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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Regione, Zingaretti, da Buzzi solo fango, vogliono colpire nostro buon governo:siamo alla delazione per sentito dire

Che poi alcune volte sò veri e alcune volte non sò veri. Così, parlando degli episodi che mi vedrebbero coinvolto, il signor Buzzi termina il racconto sulle sue tante teorie su di me davanti ai magistrati. Precisiamo: fatti in cui lui non è...

Che poi alcune volte sò veri e alcune volte non sò veri. Così, parlando degli episodi che mi vedrebbero coinvolto, il signor Buzzi termina il racconto sulle sue tante teorie su di me davanti ai magistrati. Precisiamo: fatti in cui lui non è coinvolto direttamente ma che gli vengono raccontati da terze persone. Insomma lui stesso ammette che si potrebbe trattare di cialtronerie, di chiacchiericcio, di falsità. Siamo alla delazione per sentito dire.

Fino ad oggi ho preferito parlare il minimo possibile, confido e sono certo che i magistrati sapranno fare luce su queste dichiarazioni calunniose per cui ho già querelato Buzzi. Oggi però, ho deciso che avrei dovuto rispondere, reagire al fango che mi è stato gettato addosso in questi giorni da un pregiudicato in regime di custodia cautelare per accuse gravissime. E lo faccio, non solo ribadendo la falsità delle dichiarazioni di un uomo con le spalle al muro che ha messo in atto una strategia difensiva e personale per scagionarsi dalle accuse di mafia dichiarandosi vittima di un sistema, ma anche per chiarire tutti quegli aspetti che dalle dichiarazioni di Buzzi appaiono confusi e imprecisi.

Ma andiamo per ordine. Il signor Buzzi riferisce di aver sentito di “operazioni poco trasparenti” per l’acquisto del Palazzo della Provincia che riguarderebbero me ed altre persone. Da quanto emerge dai verbali Buzzi avrebbe parlato anche di una “gara bandita dalla Provincia per l’acquisto della nuova sede” e di “un pre-contratto di acquisto”. Buzzi dice il falso. La Provincia di Roma non comprò nessun palazzo prima che venisse costruito. Compito della mia amministrazione, insediatasi nel maggio 2008, fu quella di portare a termine una operazione avviata nel 2005 dalla precedente amministrazione. Confermo di non aver mai ricevuto nessun tipo di beneficio personale, materiale, economico o politico, visto le polemiche che ha suscitato, da quella scelta.

Per quanto riguarda gli accordi spartitici su alcuni appalti regionali con le opposizioni, di cui mi accusa Buzzi, anche in questo caso voglio chiarire che si tratta solo di falsità. Non esistono e non sono mai esistite spartizioni di nessun tipo. Non lo dico io ma lo dicono i fatti: in due anni e mezzo di presidenza della Regione con oltre 4 miliardi di bandi assegnati, le cooperative legate a Mafia capitale non hanno preso un centesimo. Non appena abbiamo avuto percezione di una possibile infiltrazione nel bando Cup, lo abbiamo immediatamente sospeso e ripresentato in collaborazione con l’Anac di Raffaele Cantone. Va ricordato che se non avessimo bandito questa gara sarebbe continuato lo scandalo di un servizio da decenni in proroga sui cui c’è una inchiesta della Corte dei Conti.

Inoltre Buzzi fa riferimento ad una mia richiesta di assunzione di un fantomatico cognato presso Pino Cinquanta del Cns. Falso anche questo. Intanto vorrei precisare che non ho alcun cognato. So che Pino Cinquanta è un dirigente delle cooperative, non ho mai avuto con lui alcun tipo di frequentazione se non al massimo in occasioni pubbliche o convegni ma escludo di avergli mai proposto nomi per assunzioni di chicchessia.

