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Videosorveglianza, un'occasione persa per troppi comuni

Su 71 progetti presentati solo in 3 ottengo il finanziamento. Tanti gli esclusi per mancanza di fondi, molti i bocciati per errori di "distrazione"

Maggior sicurezza per i cittadini di Frosinone grazie all'occhio vigile del "Grande Fratello". La città Capoluogo risulta, infatti, tra i 3 vincitori del bando regionale per la video sorveglianza, la riqualificazione delle aree degradate e la gestione delle informazioni. Il comune di Frosinone ha partecipato, in associazione con la vicina Arnara, all'avviso pubblico regionale ottenendo un finanziamento che per poco meno di 3€ non raggiunge la cifra tonda dei 50 mila euro, somma che invece andrà al quartetto composto dai comuni di Morolo, Supino, Sgurgola e Patrica. Andranno infine all'Unione dei comuni del Lacerno e del Fibreno 25 mila euro.

Gli esclusi dal bando

Sono rimasti a bocca asciutta, pur avendo le carte in regola, 15 dei 71 progetti che hanno risposto al bando dello scorso 24 luglio. Progetti presentati dai singoli comuni e non da associazioni o unioni come quelli vincitori, chissà forse premiati anche per questo motivo. Bocciati invece i comuni di Alatri, Fiuggi, Guarcino, Monte San Giovanni Campano, Ripi, Vallecorsa e Vicalvi. Non hanno superato la prova per smemoratezza. Pare infatti che abbiano dimenticato di allegare tutta la documentazione richiesta o di firmare l'apposita domanda per ottenere il contributo.

Per Frosinone si tratta di intensificare il progetto "Città in video"

Per quanto riguarda la città di Frosinone, dicevamo, con il nuovo finanziamento si procederà a dare continuità al già esistente progetto "Città in video", con il quale fanno sapere dall'amministrazione  "gli uffici hanno fornito, già nei mesi scorsi, utili strumenti di indagine alle Forze dell’Ordine che, regolarmente, procedono all’acquisizione dei filmati e delle videoregistrazioni per prevenire la commissione di reati o, come spesso accaduto, per fornire validi strumenti probatori all’Autorità giudiziaria, in occasione dell’emissione di provvedimenti nei confronti degli autori di reati predatori o anche di atti vandalici". Con il piano integrato ammesso al contributo si amplierà la copertura dell’area territoriale, con particolare riferimento agli spazi spesso soggetto di ripetuti atti delinquenziali o vandalici. L'intervento comprenderà "l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza già esistenti sui due territori comunali, con realizzazione ex novo di ulteriori postazioni di rilevazione video, oltre che l’ampliamento dei sistemi di acquisizione e gestione delle informazioni già esistenti; NVR e spazio cloud per storage e gestione immagini registrate; APP per segnalazioni da parte della cittadinanza".

Non mancano i malcontenti di chi è rimasto a bocca asciutta

Nel frattempo il consigliere d’opposizione del comune di Alatri Gianluca Borrelli attacca la maggioranza per l’esclusione del progetto presentato rivolgendosi in particolar modo al consigliere Maurizio Maggi che ieri ha chiesto pubblicamente scusa alla città. “Nelle motivazioni ha specificato che egli stesso aveva avvertito dei pericoli nell'accentrare il lavoro tutto su una persona e che la sua stessa maggioranza non ha voluto apportare modifiche. A questo punto - continua Borrelli - chiedo al Consigliere Maggi di fare nomi e cognomi degli amministratori colpevoli. Non basta dire non mi hanno voluto sentire. Deve dire chi: nome e cognome. La colpa è quindi soprattutto politica perché ha caricato di lavoro una persona ed un ufficio”.

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