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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Roma, Monica Gregori passa dal PD al partito di Fassina e Civati

Monica Gregori è andata via dal Partito Democratico insieme a Stefano Fassina. Ne ha spiegato le motivazioni oggi nel corso di un'intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del...

Monica Gregori è andata via dal Partito Democratico insieme a Stefano Fassina. Ne ha spiegato le motivazioni oggi nel corso di un'intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Uscendo dal Partito Democratico Monica Gregori si è tolta un peso: "Si lascia un pezzo di vita, un partito in cui non solo ho militato, ma che ho contribuito a fondare e che oggi ha disatteso sogni e speranze di tanti cittadini e di tanti elettori. Il Partito Democratico non ha mai raggiunto quello che era l'obiettivo prefissato nel 2007 e poi con l'avvento di Renzi la situazione è degenerata. Si è voluto mettere un uomo solo al comando, una persona che non ascolta i cittadini e non dà retta a nessuno, andando avanti in modo autoritario e dittatoriale, tanto è vero che le riforme che si stanno attuando tutto sono meno che di sinistra. Il Partito Democratico ha preso una strada di destra, basta vedere quanto accaduto con il jobs act, ha ridotto le tutele dei più deboli e lo abbiamo visto anche con l'atteggiamento avuto col ddl scuola".

Sul caso del pd a Roma: "L'idea di mettere un commissario è sbagliata. Ovviamente rispetto Orfini, cui esprimo la mia solidarietà, ma lui è anche un capocorrente ed un capocorrente non è una figura idonea per una situazione così delicata. Il Partito Democratico non dovrebbe chiudere i circoli, ma aprirne altri. Non si possono escludere cittadini, militanti o iscritti che sono persone pulite. Per quanto riguarda la questione romana, Renzi è in enorme difficoltà. Non dimentichiamo che il Partito Democratico scaricò Marino ancor prima di mafia capitale. Dopo l'esplosione dello scandalo, poi, ha fatto invece quadrato attorno al sindaco. Il tema è un altro: Ignazio Marino in sei mesi non ha amministrato, è stato travolto da questa situazione ma Roma ha bisogno di una amministrazione forte, è la Capitale d'Italia, deve organizzare un Giubileo e ora pretende addirittura di organizzare le Olimpiadi. Come, visto che l'amministrazione non funziona?".

Sul futuro della sinistra in Italia: "La nostra nuova sinistra deve ripartire dai territori, da quei territori che il pd ha abbandonato, da quegli uomini che il pd ha lasciato soli. Unire le associazioni, i porti intermedi, che un partito di sinistra ha sempre il dovere di ascoltare. Intendiamo ripartire da lì con delle proposte e un programma che vada chiaramente verso un messaggio di sinistra, quella sinistra che si riconosce in un popolo che non ce la fa ad arrivare alla terza settimana del mese, pensando a quei temi sociali per i quali il governo non sta facendo nulla. Il Partito Democratico ha disatteso le promesse e tradito quello che era il programma".

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