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Regione, spettacolo dal vivo ok a procedure iscrizione albo bande e gruppi amatoriali

La commissione Cultura e spettacolo - presieduta da Cristian Carrara, poi sostituito dalla vicepresidente Daniela Bianchi - ha espresso parere favorevole a maggioranza e con osservazioni sullo schema di delibera di Giunta relativo alle modalità e...

La commissione Cultura e spettacolo - presieduta da Cristian Carrara, poi sostituito dalla vicepresidente Daniela Bianchi - ha espresso parere favorevole a maggioranza e con osservazioni sullo schema di delibera di Giunta relativo alle modalità e procedure per l’iscrizione all’albo regionale delle bande musicali e dei gruppi corali, coreutici e teatrali amatoriali, nonché sui criteri e procedure per l’assegnazione e l’erogazione dei benefici. Astenuti i consiglieri del Movimento 5 Stelle Gaia Pernarella e Gianluca Perilli. Presente ai lavori l’assessore alla cultura Lidia Ravera.

Secondo quanto prevede lo schema di delibera - che torna ora in Giunta per l’approvazione definitiva – possono essere iscritti all’albo i soggetti senza fini di lucro che operano all’interno del territorio regionale e sono costituiti con atto pubblico o scrittura privata registrata da almeno un anno rispetto alla data di presentazione della domanda. Devono svolgere prevalentemente attività relative alla sezione per cui si chiede l'iscrizione e si richiede l’assenza di attività partitiche o iniziative politiche. L’iscrizione all’albo costituisce condizione indispensabile per accedere ai benefici. I criteri di valutazione delle domande e di concessione dei contributi dovranno mirare a valorizzare, in particolare, la qualità dei programmi, la presenza della componente giovanile e le iniziative promosse nelle scuole e a favorire le attività svolte in zone svantaggiate e finalizzate alla promozione umana e all’integrazione sociale.

Numerose le osservazioni accolte dalla commissione. Tra di esse, una a firma del presidente Carrara che suggerisce di inserire tra i requisiti per l’ammissione all’albo anche “il riferimento a parametri che permettano di valutare la congruità del movimento d’affari sviluppato dai richiedenti con la natura no profit richiesta” e una del consigliere Giancarlo Righini (FdI), oggi illustrata dal consigliere Pietro Sbardella (Misto), che chiede di inserire tra i requisiti anche l’aspetto “dello svolgimento dell’attività esclusiva nel campo della cultura e della crescita culturale attestato dallo statuto e/o atto costitutivo”, con esclusione delle associazioni sportive dilettantistiche o iscritte negli albi sportivi. Altre osservazioni, una del presidente Carrara e una dei consiglieri Pernarella e Perilli, intervengono invece sui requisiti specifici richiesti per ciascuna delle quattro sezioni in cui si articola il bando (bande musicali, gruppi corali, gruppi coreutici e gruppi teatrali). Un ultimo gruppo di osservazioni – una a firma del consigliere Righini e due presentate dai consiglieri Pernarella e Perilli – suggerisce infine modifiche ai criteri e alle procedure per l’assegnazione dei benefici.

Nel corso dei lavori è stata avviata anche la discussione sulle osservazioni relative allo schema di delibera che disciplina modalità e procedure per l’iscrizione all’albo regionale dei festival del folklore. L’esame proseguirà nella prossima seduta.

SOCIALE: PARTE NUMERO VERDE REGIONALE 800 155 500 PER INFORMAZIONI SU ADOZIONI

E’ attivo da oggi nel Lazio il numero verde “Adozioni in rete”, uno sportello telefonico di informazione, orientamento e consulenza psicopedagogica dedicato alle adozioni nazionali e internazionali.

Lo sportello, contattabile al numero verde 800 155 500, è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 come servizio informativo e di orientamento sulle procedure legate all’istituto dell’adozione nazionale ed internazionale, sul percorso adottivo, su eventi ed iniziative organizzate da Commissione per le adozioni internazionali, Tribunale per i minorenni, Gruppi integrati di lavoro sulle adozioni, enti autorizzati ed associazioni familiari. Inoltre, ogni mercoledì dalle 15 alle 18 è attivo un servizio di consulenza psicopedagogica per le famiglie adottive, specializzato in particolare nell’accompagnamento dell’inserimento scolastico dei minori adottati.

Possono rivolgersi al numero verde di “Adozioni in rete” le coppie che intendono presentare la loro disponibilità all’adozione nazionale ed internazionale, le famiglie adottive, i minori adottivi internazionali che necessitano di sostegno per l’inserimento scolastico e l’integrazione sociale, gli insegnanti e gli educatori di sostegno e le altre figure professionali impegnate nei percorsi di adozione.

