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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Serrone, il comune chiede giustizia sull'IMU per i terreni agricoli

Per ora i serronesi sono esenti. Per il futuro aspettiamo il 17 giugno quando il Tar del Lazio entrerà nel merito

Per ora i serronesi sono esenti. Per il futuro aspettiamo il 17 giugno quando il Tar del Lazio entrerà nel merito

Sull’Imu per i terreni agricoli abbiamo dichiarato guerra ad un Decreto penalizzante che, il 24 gennaio scorso, ha stravolto i criteri stabiliti dallo stesso Governo poco più di due mesi fa e getta nella confusione tutti. Il sindaco, Natale Nucheli, annuncia così la propria battaglia ad un provvedimento che ha toccato direttamente anche Serrone. “Per l’Imu sui terreni agricoli – precisa Nucheli - siamo rimasti vittima dell’assurdo tira e molla che, tra dicembre e gennaio, ha gettato nella confusione centinaia di comuni in tutta Italia. Anche se per la scadenza del 10 febbraio, come abbiamo tempestivamente comunicato sui display e sul web, i cittadini di Serrone non hanno dovuto pagare nulla, a partire da giugno, ovvero per l’anno 2015, un Decreto del Governo del 24 gennaio scorso ha modificato i criteri fissati appena il 28 novembre e, in un clima di totale caos, ha ricollocato Serrone tra quei comuni in cui tutti pagano tranne i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali. Una scelta inaccettabile contro la quale la Giunta si è subito mobilitata presentando il nostro ricorso al fianco dell’Anci Lazio”. La confusione si è creata perché, mentre nel decreto del 28 novembre si esentavano del tutto sia i comuni classificati “totalmente” montani che quelli “parzialmente montani” con altitudine superiore ai 600 metri (tra cui Serrone, che risulta a quota 738 metri), nel successivo decreto di fine gennaio i comuni parzialmente montani sono stati riconsiderati tutti alla stessa stregua, a prescindere dall’altezza, e pertanto anche a Serrone, per il 2015, sarebbero esentati solo coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. “Mi rendo conto – aggiunge il sindaco – che per molti la questione è difficile da comprendere e c’era il rischio di creare allarmismo e preoccupazione tra i cittadini. Per quanto ci riguarda, per evitare confusione ai contribuenti, abbiamo scelto di comunicare la cosa in modo efficace e concreto: alla scadenza del 10 febbraio non si paga. Quel che accadrà a giugno lo vedremo, visto che siamo molto fiduciosi sul ricorso presentato con l’Anci”. “La cosa incomprensibile, e inaccettabile, – conclude Nucheli – è che Serrone, che negli elenchi Istat viene dato a 738 metri di altezza, sia considerato comune parzialmente montano al pari di Roma, che tutti conosciamo bene, mentre si esentano come totalmente montani, tanto per citare nella nostra provincia, comuni come Sora (a 300m), San Vittore del Lazio (a 210m), Fontana Liri (a 170m), Pico (a 190m), Amaseno (a 112m) e via dicendo. Sono convinto che il Tar del Lazio, che il 17 giugno prossimo entrerà nel merito della vicenda, ripristinerà principi oggettivi che sia più equi e giusti”.

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