso dal nucleo istruttorio relativamente all' accertamento della sussistenza o meno dei presupposti per l'accesso al bonus occupazionale per le imprese che assumono a tempo indeterminato disoccupati residenti nella provincia di Frosinone e Rieti, relativamente alle domande presentate dalle imprese.

Come noto, l’impegno di spesa complessivo destinato dalla Regione Lazio è di 4.000.000 di euro, Il Bonus occupazionale, come riportato nell’allegato A dell’avviso pubblico del 2/08/2016, ha valore finanziario massimo di € 8.000 per ogni assunzione a tempo indeterminato.

Sempre secondo il bando ufficiale, i Bonus sono stati così ripartiti fra le province di Frosinone e Rieti: numero massimo di 400 Bonus a favore dei disoccupati residenti, legalmente ed ininterrottamente, da almeno il 15 giugno 2015 nei Comuni della Provincia di Frosinone; numero massimo di 100 Bonus a favore dei disoccupati residenti, legalmente ed ininterrottamente, da almeno il 15 giugno 2015 nei Comuni della Provincia di Rieti.

Questo provvedimento del bonus, a detta di Zingaretti dell’Assessore al lavoro Valente, novelli Pinocchio 2.0, sarebbe stata la soluzione per le centinaia di disoccupati della provincia di Frosinone ed in parte di Rieti.

E questa favola è stata sostenuta sempre ad ogni occasione di incontro con i lavoratori della Vertenza frusinate.

Ebbene, la determina di oggi della direzione Lavoro ha smascherato la grossolana bugia.

Le imprese, tra Frosinone e Rieti, che hanno fatto istanza di accesso al bonus sono state appena 91 e il nucleo istruttorio che ha esaminato le pratiche, ne ha dichiarato ammissibili a finanziamento appena 87.

Altro che 400 bonus a Frosinone e 100 a Rieti, 87 in totale. Questa è la verità, reale.

Questo è il grande risultato ottenuto dalla Regione Lazio per i disoccupati della provincia di Frosinone.

Credo che dopo questo ennesimo flop, Zingaretti e la Valente dovrebbero chiedere scusa ai disoccupati della Vertenza frusinate della provincia di Frosinone ed ammettere il loro totale fallimento su tutte le politiche per il lavoro". Ha concluso Mario Abbruzzese.

RIGENERAZIONE URBANA, SIMEONE (FI): “SERVE UNA LEGGE EQUA E RISPONDENTE ALLE ESIGENZE DI TUTTI I CITTADINI DEL LAZIO”

“E’ iniziata in commissione consiliare ambiente e urbanistica, l’analisi della proposta di legge concernente “Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”. Una proposta di legge presentata come miracolosa dalla giunta Zingaretti ma che, da una attenta lettura, si è dimostrata essere lacunosa, approssimativa, tardiva e priva di quegli strumenti fondamentali necessari a rendere più vivibile il contesto urbano e più snelle le procedure burocratiche. Una proposta di legge che potremmo definire ad escludendum perché commisurata soprattutto sulle esigenze di Roma Capitale, a danno di quelle realtà fondamentali del Lazio, che sono le sue province. In questo contesto ho deciso di intervenire con alcuni emendamenti mirati e strutturati su quattro direttrici fondamentali. La prima punta a modificare l’elenco delle aree escluse dalle misure previste nella proposta di legge. Ed in particolare a rendere possibili tali interventi almeno in quelle zone rurali che il piano territoriale paesaggistico regionale (PTPR) individua e classifica come “paesaggio degli insediamenti urbani” e “paesaggio degli insediamenti in evoluzione”, ovvero come zone considerate già antropizzate ed inserite nel tessuto urbano. Si tratterebbe di una risposta concreta alla legittima richiesta di tantissimi agricoltori del nostro territorio che chiedono di poter attuare interventi di riqualificazione e rigenerazione di edifici esistenti che non comporterebbero ulteriore consumo del suolo ma contribuirebbero a migliorare il decoro di queste aree. La seconda riguarda, recependo anche alcune osservazioni avanzate dall’ordine degli architetti, gli interventi volti a riqualificare tutti quei fabbricati obsoleti, fatiscenti, abbandonati o da ristrutturare prevedendo per questi, qualora i lavori ricomprendano l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico ed eco sostenibile, una premialità aggiuntiva del 5% rispetto a quella prevista dalla proposta di legge pari al 20%. La terza concerne la flessibilità nelle trasformazioni delle strutture edilizie. L’obiettivo è rendere più snelle, rapide ed omogenee nei Comuni del Lazio le procedure di cambio di destinazione d’uso tra le diverse categorie funzionali, residenziale, turistico-ricettiva, produttiva, direzionale, commerciale e rurale, individuate dalla normativa vigente. In particolare per le aree rurali con un emendamento specifico si punta a favorire lo sviluppo di attività di vendita diretta dei prodotti agricoli locali e l’insediamento di servizi turistico ricettivi che possano dare nuovo impulso all’economia e all’occupazione. La quarta è improntata a confermare e rinnovare per un tempo utile quello strumento fondamentale che è il piano casa salvaguardando tutti quei cittadini che hanno avviato o intendono avviare le procedure di riqualificazione rispettando l’impegno che come Forza Italia abbiamo assunto in sede di approvazione del collegato al bilancio regionale 2016 e dando voce ad una richiesta chiara avanzata anche dagli ordini professionali, non ultimo quello degli Ingegneri di Latina, dagli Enti locali e dalle associazioni di categoria. Ci auguriamo che in commissione si comprenda la bontà di questi emendamenti che hanno quale scopo unitario e primario quello di entrare nelle maglie dei territori che rappresentiamo rispondendo alle esigenze dei cittadini, delle imprese e degli Enti locali che li rappresentano. Oggi chi amministra questa Regione ha il dovere di fornire loro uno strumento efficiente ed efficace che consenta, coniugando pragmatismo, volontà politica e fermezza amministrativa di realizzare quello sviluppo economico, culturale, occupazionale e sociale che, nel rispetto dell’ambiente circostante e della conformazione dei singoli territori, da troppo tempo viene rimandato a data da destinarsi”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

MIGRANTI, BONAFONI (MDP): “ROMA ANCORA UNA VOLTA IMPREPARATA, SI TROVI UNA SOLUZIONE”

"Roma è ancora una volta impreparata all'accoglienza. L'appello lanciato oggi in conferenza stampa da Baobab experience, MEDU e della Rete Legale per i Migranti, dopo l'ennesimo sgombero di ieri dei 60 migranti che avevano trovato rifugio vicino alla stazione Tiburtina, è chiaro e condivisibile: se non verrà predisposto subito un piano credibile di accoglienza per i cosiddetti transitanti, con i nuovi sbarchi saranno centinaia le persone in fuga da guerre e persecuzioni, obbligate a dormire per strada senza alcuna assistenza se non quella prestata da cittadini e associazioni.

Al momento, infatti, non sono previste nuove strutture che possano accogliere i flussi migratori in arrivo e se fosse confermata la chiusura del centro Cri di via del Frantoio a giugno, in assenza di soluzioni alternative, sarebbe davvero grave. Roma Capitale ha un unico modo per rispondere:intervenire in maniera tempestiva, destinando spazi di accoglienza alle persone più vulnerabili e imprimendo un’accelerata alle politiche di inclusione in questa città. Non farlo sarebbe una vergogna per la Roma che accoglie”, è quanto afferma la consigliera regionale di Art. 1 – Movimento democratico e progressista, Marta Bonafoni.

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