Il servizio è gestito da ARAI, l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali della Regione Piemonte convenzionata con il Servizio pubblico per le adozioni internazionali della Regione Lazio.

“Continua il nostro lavoro per costruire un Lazio a misura di famiglia”, spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali, Rita Visini, “un percorso che punta ad includere in particolare le famiglie che fanno la scelta coraggiosa e complessa dell’adozione, e che per questo motivo hanno diritto a un sostegno e a un accompagnamento più forte da parte delle istituzioni”.

Per Visini “la Regione continuerà a rafforzare il proprio Servizio pubblico per le adozioni. E’ già operativa la nuova sede, ospitata presso il Villino Crespi, una struttura messa a disposizione dall’IPAB IRAS di Roma, e adesso parte il numero verde. L’obiettivo è quello di strutturarci sempre di più per offrire un servizio pubblico di qualità a beneficio delle coppie, dei minori, delle nuove famiglie adottive, degli educatori, degli operatori sociali e degli enti accreditati”.

BIANCHI, ADOZIONI: BENE NUMERO VERDE DELLA REGIONE LAZIO. ORA SI DISCUTA LEGGE SU ADOZIONI PER TUTELARE I DIRITTI DEI BAMBINI ALLO STUDIO ANCHE MICROCREDITO PER LE FAMIGLIE CHE ADOTTANO

Da oggi la Regione Lazio ha attivato un numero verde "Adozioni in Rete" 800 155 500 che fornirà informazioni e orientamento sulle adozioni nazionali ed internazionali dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. Un centro unico regionale di primo contatto, come previsto anche dalla proposta di legge scritta con il contributo di associazioni ed enti e che mi vede come prima firmataria. Gli esperti aiuteranno anche le famiglie nella delicata fase della post-adozioni: tutti i mercoledì dalle 15 alle 18 allo stesso numero telefonico fornirà consulenza psicodegagogica a tutte quelle famiglie che già accolgono un bambino.- Così Daniela Bianchi, Consigliera Regionale Indipendente del gruppo SI e vice-presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio.

E' un primo passo per la presa in carica in maniera sistemica di una tematica così complessa, quale quella della adozioni nazionali ed internazionali, che investe adulti e bambini. Non posso che guardare con favore, ma al contempo con attenzione, l'iniziativa della Regione, poiché è alta l'attesa di chi si occupa di adozioni.

C'è da affrontare adeguatamente una crisi, che negli ultimi anni ha colpito l’Italia e la nostra Regione, sul fronte delle adozioni e in particolare quelle internazionali. Nonostante una leggera crescita nel 2015 (+0,4% nel rispetto al 2014) le adozioni internazionali si sono praticamente dimezzate rispetto ad alcuni anni fa. Ad incidere sono certamente le alte spese, la burocrazia e l’instabilità politica di molti Paesi esteri.

Il lavoro dell’Assessore al Sociale Rita Visini, con l'istituzione del numero verde, ha permesso di realizzare uno dei punti della Proposta di Legge sulle Adozioni Internazionali. Una proposta che è stata il frutto di un lungo lavoro di confronto con l’Assessore e di ascolto con associazioni ed enti, e che mi accingo a presentare, con l'auspicio che il manifesto interesse verso il tema, ne favorisca un rapido cammino.

Anche il Lazio potrebbe finalmente dotarsi di una normativa di sistema che tuteli non tanto il diritto alla genitorialità, ma il diritto dei bambini ad un contesto familiare, ad un percorso post adottivo che non lasci nessuno indietro, ad una maggiore sensibilizzazione per l'inserimento scolastico.

Tutti temi che non sono nuovi a chi ha adottato uno o più minori. Compreso anche quello dei costi, e perché l'adozione non diventi una scelta riservata solo a pochi, con l'assessorato allo Sviluppo stiamo studiando un sostegno economico sotto forma di microcredito dedicato alle famiglie che vogliono adottare.

Siamo consapevoli delle difficoltà, soprattutto a carattere nazionale. Ma il Lazio, con la sensibilità del Presidente Zingaretti e dell’Assessore Visini, sta facendo la sua parte.

Lo sportello appena attivato si aggiunge alla nuova sede del Servizio Pubblico per le adozioni a Roma (Villino Crespi), al quotidiano lavoro dei 21 GILA (Gruppi Integrati di Lavoro per le Adozioni) presenti nel Lazio e alle tante associazioni attive.

L'obiettivo è fare della Regione un modello innovativo per dare a famiglie e bambini il sostegno di cui hanno bisogno, con una rete di servizi e aiuti durante tutto l’iter adottivo e nel post-adozione, in particolare nella fase di inserimento scolastico dei bambini-

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