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Roma,   dal Microcredito una scossa al sociale  e alle piccole imprese

Presso la suntuosa Sala Palasciano, nella Sede nazionale della Croce Rossa Italiana, si è tenuto un interessante Seminario, promosso dall'Associazione Culturale "La Scuola di Atene", sull'attuale e strategico tema del Microcredito in Italia.

Presso la suntuosa Sala Palasciano, nella Sede nazionale della Croce Rossa Italiana, si è tenuto un interessante Seminario, promosso dall'Associazione Culturale "La Scuola di Atene", sull'attuale e strategico tema del Microcredito in Italia.

Ha sapientemente moderato i lavori del Convegno la Dr.ssa Laura Santocchi, Capo Servizio di Gabinetto del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, la quale, dopo essersi dichiarata fortemente promotrice dell'iniziativa, ha ricordato come la "Mission" della "Scuola di Atene" consista essenzialmente nel far colloquiare l'attività pubblica con il settore privato, facendo in modo che le due realtà possano interfacciarsi, collaborare ed interagire tra loro in modo sinergico e costruttivo.

Ha quindi preso la parola il Dr. Giovanni Cossiga, Presidente dell'Associazione Culturale "La Scuola di Atene" il quale, nel sottolineare che nel nostro Paese il 10% delle famiglie possiede il 50 % del patrimonio nazionale, ha evidenziato l'impellente necessità di eliminare progressivamente questa forte discriminazione: lo strumento del Microcredito, in questa pesante fase di recessione, consente di fornire una speranza per i ceti meno abbienti e di poter trovare una prima soluzione, ancorché parziale, tenuto conto del fatto che la crisi economica tende ad accentuare il divario allargando la base dei redditi più bassi.

L'intervento dell'On.le Mario Baccini, Presidente dell'Ente Nazionale per il Microcredito, Organismo dotato di personalità di diritto pubblico, ha illustrato le finalità dell' Istituto consistenti essenzialmente nella promozione della conoscenza del Microcredito come strumento di aiuto per lo sradicamento della povertà, nell'incentivare la costituzione di microimprese in campo nazionale ed internazionale, nonché nell'agevolare l'esecuzione tecnica dei progetti di cooperazione a favore dei Paesi in via di sviluppo.

Particolarmente interessanti sono stati i dati di monitoraggio dell'attività dell'Ente forniti dall'oratore e certificati dal Ministero del Lavoro. Dal loro esame è emerso che nel triennio 2011-2013 gli interventi di Microcredito sono stati complessivamente 22.600: di questi, il 63% ha riguardato la concessione di credito con finalità socio-assistenziali ed il restante 37% è servito per accordare finanziamenti alle micro e piccole imprese.

Sempre nel predetto arco temporale 2011-2013 sono stati erogati 223 milioni di euro e sono stati creati 22.841 nuovi posti di lavoro: il finanziamento medio per ciascun beneficiario è stato dell'ordine di 18.000 euro.

Rispetto al piccolo prestito erogato dal sistema bancario, i cui costi risultano maggiori, il Microcredito si avvale dell'apporto del Fondo Centrale di Garanzia di circa 40 milioni di euro per supportare le fasce più deboli rappresentate dai giovani e dalle donne.

Il Direttore Generale della Banca di Credito Cooperativo, Dr. Mauro Pastore, ha evidenziato il forte legame dell'Istituto cooperativo al territorio laziale con i suoi 180 punti operativi e con la massima attenzione al sociale: con un bacino di utenza di 300.000 clienti la Banca ha effettuato impieghi medi dell'ordine di 45.000 euro in favore di famiglie e PMI. La collaborazione con l'Ente Nazionale per il Microcredito ha consentito lo sviluppo di progetti in grado di offrire supporti imprenditoriali anche dal lato della formazione aziendale, soprattutto privilegiando le fasce femminili: tali finalità sono state rese possibili in quanto parte degli utili realizzati è stata destinata a favorire attività socialmente utili alla collettività dei territori.

L'Avv. Carlo Sinatra, esperto giuridico in materia finanziaria e di finanziamento delle Start-up ha fatto presente che le agevolazioni sotto forma di "bonus fiscali" , la moralizzazione finanziaria, specifiche regole di codificazione "ad hoc" e un'accentuata funzione sociale, potrebbero costituire leve fondamentali capaci di creare un effetto propulsivo ed incentivante della figura e dell'istituto del Microcredito.

A conclusione dei lavori la Dr.ssa Laura Santocchi ha auspicato la necessità di veicolare meglio l'informazione di questo importante strumento redistributivo di risorse, stante la carenza un'adeguata e mirata comunicazione mediatica.

Giorgio De Rossi

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