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Incidenza tumorale

Tumori infantili e in giovane età, Magliocchetti: “Approfondire nuovi dati su bambini e adolescenti ciociari”

Il capogruppo della Lega Frosinone interviene sull’ultimo report del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio (2015), che parla di “una maggiore incidenza di tumori nel comune di Roma e nella provincia di Frosinone per tutta la fascia 0-19 anni”

Il capogruppo consiliare della Lega Frosinone Danilo Magliocchetti chiede a gran voce un approfondimento dell’ultimo studio sui tumori infantili regionali. Il Dep Lazio, dipartimento di Epidemiologia della Regione, ha pubblicato oggi i dati aggiornati al 2015 e relativi all’incidenza di tumori nei bambini e negli adolescenti (0-19 anni) residenti nel Lazio negli anni 2009-2015, e le differenze di incidenza nelle diverse province.

I dati precedenti erano relativi al periodo 2003-2008. Lo studio, elaborato dal Registro tumori infantili del Lazio (RTIL), su un totale di 1782 casi rilevati, evidenzia “una maggiore incidenza di tumori nel comune di Roma e nella provincia di Frosinone per tutta la fascia 0-19 anni.”

In particolare, la provincia di Frosinone, nel periodo preso in esame, osserva, sia il più alto tasso grezzo 259,32, che quello standardizzato 255,59 di tutti i territori del Lazio, per tutte le tipologie di tumori maligni. “E questo è un fatto oggettivo, non suscettibile di interpretazioni”, fa presente il consigliere Magliocchetti.

Magliocchetti: “Necessario approfondire lo studio”

“Vale la pena ricordare - premette Danilo Magliocchetti - che il Registro dei tumori infantili del Lazio è assolutamente in grado di fornire dati epidemiologici affidabili sull’incidenza di tumori nei bambini e negli adolescenti nel contesto italiano. A tal fine, già il precedente studio AIRTUM sui tumori infantili, relativi al periodo 2003-2008, aveva già evidenziato una situazione di criticità, per quanto riguarda la provincia di Frosinone sui tumori infantili”.

“I nuovi dati confermano questa criticità - ne prende atto - Orbene, senza in alcun modo alimentare inutili quanto dannosi allarmismi, è di evidenza solare, tuttavia, che questi dati pubblicati oggi, meritano ulteriori approfondimenti ed analisi scientifiche ed ambientali. Anche in ordine ad ogni eventuale ipotetica correlazione, tra l'insorgenza di cause tumorali nei bambini, con l’inquinamento della Valle del Sacco”.

“Non solo, ma anche per quanto confermato oggi dal DEP Lazio, il processo di bonifica della Valle del Sacco non può e non deve più registrare dannosi rallentamenti, ma deve procedere velocemente - conclude -  Occorre una rinnovata e responsabile coscienza ambientale che, per troppi anni, è stata smarrita in provincia di Frosinone. E i danni, economici e sulla salute, sono sotto gli occhi di tutti”.

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