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Siccità: cosa devono fare i cittadini e le amministrazioni per non sprecare acqua

Il decalogo stilato da Legambiente per cambiare il modo d'impiegare l'acqua

Per il momento non è previsto alcun razionamento. L’acqua continuerà a sgorgare dai rubinetti delle case e nelle fontane pubbliche.

Come fare per risparmiare le risorse idriche? "I mutamenti climatici che abbiamo scatenato con le emissioni climalteranti, ci hanno portato ad un nuovo e lungo periodo di siccità estrema, senza nevi in inverno e piogge in primavera ed estate - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -, ancora una volta dobbiamo ricordarci di quanto sia priorità assoluta l'abbattimento delle emissioni e il risparmio dell'acqua, bene prezioso e non infinito: dovremo imparare a convivere con queste crisi idriche ed è dunque necessario cambiare modello di uso e gestione della risorsa”

Ma come fare per risparmiare le risorse idriche? Legambiente Lazio ha stilato un duplice elenco. Uno rivolto ai cittadini e l’altro alle amministrazioni con l’auspicio, ha chiarito Roberto Scacchi, il presidente dell’associazione del cigno verde nel Lazio, che “siano inseriti nelle ordinanze della Regione e dei Comuni, e che diventino buona pratica ambientale nella vita di tutti”.

Le 10 indicazioni per il risparmio idrico in casa

1) Elettrodomestici - utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico.
2) Lavaggio - Lavare piatti, frutta e verdura in una bacinella e non in acqua corrente: si risparmiano così circa 6.000 litri di acqua potabile all’anno.
3) Riutilizzo - Lavare le stoviglie con acqua di cottura della pasta è un ottimo sgrassante che può essere usato insieme ai detersivi diminuendone, così, le quantità utilizzate.
4) Rubinetterie - Installare nei rubinetti, là dove manchino, dispositivi frangigetto e limitatori di flusso, garantendo un minor consumo d’acqua di ben 6.000 litri all’anno in una famiglia di tre persone.
5) Igiene personale - chiudere i rubinetti mentre ci si rade o si lavano i denti. In questo modo è possibile risparmiare circa 2.500 litri di acqua per persona all’anno.
6) Scarico water - Installare e utilizzare al meglio lo sciacquone intelligente con lo scarico a doppio flusso: la cassetta dello scarico presenta una volumetria in media di circa 10 litri e utilizzando quello con due differenti volumi d’acqua (3/4 litri e 6/9 litri), a seconda delle esigenze farà risparmiare circa 100 litri di acqua al giorno, 35.000 litri all'anno in ogni utenza.
7) Doccia invece di bagno - Scegliere la docciaper risparmiare 1.200 litri di acqua potabile all’anno, riempire la vasca comporta un consumo di acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia.
8) Perdite in casa - Riparare tutte le perdite (dei rubinetti, delle cassette wc…), anche apparentemente insignificanti. Grazie a questa pratica è possibile risparmiare in un anno una quantità d’acqua pari a 21.000 litri circa per le perdite dal rubinetto e 52.000 litri circa se si blocca il lento ma costante flusso dell’acqua dal water.
9) Monitoraggio dei consumi - controllare periodicamente il contatore è il modo migliore di accorgersi subito di perdite "invisibili".
10) Cibo - mangiare in maniera consapevole e responsabile considerando oltre all'acqua che si beve anche quella impiegata per produrre gli alimenti. Per 1 Kg di carne bovina, ad esempio, servono circa 15.000 litri d'acqua, per 1 kg di lattuga 130 litri.

Le 10 indicazioni per il risparmio idrico rivolte alle amministrazioni

1) Perdite - abbattere le perdite con interventi straordinari di manutenzione delle reti idriche da parte dei gestori - la dispersione idrica a Roma e provincia nel 2021 era al 28,6%, ancor peggio a Frosinone con il 62,5% e a Latina 67,9% quarta peggior provincia in Italia.
2) Giardini ornamentali e Orti - limitare o fare divieto di innaffiamento dei Giardini ornamentali durante i periodi di crisi idrica e fare divieto di utilizzo di acqua potabile per l'irrigazione di orti durante le ore diurne.
3) Fiumi, Laghi e risorse idriche naturali - rafforzare le azioni di contrasto contro i reati di captazione illecita lungo i corsi dei fiumi, nei laghi e in tutte le risorse idriche naturali, per abbattere l'emungimento illegale d'acqua.
4) Erogazione - limitare o sospendere l'erogazione notturna.
5) Fontane e punti acqua pubblici - garantire l'erogazione di punti acqua pubblici installando opportuni rubinetti e limitare o sospendere il flusso idrico delle fontane storico-ornamentali.
6) Piscine da giardino e uso ludico - fare divieto di riempimento di piscine mobili e limitare usi ludici non legati ad aspetti igienico-sanitari.
7) Lavaggio auto e motoveicoli - limitare o fare divieto di lavaggio casalingo o con l'utilizzo di altri flussi idrici potabili per il lavaggio di autovetture e moto.
8) Regole edilizie per Recupero, Riutilizzo e Risparmio Idrico - Aggiornare i regolamenti edilizi per stabilire obblighi di recupero delle acque piovane per tutti gli usi compatibili, installazione di sistemi di risparmio idrico, introduzione di incentivi per il trattamento e recupero delle acque grigie (Come si fa già in oltre 800 Comuni italiani).
9) Trattenere l'Acqua in aree urbane - in interventi su spazi pubblici (piazze, parcheggi, edilizia) vanno costruite vasche sotterranee di recupero e trattenimento di acque meteoriche. Intervento sempre più diffuso nelle città europee, che ha la doppia funzione di messa in  sicurezza,consentendo di indirizzare acqua nei momenti di pioggia estrema verso i serbatoi, e di recupero di acqua da utilizzare per tutti gli usi negli spazi pubblici utile nei periodi di carenza.
10) Acque Minerali - limitare i volumi di imbottigliamento nei periodi di crisi idrica,  aumentando i canoni per reinvestire nell'efficientamento della rete.

“I mutamenti climatici che abbiamo scatenato con le emissioni climalteranti, ci hanno portato ad un nuovo e lungo periodo di siccità estrema, senza nevi in inverno e piogge in primavera ed estate – ha ricordato Roberto Scacchi - ancora una volta dobbiamo ricordarci di quanto sia priorità assoluta l'abbattimento delle emissioni e il risparmio dell'acqua, bene prezioso e non infinito: dovremo imparare a convivere con queste crisi idriche ed è dunque necessario cambiare modello di uso e gestione della risorsa”. A partire dai comportamenti che, singolarmente, mettiamo in campo nel quotidiano.
 

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