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Roma, Sveva Belviso lascia NCD e fonda l'Altra Destra

"Lascio l'incarico di capogruppo Ncd a Roma Capitale, la possibilità di incarichi nel partito a livello nazionale, che mi erano stati offerti, lascio Ncd". Lo ha annunciato Sveva Belviso,ex vicesindaco di Roma nella giunta Alemanno dal 2011 al...

"Lascio l'incarico di capogruppo Ncd a Roma Capitale, la possibilità di incarichi nel partito a livello nazionale, che mi erano stati offerti, lascio Ncd". Lo ha annunciato Sveva Belviso,ex vicesindaco di Roma nella giunta Alemanno dal 2011 al 2013, in una



conferenza stampa all'hotel Nazionale a piazza Montecitorio - "Oggi comincia un'altra storia, oggi nasce 'Altra Destra'. Un partito, a livello nazionale, che nasce per dar voce a milioni di cittadini traditi dalla destra tradizionale, una destra che crede di esistere e già non esiste più".
"Noi vogliamo fare una rivoluzione della normalità, tante migliaia di persone comuni per bene, che scendono in campo per dare il loro meglio e provare a dare una mano a questo Paese", ha precisato Belviso, dando appuntamento al 18 ottobre per il primo evento pubblico di "Altra Destra", ricordando poi che in Assemblea capitolina andrà a far parte del gruppo misto. Sulla questione dell'area metropolitana Belviso ha precisato che "anche se non è ben chiara la motivazione del voto e se ne poteva fare a meno voterò un giovane meritevole, a prescindere dal suo colore politico". Il nuovo partito sarà "nazionale, e il primo appuntamento elettorale sarà appunto quello delle elezioni nazionali. Le prepareremo con entusiasmo e tanta gente"

Non sono mancati riferimenti ai vecchi leader e alla crisi: "questi sono stati mesi difficili, di sofferenza - ha affermato - ho sofferto io, come soffrono ogni giorno migliaia di elettori dell'ex Pdl nel vedere quello che fu un grande schieramento, ridotto nelle tragiche condizioni in cui siamo. 8 milioni di voti spariti in 5 anni non è una crisi ma una strage, non è più sufficiente una riflessione, un dibattito, qualche posto in un cda, qui c'è bisogno di una rivoluzione. Hanno promesso una rivoluzione liberale, hanno lasciato un Paese più dirigista, più povero di prima. Hanno gonfiato la burocrazia, tassando invece di tassare. È stato un atteggiamento non liberale e liberista, ma socialista. Hanno tradito la fiducia degli elettori nel progetto del 1994, milioni di giovani, donne, uomini, che se ne sono andati, e hanno fatto bene".

Descrizione del logo: bianco, rosso e blu: "Ha la parola 'destra' spostata visibilmente sulla destra, Alfano ha avuto paura, adesso ci pensiamo noi, il rosso è quello della passione, la banda bianca è l'inizio di un sorriso, che noi vogliamo completare e donare agli italiani".


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