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Subiaco,  Ospedale Angelucci  al via il Tavolo Tecnico

Si è tenuto stamane il primo incontro del Tavolo istituzionale sull’Ospedale di Subiaco, ottenuto nelle settimane scorse dall’Amministrazione comunale.

Si è tenuto stamane il primo incontro del Tavolo istituzionale sull’Ospedale di Subiaco, ottenuto nelle settimane scorse dall’Amministrazione comunale.

Presenti all’incontro il Sub commissario Renato Botti di nomina governativa, il coordinatore della cabina di regia del SSR Alessio D’Amato, il Direttore della Direzione Salute ed integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio Flori De Grassi, il Direttore del Dipartimento di Epidemiologia del SSR, Marina Davoli. Per il Comune di Subiaco hanno partecipato il Sindaco Francesco Pelliccia e il Consigliere delegato alla sanità Michele Acqui.

Il Comune di Subiaco ha ribadito con forza le sue istanze e insistito sulla visione di ospedale sede di pronto soccorso con aree per acuti, oltre alla dotazione dei relativi servizi.

A seguito delle istanze dei rappresentanti comunali, da parte ministeriale e regionale si è convenuto che l’ospedale di Subiaco per le sue peculiarità va considerato quale presidio di area disagiata e pertanto configurato con adeguate funzionalità, in particolare per ciò che concerne la garanzia dell’emergenza urgenza, così come tra l’altro dispone il c.d. schema di decreto “Balduzzi” per le “zone particolarmente disagiate”.

Il Sindaco Pelliccia e il Consigliere Acqui hanno poi affrontato il nodo centrale della dotazione organica del pronto soccorso e richiesto il mantenimento della rianimazione.

Il Tavolo verrà aggiornato nei prossimi giorni. Nel frattempo le parti ministeriali e regionali valuteranno le istanze presentate. Quel che si è desunto con certezza è che si ritiene ad oggi fondamentale che il presidio ospedaliero di Subiaco disponga di pronto soccorso e posti letto per acuti.

La salvaguardia dell’ospedale – ha commentato il Sindaco uscendo dalla sede della Regione Lazio – rappresenta un’assoluta priorità sulla quale stiamo lavorando quotidianamente. Pare ci siano i margini per uscire con una riorganizzazione soddisfacente sia per le esigenze territoriali sia per le necessità riorganizzative del sistema sanitario regionale. Le nostre istanze sono note, sono le medesime da due anni e le riteniamo ragionevoli e funzionali. Insisteremo su questo modello. Il nostro auspicio è di vederle accolte tutte.

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