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Trevi chiede di uscire dal Parco Monti Simbruini

Sembra delinearsi un nuovo profilo per il Parco dei Monti Simbruini, la più grande area protetta del Lazio. Infatti i suoi 30mila ettari di territorio potrebbero diminuire, viste le decisioni del Comune di Trevi nel Lazio che ha chiesto di uscire...

Sembra delinearsi un nuovo profilo per il Parco dei Monti Simbruini, la più grande area protetta del Lazio. Infatti i suoi 30mila ettari di territorio potrebbero diminuire, viste le decisioni del Comune di Trevi nel Lazio che ha chiesto di uscire dall’Ente per la sua “incapacità ed indifferenza di gestire il proprio territorio di competenza”.

A dare la notizia è stato proprio il commissario del Parco Enrico Panzini facendo riferimento alla struttura polifunzionale del Parco inaugurata da poco e denominata “La Porta del Parco” che dovrebbe rappresentare l’ingresso nel territorio della riserva dei Simbruini.

Il comune di Trevi nel Lazio fa presente che di “naturalistico” la struttura ha ben poco in considerazione che è situata adiacente una strada a grande scorrimento come la Sublacense, fuori i confini del parco e in un ambito di degrado sub-urbano, sprovvista di marciapiede e area parcheggio nonostante lo scopo principale sarebbe quello di promuovere il sito del Parco e utilizzarla come punto visita.

Secondo quanto richiesto dal comune ciociaro, sarebbe opportuno destinare i fondi allo sviluppo di piccoli comuni montani che vivono all’interno del parco e non costruire l’ennesima “cattedrale nel deserto” soprattutto fuori del territorio della riserva al fine di incentivare e promuovere le bellezze della più grande area protetta del Lazio a due passi da Roma dove, pochi lo sanno, è presente la più grande faggeta d’Europa.

Gabriele D’Acuti

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