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Regione, Vaccini: sospensione totale  fluad

La Regione Lazio ha dato disposizione a tutte le Aziende sanitarie locali di sospendere, in via precauzionale ed in attesa delle comunicazioni ufficiali dell’Aifa, la distribuzione e la somministrazione del vaccino Fluad in giacenza a prescindere...

La Regione Lazio ha dato disposizione a tutte le Aziende sanitarie locali di sospendere, in via precauzionale ed in attesa delle comunicazioni ufficiali dell’Aifa, la distribuzione e la somministrazione del vaccino Fluad in giacenza a prescindere dai lotti segnalati.

Le dosi dei lotti sospetti sono complessivamente 57mila su un totale di farmaci ordinati pari a 947mila dosi.

La campagna è già a due terzi dell’obiettivo stabilito. La Regione Lazio che ha un elevato livello di copertura grazie anche all’impegno dei Medici di medicina generale, nel sottolineare l’assoluta importanza e utilità del piano antinfluenzale in atto, conferma che il Fluad rappresenta solo una minima parte del totale dei vaccini utilizzati.

Si sta comunque procedendo nel lavoro di verifica con il servizio di farmacovigilanza. Da segnalare che la vicenda del vaccino ha risentito di grossi limiti di comunicazione istituzionale dell’Aifa verso le Regioni poichè ad oggi il Lazio non ha ricevuto segnalazioni ufficiali da parte dell’Agenzia del farmaco”. Lo afferma in una nota la Regione Lazio.

LAZIO SERVICE: REGIONE LAZIO, ‘SOSPENSIONE CAUTELARE NON DISCIPLINARE PER TRE DIRIGENTI’

In data odierna la Società Lazio Service, in seguito agli sviluppi dell’indagine che vede coinvolti alcuni dei suoi Dirigenti, ha deciso di disporre per Giuseppe Tota, Tonino D’Annibale e Claudia Ariano,rispettivamente Dirigente Area Affari Legali, Dirigente Area Amministrazione e Dirigente Area Innovazione Sviluppo, la sospensione cautelare non disciplinare con conseguente esonero dall’attività lavorativa per i soggetti indicati”. Lo afferma in una nota la Regione Lazio.

LAVORO; ZINGARETTI, NEL 3^ TRIMESTRE 2014 IL 69,7% DEI NUOVI OCCUPATI DEL PAESE VIENE DAL LAZIO +85MILA UNITA’ SUL NOSTRO TERRITORIO, 122MILA IN TUTTA ITALIA

I dati dell’Istat del terzo trimestre (luglio-settembre) del 2014 indicano un aumento del numero degli occupati nel Lazio, circa 85mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il Lazio ha dato un contributo fondamentale alla crescita dell’occupazione italiana: il 69,7% dei lavoratori in più in Italia (122mila) si trova infatti nel Lazio. Il tasso di occupazione ha raggiunto il 58%, in forte aumento rispetto al 56,2% del terzo trimestre del 2013.

Ad annunciare i dati sul mercato del lavoro nel Lazio è il presidente della Regione, Nicola Zingaretti che aggiunge: “Dopo la relazione positiva della Corte dei Conti, questi dati ci danno ulteriore coraggio e ci confermano i segnali di ripresa che l’economia del nostro territorio sta registrando dopo anni di forte contrazione del mercato del lavoro. Gli investimenti che abbiamo scelto di fare stanno andando nella corretta direzione, la strategia dunque è quella più giusta: rilanciare il Lazio con politiche attive per il lavoro che favoriscono l’occupazione e che nel contempo offrono servizi e assistenza a chi, meno fortunato, il lavoro lo ha perso. Immettere liquidità per fare impresa e creare nuovi posti di lavoro, senza dimenticare di rinforzare la rete del welfare in attesa che la ripresa economica sia ancora più tangibile. Ancora molto c’è da fare, ma questi dati rappresentano una ulteriore testimonianza che la strada imboccata è quella giusta per aiutare e sostenere i cittadini.

SANITA’, SIMEONE (FI): CAPOROSSI FOLGORATO SULLA VIA DI DAMASCO MODIFICA L’ATTO AZIENDALE MA RESTANO TANTI I NODI DA SCIOGLIERE”

“Il direttore generale della Asl di Latina deve essere stato folgorato sulla via di Damasco. Il piano che sino a qualche ora fa era immodificabile e blindato è diventato ora oggetto di apertura e integrazioni. Prima tra tutte quella che riguarda la decisione di non dividere la Cardiologia dall’Emodinamica al Santa Maria Goretti di Latina e di lasciare immutata la struttura di Cardiologia al Dono Svizzero di Formia arrivando ad estendere h24 il servizio di emodinamica.

