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Valmontone, Bellotti pronto a scendere in campo come Sindaco. Un giovane primo cittadino per creare una nuova classe dirigente

Si avvicinano a grandi passi le elezioni amministrative del 2017 ma ci sono città come Valmontone, dove si andrà al voto il prossimo anno, che già sono in “fermento” con

Si avvicinano a grandi passi le elezioni amministrative del 2017 ma ci sono città come Valmontone, dove si andrà al voto il prossimo anno, che già sono in “fermento” con

molte realtà aggregative di varie origini pronte a scendere in campo facendo leva sulle grandi difficoltà che ha incontrato l’attuale amministrazione a governare la città ed a raggiungere quegli obiettivi che avrebbero dovuto portare la città casilina ad essere nuovamente il fulcro vitale dell’ampia zona a sud di Roma.

Abbiamo incontrato l’ex assessore Massimiliano Bellotti e con lui abbiamo iniziato a fare un punto sulla situazione attuale con una bella intervista a tutto tondo.

Lei è fuori da ogni contesto istituzionale ma dalle elezioni ad oggi sembra che la persona di cui si parla di più a Valmontone sia proprio lei. Come riesce a fare politica pur essendo al di fuori della politica stessa?

“ Non so se quello che ha appena detto sia vero o no, certo non mi sono rassegnato a vedere Valmontone che è la mia città, la città dove cresceranno le mie figlie ridotta in queste condizioni. Io ho sempre creduto in quello che ho fatto e detto, mai frasi, discorsi di circostanza o di convenienza. Anche come semplice cittadino continuo la mia battaglia e lo faccio come meglio credo”.

Si vocifera che lei stia lavorando per proporsi come candidato sindaco alle prossime elezioni … E’ vero e se è vero, si sente pronto?

“Sto lavorando in diversi progetti ed uno di questi può sicuramente essere quello di provare la scalata alla carica di Sindaco. Un vero e proprio cantiere è stato aperto per poter arrivare alle elezioni del prossimo anno preparati e pronti a prendere per mano la città. Sarà una rivoluzione epocale per Valmontone sotto vari aspetti. Per quanto mi riguarda sono abbastanza giovane quindi con la caparbietà e forse anche la presunzione di poter fare bene; nonostante la mia età penso di essere pronto, ho maturato abbastanza esperienza avendo avuto anche se per brevi periodi un ruolo da consigliere di opposizione, prima, e da assessore poi. Per passione gestisco una società di calcio che mi permette di essere sempre a contatto con i giovanissimi, fonte inesauribile di idee su cui riflettere. Nel frattempo ho continuato a studiare, ho conseguito una laurea e tutto è utile per essere all’altezza di un eventuale incarico amministrativo, soprattutto se così prestigioso. Rappresentare una città significa anche questo”.

Svolta epocale? Già inizia con le promesse elettorali? Non le sembra un po’ presto?

“Nessuna promessa elettorale. Questa volta niente promesse, niente slogan del tipo faremo le strade, le fognature, stanzieremo soldi per le scuole, rifaremo i giardini della città etc. Questo non funziona più, anzi, a dirlo in tutta sincerità, non dovrebbero essere proprio argomenti da trattare in una campagna elettorale perché si tratta di questioni di ordinaria amministrazione che addirittura dovrebbero essere garantite dal Comune attraverso i tecnici senza nemmeno il bisogno del politico di turno. Le ripeto abbiamo aperto un cantiere che a Settembre inizierà a farsi strada con proposte e soluzioni concrete e la cittadinanza se ne accorgerà ben presto di come si può cambiare con i fatti e da subito”.

Da che mondo è mondo non si fa nulla senza i fondi. Oggi, con le ristrettezze economiche a cui sono soggetti i Comuni, lei ci viene a dire che rivoluzionerà Valmontone. Non è che sta fantasticando?

