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Roma- Laurentina, Celli: lavori messa in sicurezza ripresi dall’8 luglio

Con riferimento all’art. del Corriere della Sera del 22 luglio, voglio precisare che i lavori per la messa in sicurezza della S.P. Laurentina, dopo 2 anni di stop e rallentamenti vari, sono ripresi in data 8 luglio 2015, su sollecitazione della...

Con riferimento all’art. del Corriere della Sera del 22 luglio, voglio precisare che i lavori per la messa in sicurezza della S.P. Laurentina, dopo 2 anni di stop e rallentamenti vari, sono ripresi in data 8 luglio 2015, su sollecitazione della Città Metropolitana ed a seguito di diverse riunioni tra la sottoscritta, i comitati dei cittadini, e i dirigenti del Dipartimento Viabilità”, lo ha dichiarato Svetlana Celli, delegata alla Viabilità e Trasporti della Città Metropolitana di Roma Capitale

“Proprio oggi ho incontrato i rappresentanti del comitato ‘Cinque Colline Laurentina’, che mi hanno consegnato i loro rilievi e proposte. Abbiamo inoltre deciso di convocare un tavolo, che vorremmo tenere a metà settembre, al quale invitare i rappresentanti di Città Metropolitana, Ardis, Municipio X e comitati dei cittadini, oltre alla ditta realizzatrice dei lavori, al fine di fare un punto sull’avanzamento dei lavori, verificare il rispetto del cronoprogramma e discutere le proposte dei comitati, coinvolgendo al massimo i cittadini che vivono in prima persona il disagio”.

“Le battute d’arresto dei lavori hanno destato la giusta preoccupazione di residenti e comitati che da anni attendono la messa in sicurezza di una strada teatro di troppi incidenti. Stiamo lavorando con il massimo rigore per garantire il completamento degli interventi, a tutela dei cittadini e dei mezzi in transito”.

SPORT, CELLI (CIVICA): “E’ RISORSA DA VALORIZZARE”

“La Giunta ha approvato il nuovo Regolamento per gli impianti sportivi comunali, modificando quello del 2002, ormai inadeguato - soprattutto nella procedura inerente i bandi pubblici – rispetto alla normativa prevista nel Codice degli Appalti. Da troppo tempo si rendeva necessario regolamentare e rendere più chiare le aspettative di sport, emerse nel frattempo dalla società civile, con una nuova classificazione degli impianti sportivi e l’individuazione di interventi sociali sul territorio”, lo ha dichiarato Svetlana Celli , presidente della Commissione Sport di Roma Capitale.

“Il testo del Regolamento, che aspettiamo in Commissione Sport per una attenta analisi, sarà sicuramente coerente con l’idea di sport come risorsa e servizio alla collettività che interessa oltre 500.000 utenti tra impianti comunali e municipali (160 circa) e 7.000 unità in termini di occupazione (tecnici, operatori, amministrativi). Un movimento che è stato negli anni supportato da numerose associazioni e gestori di impianti. Ma si rende necessaria una rivalutazione di tutto il movimento riferito all’impiantistica pubblica, per rimuovere, da una parte, chi ha approfittato di un certo disordine amministrativo dei precedenti anni e, dall’altra, supportare coloro che con fatica ed impegno hanno reso tutto ciò fruibile ai cittadini, migliorando l’impiantistica ed elevando la qualità del servizio: la cosiddetta economia sana”.

“Sarà cura della Commissione Sport – continua - insieme all’Assessore Masini, approfondire i termini proposti dalla Giunta ed eventualmente integrarli con gli elementi caratteristici del settore, al fine di dare al Regolamento una forma congrua alla specifica realtà dello sport e non lasciarlo solo un strumento legale-amministrativo”.

“In tal senso, la Commissione inizierà immediatamente incontri con tutte le realtà operanti nel settore che vogliano dare il loro apporto a questo importante lavoro. Contemporaneamente, ci confronteremo con le strutture capitoline che hanno proposto l’eliminazione del Dipartimento Sport, declassandolo ad una semplice Direzione del settore Scuola. E’ stata una conquista delle Giunte di Sinistra quello di dare finalmente una identità allo sport di Roma comprendendo che lo sport è una risorsa ed una opportunità irrinunciabile, una esigenza primaria della qualità della vita, oltre che di prevenzione sociale e sanitaria. A tal fine la Struttura Capitolina si deve organizzare e al fine di alzare il livello del servizio e non certo arretrandolo”.

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