Il tutto a dimostrazione che le eccezioni che abbiamo sollevato, evidenziando che le decisioni assunte avrebbero distrutto una eccellenza come la rete pontina per l’infarto, erano tutt’altro che infondate. Lo dimostra la decisione di ripristinare h24 il Pronto Soccorso di Fondi che, come abbiamo più volte segnalato, non poteva essere ridotto ad un punto di primo intervento. Nonché la scelta di potenziare di posti letto per neonatologia a Fondi e a Formia e l’estensione h24 del Pronto soccorso di Terracina. Nel documento sono stati inseriti anche i progetti di ampliamento del Goretti di Latina, così come indicato nel piano regolatore del Comune di Latina, e la realizzazione del policlinico del Golfo per il centro sud. Tutti progetti entusiasmanti che se diventassero realtà troverebbero tutti concordi. Peccato che siano stati inseriti in quello che resta un libro dei sogni dove, ad oggi, non ci sono coperture economiche né tantomeno la possibilità di implementare la pianta organica. Resta poi aperto il problema dei principi che sono alla base dell’atto aziendale. Ribadisco che sulla realizzazione del Dea di II livello a Latina siamo tutti, pienamente, concordi, come ho sottolineato nel corso della seduta straordinaria della commissione sanità del Comune di Formia che si è svolta nei locali dell’ospedale Dono Svizzero. Il nodo, per noi infatti, non sta nel singolo dipartimento o reparto. La battaglia che stiamo portando avanti nasce dall’esigenza di tutelare l’intera offerta sanitaria sul territorio pontino e non un suo aspetto. La battaglia, su cui non intendiamo fare alcun passo indietro, contesta il metodo utilizzato nella redazione dell’atto perché impoverisce e non migliora i servizi né sul piano della qualità né tantomeno su quello della quantità. La centralizzazione dei servizi sul Goretti di Latina, ed il relativo impoverimento dei servizi negli altri ospedali, non è un modello attuabile. Perché si ingolfa un ospedale che ha già grandi difficoltà a far fronte all’attuale flusso di utenze. Perché le distanze che Caporossi ha misurato in chilometri, in una provincia come la nostra, devono essere misurate sui tempi di percorrenza che sono lunghissimi a causa di una viabilità antiquata e della carenza di infrastrutture. E l'unico risultato è impoverire i servizi, tra cui molte eccellenze, oggi erogati nella nostra provincia. Tutte le modifiche “recepite” se non c’è la copertura economica rischiano di avere lo stesso valore della carta straccia. La stessa realizzazione del Dea di I e II livello, che per essere tali devono rispettare una serie precisa di caratteristiche strutturali ed organizzative, tarderanno ad arrivare nonostante la buona volontà, perchè i limiti da superare sono tantissimi. La decisione di realizzare una casa della salute a Fondi dimostra, nei fatti, che l’impoverimento a cui è stato sottoposto il San Giovanni di Dio non è altro se non un modo gentile di accompagnarlo verso la dismissione e riconversione. Non vogliamo essere le Cassandre della sanità pontina ma ogni giorno saremo tra i cittadini per vedere se le date indicate saranno rispettate, se i Dea di I e II livello saranno realizzati, se le modifiche apportate saranno fonte di miglioramento o meno. Oggi restiamo fermi sulla nostra posizione e continuiamo a ribadire che questo atto non ci piace, che si tratta solo di fumo e che l'unico modo per non privare i cittadini di servizi efficienti è mantenere lo stato attuale senza apportare modifiche sostanziali che peggiorano anzichè migliorare l'offerta sanitaria”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

GIUDIZIO POSITIVO DELLA CORTE DEI CONTI SUL LAZIO, LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE COMMISSIONE BILANCIO BUSCHINI

Sui conti del Governo Zingaretti c’è stato il riconoscimento di attendibilità con l’attestazione resa dal giudizio di parifica senza rilievi da parte della Corte dei Conti sul rendiconto 2013, anno del nostro insediamento in cui riuscimmo ad approvare un bilancio drammatico ereditato. Un giudizio che attesta i passi in avanti effettuati dal Lazio e che certifica l’inversione di rotta nella gestione delle risorse pubbliche intrapresa con il governo Zingaretti. Da Presidente della Commissione Bilancio, sono orgoglioso di aver contribuito in una grande azione di governo alla quale la magistratura contabile ha fornito un definitivo giudizio positivo”.

Lo dichiara attraverso una nota il consigliere regionale democratico Mauro Buschini a margine del giudizio di parifica senza rilievi della Corte dei Conti rispetto al 2013.

“La Corte – ha continuato Buschini – ci consolida a 9,3 miliardi lo stock complessivo del debito mentre noi siamo partiti da 12,3 miliardi: stiamo facendo passi avanti mettendo finalmente le cose in ordine. C’è ancora molto lavoro da fare, ma questi risultati positivi dimostrano ancor di più che la strada intrapresa dalla nostra amministrazione è quello giusta. Il mio grazie va al Presidente Zingaretti, all’assessore al Bilancio Alessandra Sartore e a tutti quelli che lavorano ogni giorno per rendere il Lazio una Regione migliore”.

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