Ho deciso di scrivere queste righe perché non posso più accettare di essere vittima della macchina del fango messa in moto da Buzzi. Non posso più accettare menzogne e bugie che tentano di delegittimarmi pubblicamente. Ne va del mio nome, della mia onorabilità e soprattutto dell’enorme lavoro di pulizia, trasparenza e buon governo che in meno di tre anni siamo riusciti a realizzare alla Regione Lazio. E che forse dà fastidio a molti. Lo scrive sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

SANITA’, SIMEONE (FI): “PRIVERNO, IL SERVIZIO DIALISI E’ SALVO. RAPIDA RISPOSTA DA PARTE DEL DIRETTORE GENERALE DELLA ASL ALLA NOSTRA RICHIESTA”

“Il servizio di dialisi dell’ospedale di Priverno resterà operativo. Grazie all’interessamento e all’impegno congiunto con il consigliere comunale di Priverno, Fabio Martellucci, oggi i cittadini possono tirare un sospiro di sollievo. E’ arrivata ieri la comunicazione da parte del direttore generale della Asl di Latina che, rispondendo ad una nostra nota del 25 giugno, ci comunicava che dal 1 agosto è in servizio presso l’ospedale di Terracina e Priverno un medico specializzato che garantirà la continuità qualitativa e quantitativa delle prestazioni. Circa un mese fa, infatti, siamo intervenuti nel merito, in accordo e su sollecitazione del consigliere comunale di Priverno, Fabio Martellucci, che si era attivato a seguito della notizia che il primario di nefrologia dell’ospedale di Terracina era prossimo alla pensione e che non si era ancora provveduto a procedere con le necessarie pratiche per la sua sostituzione. Il consigliere Martellucci, facendosi portavoce dei timori dei cittadini e dei pazienti, si era immediatamente reso operativo chiedendomi, in qualità di consigliere regionale, di intervenire per avere chiarimenti sulla situazione. Nella nota inviata al direttore generale della Asl di Latina, Caporossi, avevamo sottolineato quindi come la mancata e rapida sostituzione del primario avrebbe comportato una riduzione dei medici, che sarebbero passati da quattro a tre, per effettuare la dialisi innescando un effetto domino sul servizio erogato nella struttura di Priverno che dipende proprio dall’ospedale Fiorini. La dialisi, infatti, è una terapia che può essere somministrata solo in presenza di un medico. Riducendo il personale sarebbe stata penalizzata l’efficienza e la piena copertura del servizio. Oggi possiamo dirci soddisfatti di questa notizia che offre ossigeno ai cittadini e ai pazienti che non saranno costretti a trasferirsi da Priverno a Terracina per ricevere cure adeguate. Dobbiamo dare atto al direttore generale della Asl di Latina di essere intervenuto con rapidità a risolvere quella che poteva diventare una nuova emergenza per la sanità nella provincia di Latina. Si tratta di un segnale importante soprattutto quando le risorse sono poche e riuscire a dare adeguata copertura a tutti i servizi non è semplice. Un primo passo, piccolo certo, a fronte dei tantissimi buchi che l’assistenza sanitaria presenta nella provincia di Latina ma comunque un tassello in più che dimostra come quando c’è collaborazione e confronto si possa arrivare a risultati che hanno quale unico scopo quello di migliorare i servizi e di non gravare sulle spalle dei cittadini che, come in questo caso, sono già costretti ad affrontare una malattia complessa e debilitante. Questo risultato è la dimostrazione che la collaborazione politica ed istituzionale congiunta all’intervento dei vertici della Asl possono portare a risultati importanti”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

MOZIONE DI BUSCHINI PER I PRECARI DELLA GIUSTIZIA

A seguito di una mia mozione presentata in consiglio regionale e sottoscritta dal collega Favara, grazie all'impegno degli assessorati regionali al lavoro e al bilancio, proseguirà il progetto di impiego di 430 tirocinanti negli uffici giudiziari del Lazio attraverso l'attivazione di una nuova convenzione. Si è arrivati a questo risultato positivo grazie anche agli interventi di diversi consiglieri e di un gruppo di lavoro del PD in Consiglio Regionale.

Saranno stanziati 500mila euro necessari per coprire i salari degli ultimi mesi dell'anno corrente, ma la Regione, che crede nell'utilità di questo progetto teso a migliorare la funzionalità dei nostri uffici giudiziari, conta di sedersi al tavolo con le parti sindacali per la stipula di una nuova convenzione anche per il futuro. Il risultato ottenuto è importante per i 430 lavoratori, molti dalla Provincia di Frosinone, che da mesi attendevano una risposta dalle istituzioni arrivata grazie all'amministrazione regionale del Presidente Zingaretti".

Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio Mauro Buschini.

"I tirocinanti - spiega Buschini - nel corso del loro tirocinio avevano di fatto affiancato i funzionari del tribunale e sono stati inseriti, dunque, nel ciclo lavorativo contribuendo al corretto funzionamento degli uffici giudiziari. Oltre a fornire una risposta concreta alle centinaia di famiglie, la Regione vuole salvaguardare una esperienza che si è dimostrata formativa per le unità lavorative oltre che utile e di supporto ai tribunali del territorio".

