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Zagarolo, caos 5 Stelle. Pacifici; legittimato dai vertici del movimento per il lavoro fatto finora

Dopo la nota stampa di qualche giorno fa in cui un gruppo di aderenti al Movimento 5 Stelle di Zagarolo aveva “sfiduciato” il loro consigliere comunale Paolo Pacifici di seguito pubblichiamo la replica di quest’ultimo nella quale oltre a...

Dopo la nota stampa di qualche giorno fa in cui un gruppo di aderenti al Movimento 5 Stelle di Zagarolo aveva “sfiduciato” il loro consigliere comunale Paolo Pacifici di seguito pubblichiamo la replica di quest’ultimo nella quale oltre a difendersi, conferma di avere la piena fiducia dei vertici regionali del Movimento.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PAOLO PACIFICI: E’ con estremo rammarico che mio malgrado, unitamente alle persone che compongono il gruppo di lavoro che mi coadiuva e con le quali condivido la mia esperienza politica, vengo chiamato obbligatoriamente a dover rispondere ad una lettera di accuse nei miei confronti assolutamente prive di ogni fondamento. Sono sinceramente dispiaciuto, in quanto alcune delle persone firmatarie della missiva in questione credevo fossero solidali con la mia persona e con quanto abbiamo sin qui condiviso, atteso che questo avevano fin qui mostrato. Evidentemente mi sbagliavo. Altre invece non le conosco, non so neanche chi siano. Ma tant’è. I toni aspri e gli aggettivi dispregiativi usati nei miei confronti e dei miei familiari, sono altamente lesivi della moralità e della integrità della sfera personale di ognuno di noi. Spiace sinceramente dover constatare, che persone cosi arroganti – (loro si!), arriviste e scarsamente afferenti alla realtà, si spaccino per aderenti al Movimento 5 Stelle che ha fatto e fa della lealtà, dell’onestà e della verità la propria bandiera. Mai mi sono rifiutato di incontrarmi con il gruppo, anzi ho più volte stimolato tutti i componenti ad interessarsi maggiormente ai diversi temi che si andavano via via proponendo. Tutto ciò fino a quando in maniera assolutamente spropositata, due persone in particolare, hanno iniziato ad aggredire ed offendere me e la mia famiglia sia verbalmente che sui social network. Mai ho ripudiato il mio passato politico, nel quale tra alcune cose buone. ho sicuramente commesso molti errori. Ciò che mai mi ha fatto difetto, è stato il rispetto per le persone, l’utilizzo di toni civili e il continuo perseguimento del bene comune come fine prioritario. La discussione ed il confronto consentono la crescita di un gruppo e ne cementano l’unione, ma evidentemente l’obiettivo di qualcuno non era questo. Giova in effetti domandarsi per quale motivo, invece di contribuire a fortificare l’unica vera opposizione in seno al comune di Zagarolo che è oggi rappresentata dal Movimento 5 Stelle, alcune persone, artatamente assoggettate da un paio di figure, pensino bene di attaccare la mia persona e il gruppo di lavoro del quale sono l’orgoglioso portavoce. Giunti al punto in cui siamo, dopo aver sollevato come Movimento 5 stelle, diverse questioni scottanti riguardanti l’attuale e le passate amministrazioni del comune di Zagarolo, attraverso le quali si è dato corso ad informare la cittadinanza su una situazione allarmante dal punto di vista contabile e patrimoniale, invece di sferrare i colpi decisivi per porre l’attuale amministrazione dinanzi alle proprie responsabilità di colpo la priorità diventa far fuori il sottoscritto!

Fare politica è una cosa seria, i cittadini di Zagarolo, le persone che credono nel Movimento 5 stelle meritano profondo rispetto motivo per cui bisogna avere l’onestà intellettuale di raccontare la verità e non inventare favole. Il primo tentativo da parte di coloro le quali, si sono poi dissociate dall’operato del sottoscritto, di mettere a segno azioni di disturbo, risale al mese di settembre scorso, allorquando ci fu la proposta di tre componenti della minoranza, di dimettersi in blocco da tutte le commissioni, proposta che soprattutto una delle dissidenti fece di tutto per convincermi ad accettare. Evidentemente un 5 Stelle nella veste di presidente della commissione bilancio dava fastidio a qualcuno, per cui fu posto in atto il tentativo di toglierlo di mezzo. Chiaramente non accettai, sostenendo a ragione, che il Movimento 5 Stelle stava ottenendo risultati operando dall’interno delle istituzioni, tanto che non mi risulta a tutt’oggi che nessun componente pentastellato si sia mai dimesso da un ruolo istituzionale. La proposta di rotazione annuale per la figura del consigliere portavoce avvenne quando già l’azione di attacco sconsiderato e offensivo nei miei confronti era in atto da tempo e fu l’ultimo tentativo maldestro di screditare il mio operato e quello del gruppo di persone e attivisti con il quale collaboro. L’incontro presso l’aula consiliare vide la presenza del consigliere regionale portavoce del Movimento 5 Stelle alla regione Lazio Silvana De Nicolo’, la quale sentite le motivazioni portate a sostegno dalle dissidenti, circa le mie ipotetiche mancanze nell’esercizio del ruolo che gli elettori del Movimento 5 Stelle mi avevano chiamato ad esercitare, sentenziò chiaramente che non vi erano minimamente i presupposti per sfiduciare la mia persona, considerato che il mio operato era assolutamente aderente ai dettami del Movimento 5 Stelle. In effetti ci tengo a sottolineare ed a ribadire come ho sempre fatto, che sono fermamente convinto che ciò che conta è il bene del Movimento, in quanto costituisce il solo mezzo idoneo a perseguire l’obiettivo del bene comune. Il conseguimento di tale risultato non contempla interessi personali, condotte improntate all’egoismo, all’arrivismo ed al protagonismo allo stato puro. Per quanto concerne gli insulti che io e mia moglie avremmo proferito nel corso dell’ultima riunione ci tengo a precisare che fu l’esatto contrario. Quello che uscì da certe bocche fu irripetibile e altamente offensivo nei nostri confronti e chi mi conosce sa che non è mio costume usare un linguaggio scurrile. Debbo ammettere che qualche errore l’ho commesso. Ho riposto la mia fiducia in persone che non la meritavano e che per in maniera assurda, hanno preso come un’offesa il mio incoraggiamento ad accrescere insieme le nostre conoscenze, a cercare in gruppo di crescere di formare uno staff in grado di programmare la scalata al comune di Zagarolo alle prossime elezioni. Credo che non tutti i mali vengano per nuocere e che questa è l’occasione per fare chiarezza nel Movimento 5 Stelle di Zagarolo e ripartire più forti e convinti di prima. L’uscita di scena, di figure che hanno sin qui rappresentato un ostacolo, allo svolgimento dell’attività politica necessaria per il perseguimento degli obiettivi fissati potrà rivelarsi solo benefica. Informo tutta la cittadinanza di Zagarolo e gli elettori del Movimento 5 Stelle, che le persone che si sono dissociate dall’operato del sottoscritto e del gruppo del quale sono il portavoce, non sono legittimate dallo STAFF di Beppe Grillo ad utilizzare il logo del Movimento, riconducibile unicamente al consigliere portavoce eletto, per cui tali soggetti possono intraprendere iniziative unicamente a titolo personale di semplici cittadini e non in nome e per nome del Movimento 5 Stelle di Zagarolo".

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