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Martedì, 23 Aprile 2024
L'intervista al Socialista

Commissione area vasta, il presidente è Iacovissi: "Un grande onore"

Intervista al consigliere di opposizione, vicesegretario nazionale del Psi, nominato presidente dell'organismo consiliare di Frosinone competente in materia di città intercomunale. È anche membro della Commissione istruzione

La Commissione speciale Area vasta, una delle tre novità in seno al Consiglio comunale di Frosinone, ha nominato come presidente un esponente dell'opposizione: il consigliere e già candidato sindaco Vincenzo Iacovissi, vicesegretario nazionale del Psi. 

"Ringrazio i colleghi per la fiducia che spero di ripagare lavorando, nel rispetto dei ruoli, su un tema cruciale per il presente e il futuro della nostra terra - così il neo presidente di commissione - Per me è un particolare onore contribuire alla promozione del progetto della città intercomunale, argomento che è stato al centro della nostra campagna elettorale e che da oltre un decennio connota l'azione dei socialisti. Farò quindi del mio meglio per favorire ogni iniziativa utile a questo scopo".

Come vicepresidente della Commissione è stato indicato il consigliere Corrado Renzi (Lista per Frosinone) e come vicaria l'alleata consigliera di FdI Alessia Turriziani. L'altro esponente di maggioranza è Christian Alvini (Lista Ottaviani). Per l'opposizione, oltre al presidente Iacovissi, il consigliere del Pd Fabrizio Cristofari

Consigliere Iacovissi, come si sente ad aver ottenuto tale presidenza?

“È motivo di grande onore, pur stando tra i banchi dell’opposizione in cui ci hanno collocato gli elettori. Per un progetto di questa portata è necessaria la massima collaborazione da parte di tutti, facendo in modo di allargare l’orizzonte di Frosinone. Con i comuni vicini è possibile costituire un’area abitata da 150 mila cittadini, mettendo e gestendo insieme molti servizi, e riducendo i costi. La popolazione è una dei parametri fondamentali che anche l’Europa utilizza per la distribuzione dei finanziamenti ai progetti. Più si è popolosi e più si ha peso specifico nei tavoli istituzionali, a partire da quello regionale”.

Da Grande capoluogo a Città intercomunale fino ad Area vasta: sempre la stessa cosa, frenata sinora dai campanilismi. Pensa che sia la volta buona?

"Credo che ci sia un obiettivo comune ed è quello di creare forme di aggregazione funzionale dei servizi per muoversi in maniera coerente su tante scelte sull’intero territorio interessato. L’auspicio è che, oltre a quello di Frosinone, ci sia un percorso in tal senso anche da parte dei comuni confinanti. Non perderei tempo con il nome, anche se penso proprio che l’abbiano chiamata ‘area vasta’ anche per smussare angoli spigolosi".  

Come interpreterà il ruolo di presidente di commissione?

“È il primo punto del nostro programma elettorale, pertante l’istituzione di questa commissione speciale è motivo di soddisfazione. Sarò un garante delle varie sensibilità, ma al di fuori della commissione resto forza d’opposizione, com’è stato deciso dagli altri e nel rispetto del loro voto. C’è massima sinergia nelle scelte con il mio partito. Teniamo rapporti anche con le altre forze politiche, ma noi siamo di centrosinistra. Alle elezioni abbiamo presentato una proposta diversa dalle altre. Da parte mia, sia sul piano personale che a livello politico, non c’è alcuna preclusione verso nessuno. Le vicende passate lasciamole al passato”.   

Lei è anche membro della Commissione Istruzione. C'è stata massima collegialità tra le forze di opposizione?

“C’è stato un coordinamento delle minoranze per costruire un assetto in qualche modo soddisfacente per tutti, a seconda delle attenzioni maggiori a determinati temi. Io mi batto in prima persona per l’ampliamento dell’offerta formativa del capoluogo. Nella Commissione Istruzione transiteranno tutte le proposte che andranno in quella direzione. Io, da consigliere di minoranza, darò il mio contributo. È chiaro il fatto che io sia “solo”, essendo l’unico esponente del Psi”.

Tra i principali obiettivi dell'amministrazione Mastrangeli c'è  lo sviluppo di un polo universitario, di cui si sta occupando l'assessore Danilo Magliocchetti. Quale sarà il suo contributo?

“Noi sull’offerta formativa e cultura abbiamo investito molto in campagna elettorale. Faremo le nostre proposte e saremo un pungolo dell’amministrazione. In questi primi mesi ho già avuto un proficuo confronto con l’assessore Magliocchetti, che si sta muovendo verso la soluzione da noi auspicata e le collaborazioni con le università territoriali. Questo non richiede però solo una forte volontà politica, ma anche condizioni di carattere logistico, a livello di disponibilità di immobili e aule. Anche noi abbiamo proposto la realizzazione di un polo interuniversitario".

Siamo nel 2022, non le pare limitativo che un capoluogo di provincia non abbia un'università tutta sua?

“Con tutto il rispetto di Cassino, venne commesso un errore madornale ormai quarant’anni fa, quando venne deciso di fare l’università lì e non a Frosinone. Questo l’ha ovviamente limitata per decenni. Ora è persino difficile riprodurre un ampliamento degli atenei in tutta Italia, come successo anni fa. A questo punto vogliamo che sia data più scelta ai ragazzi di Frosinone. Si può scegliere in ogni caso di frequentare gli atenei più prestigiosi d’Italia, come l’ottima università di Cassino, ma resta l’universo del pendolarismo che migliaia di ragazzi conoscono bene come me. È necessario oggi più che mai un servizio universitario di qualità nella nostra città. A quel punto, se è veramente di qualità, tanti potrebbero decidere di studiare a Frosinone. Anche i fuori sede provenienti dalle altre regioni”.    

Il Psi ha appena nominato un avvocato di 33 anni, Mateo Zemblaku, come segretario cittadino. Lo è stato già lei, che ora è vicepresidente nazionale, e probabilmente lo sarà in futuro Jacopo Nannini, che è il segretario provinciale dei Giovani socialisti

“È un ragazzo splendido e per noi è anche motivo di orgoglio. Non solo per la formazione che ha ricevuto nel corso degli anni, ma per l’ulteriore dimostrazione di come nel nostro partito si possa crescere facendo un minimo di esperienza, che una volta era condizione necessaria. Per fortuna a Frosinone abbiamo mantenuto il famoso cursus honorum e quella di Mateo è l’ennesima elezione di un segretario che proviene dalla federazione giovanile. Continuiamo a dimostrare che si può crescere in una realtà radicata come quella di Frosinone, investendo davvero sulle nuove generazioni”.

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