“Che poi alcune volte sò veri e alcune volte non sò veri”. Così, parlando degli episodi che mi vedrebbero coinvolto, il signor Buzzi termina il racconto sulle sue tante teorie su di me davanti ai magistrati. Precisiamo: fatti in cui lui non è coinvolto direttamente ma che gli vengono raccontati da terze persone. Insomma lui stesso ammette che si potrebbe trattare di cialtronerie, di chiacchiericcio, di falsità. Siamo alla delazione per sentito dire.

Fino ad oggi ho preferito parlare il minimo possibile, confido e sono certo che i magistrati sapranno fare luce su queste dichiarazioni calunniose per cui ho già querelato Buzzi. Oggi però, ho deciso che avrei dovuto rispondere, reagire al fango che mi è stato gettato addosso in questi giorni da un pregiudicato in regime di custodia cautelare per accuse gravissime. E lo faccio, non solo ribadendo la falsità delle dichiarazioni di un uomo con le spalle al muro che ha messo in atto una strategia difensiva e personale per scagionarsi dalle accuse di mafia dichiarandosi vittima di un sistema, ma anche per chiarire tutti quegli aspetti che dalle dichiarazioni di Buzzi appaiono confusi e imprecisi.

Ma andiamo per ordine. Il signor Buzzi riferisce di aver sentito di “operazioni poco trasparenti” per l’acquisto del Palazzo della Provincia che riguarderebbero me ed altre persone. Da quanto emerge dai verbali Buzzi avrebbe parlato anche di una “gara bandita dalla Provincia per l’acquisto della nuova sede” e di “un pre-contratto di acquisto”. Buzzi dice il falso. La Provincia di Roma non comprò nessun palazzo prima che venisse costruito. Compito della mia amministrazione, insediatasi nel maggio 2008, fu quella di portare a termine una operazione avviata nel 2005 dalla precedente amministrazione. Confermo di non aver mai ricevuto nessun tipo di beneficio personale, materiale, economico o politico, visto le polemiche che ha suscitato, da quella scelta.

Per quanto riguarda gli accordi spartitici su alcuni appalti regionali con le opposizioni, di cui mi accusa Buzzi, anche in questo caso voglio chiarire che si tratta solo di falsità. Non esistono e non sono mai esistite spartizioni di nessun tipo. Non lo dico io ma lo dicono i fatti: in due anni e mezzo di presidenza della Regione con oltre 4 miliardi di bandi assegnati, le cooperative legate a Mafia capitale non hanno preso un centesimo. Non appena abbiamo avuto percezione di una possibile infiltrazione nel bando Cup, lo abbiamo immediatamente sospeso e ripresentato in collaborazione con l’Anac di Raffaele Cantone. Va ricordato che se non avessimo bandito questa gara sarebbe continuato lo scandalo di un servizio da decenni in proroga sui cui c’è una inchiesta della Corte dei Conti.

Inoltre Buzzi fa riferimento ad una mia richiesta di assunzione di un fantomatico cognato presso Pino Cinquanta del Cns. Falso anche questo. Intanto vorrei precisare che non ho alcun cognato. So che Pino Cinquanta è un dirigente delle cooperative, non ho mai avuto con lui alcun tipo di frequentazione se non al massimo in occasioni pubbliche o convegni ma escludo di avergli mai proposto nomi per assunzioni di chicchessia.

Ho deciso di scrivere queste righe perché non posso più accettare di essere vittima della macchina del fango messa in moto da Buzzi. Non posso più accettare menzogne e bugie che tentano di delegittimarmi pubblicamente. Ne va del mio nome, della mia onorabilità e soprattutto dell’enorme lavoro di pulizia, trasparenza e buon governo che in meno di tre anni siamo riusciti a realizzare alla Regione Lazio. E che forse dà fastidio a molti. Lo scrive sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