“Fantasticando? Provo a immaginare cosa mi avrebbe detto se avessi parlato di scuole organizzate tipo college americano. Per amministrare una città avendo a disposizione tanti soldi basta un amministratore onesto e nulla più. Adesso serve gente preparata che sappia trovare i metodi e le strategie giuste per poter sopperire alle carenze di fondi provenienti dalle varie casse dello Stato. Nessun sogno, tutto quello che metteremo sui tavoli saranno progetti concreti ed economicamente sostenibili attraverso il Project Financing, un nuovo sistema per migliorare la città senza spendere soldi e con la riuscita garantita”.

Ci può spiegare cos’è questo Project Financing?

“Certamente. Il Project Financing è un moderno ed efficiente sistema di finanziamento privato per realizzare opere di interesse pubblico. E’ una complessa organizzazione in cui a fronte di una sicura ed importante leva finanziaria si portano a compimento progetti complessi ove l’investitore trova vantaggio nella gestione del bene stesso e nella sicurezza delle entrate di denaro che lo stesso bene sarà in grado di produrre, e l’Ente pubblico nel ritrovarsi un’opera che renderà migliore la qualità di vita dei cittadini senza dover ricorrere al denaro pubblico. Da evidenziare che il bene, seppur realizzato con fondi privati, rimane di proprietà dell’Ente pubblico e mai dovrà appartenere o essere ceduto a terzi”.

A parole sembra tutto bello ma è così convinto di trovare in un momento come questo finanziatori che siano disposti a investire somme importanti?

“Vede, proprio per quello che le dicevo prima, noi non vogliamo convincere nessuno né a chiacchiere né tantomeno a promesse. A Settembre, con eventi pubblici, man mano porteremo a conoscenza della cittadinanza tutti i progetti che stiamo preparando. Progetti pronti per prendere il via e sottolineo pronti, finanziatori e relatori che personalmente illustreranno gli stessi e ci faranno conoscere termini, modalità e finalità. Niente sorprese, niente volta gabbana, ognuno che entrerà a far parte del nostro cantiere ci metterà la faccia. Coloro che da ora a Dicembre vorranno confrontarsi con noi saranno bene accetti ma dovrnno condividere in pieno la policy che questo gruppo si è data altrimenti perdiamo solo tempo”.

Penso che lei non sia uno sprovveduto e sicuramente sa che la gente è stufa di sentire sempre le stesse cose, le stesse promesse. Come pensa di passare il suo messaggio alla cittadinanza?

“So perfettamente quello che pensano le persone. Noi vogliamo cambiare e tenteremo in ogni modo di farlo in tutto e per tutto. Prima regola: da ora in poi non ci si dovrà più occupare di chi, fino ad oggi, ha amministrato, bene o male, la città, o di chi intenderà spendersi per tornare ad amministrarla con metodi old style. Nel nostro modo di intendere la politica non sono previsti accordi di alcun genere legati ad operazioni sotto banco ovvero nulla è legato ad eventuali incarichi o poltrone: chi vorrà parlare o unirsi a noi dovrà farlo davanti a tutti con intenzioni chiare , serie e nel solo interesse di portare un qualcosa di utile per la città. Stiamo studiando peraltro come avere un confronto diretto con i cittadini che avranno voglia di aprirsi e partecipare attivamente, un idea su tutte è quella di attivare la diretta streaming per i nostri incontri. Ci sarà da lavorare sodo per arrivare alla creazione di una squadra di persone convinte e preparate che al momento di chiudere, dovranno risultare idonee per ricoprire qualsiasi carica gli verrà affidata. Competenza e qualità questa la ricetta per lavorare seriamente. E se riusciremo a governare la città sarà vietato giustificare il “non fare” con il malgoverno delle precedenti amministrazioni. Sono convinto che ognuno saprà cosa fare, con tempi e modalità chiari sin da subito”.

Avevo parlato di voci invece mi sembra che lei sia seriamente intenzionato a candidarsi a Sindaco .

“Lo sta dicendo lei”

Daniele Flavi

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