SANITA’, SIMEONE (FI): “PRIVERNO, IL SERVIZIO DIALISI E’ SALVO. RAPIDA RISPOSTA DA PARTE DEL DIRETTORE GENERALE DELLA ASL ALLA NOSTRA RICHIESTA” “Il servizio di dialisi dell’ospedale di Priverno resterà operativo. Grazie all’interessamento e all’impegno congiunto con il consigliere comunale di Priverno, Fabio Martellucci, oggi i cittadini possono tirare un sospiro di sollievo. E’ arrivata ieri la comunicazione da parte del direttore generale della Asl di Latina che, rispondendo ad una nostra nota del 25 giugno, ci comunicava che dal 1 agosto è in servizio presso l’ospedale di Terracina e Priverno un medico specializzato che garantirà la continuità qualitativa e quantitativa delle prestazioni. Circa un mese fa, infatti, siamo intervenuti nel merito, in accordo e su sollecitazione del consigliere comunale di Priverno, Fabio Martellucci, che si era attivato a seguito della notizia che il primario di nefrologia dell’ospedale di Terracina era prossimo alla pensione e che non si era ancora provveduto a procedere con le necessarie pratiche per la sua sostituzione. Il consigliere Martellucci, facendosi portavoce dei timori dei cittadini e dei pazienti, si era immediatamente reso operativo chiedendomi, in qualità di consigliere regionale, di intervenire per avere chiarimenti sulla situazione. Nella nota inviata al direttore generale della Asl di Latina, Caporossi, avevamo sottolineato quindi come la mancata e rapida sostituzione del primario avrebbe comportato una riduzione dei medici, che sarebbero passati da quattro a tre, per effettuare la dialisi innescando un effetto domino sul servizio erogato nella struttura di Priverno che dipende proprio dall’ospedale Fiorini. La dialisi, infatti, è una terapia che può essere somministrata solo in presenza di un medico. Riducendo il personale sarebbe stata penalizzata l’efficienza e la piena copertura del servizio. Oggi possiamo dirci soddisfatti di questa notizia che offre ossigeno ai cittadini e ai pazienti che non saranno costretti a trasferirsi da Priverno a Terracina per ricevere cure adeguate. Dobbiamo dare atto al direttore generale della Asl di Latina di essere intervenuto con rapidità a risolvere quella che poteva diventare una nuova emergenza per la sanità nella provincia di Latina. Si tratta di un segnale importante soprattutto quando le risorse sono poche e riuscire a dare adeguata copertura a tutti i servizi non è semplice. Un primo passo, piccolo certo, a fronte dei tantissimi buchi che l’assistenza sanitaria presenta nella provincia di Latina ma comunque un tassello in più che dimostra come quando c’è collaborazione e confronto si possa arrivare a risultati che hanno quale unico scopo quello di migliorare i servizi e di non gravare sulle spalle dei cittadini che, come in questo caso, sono già costretti ad affrontare una malattia complessa e debilitante. Questo risultato è la dimostrazione che la collaborazione politica ed istituzionale congiunta all’intervento dei vertici della Asl possono portare a risultati importanti”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

MOZIONE DI BUSCHINI PER I PRECARI DELLA GIUSTIZIA

A seguito di una mia mozione presentata in consiglio regionale e sottoscritta dal collega Favara, grazie all'impegno degli assessorati regionali al lavoro e al bilancio, proseguirà il progetto di impiego di 430 tirocinanti negli uffici giudiziari del Lazio attraverso l'attivazione di una nuova convenzione. Si è arrivati a questo risultato positivo grazie anche agli interventi di diversi consiglieri e di un gruppo di lavoro del PD in Consiglio Regionale.

Saranno stanziati 500mila euro necessari per coprire i salari degli ultimi mesi dell'anno corrente, ma la Regione, che crede nell'utilità di questo progetto teso a migliorare la funzionalità dei nostri uffici giudiziari, conta di sedersi al tavolo con le parti sindacali per la stipula di una nuova convenzione anche per il futuro. Il risultato ottenuto è importante per i 430 lavoratori, molti dalla Provincia di Frosinone, che da mesi attendevano una risposta dalle istituzioni arrivata grazie all'amministrazione regionale del Presidente Zingaretti".

Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio Mauro Buschini.

"I tirocinanti - spiega Buschini - nel corso del loro tirocinio avevano di fatto affiancato i funzionari del tribunale e sono stati inseriti, dunque, nel ciclo lavorativo contribuendo al corretto funzionamento degli uffici giudiziari. Oltre a fornire una risposta concreta alle centinaia di famiglie, la Regione vuole salvaguardare una esperienza che si è dimostrata formativa per le unità lavorative oltre che utile e di supporto ai tribunali del territorio".

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