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Zagarolo, il presidente Panzironi; ho applicato solamente il regolamento, in scena uno spettacolo pietoso

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: In relazione al Consiglio comunale di Zagarolo svoltosi Lunedì 18 Gennaio 2016, il Presidente del Consiglio comunale, Marco Panzironi, desidera puntualizzare quanto segue. “Voglio innanzitutto

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: In relazione al Consiglio comunale di Zagarolo svoltosi Lunedì 18 Gennaio 2016, il Presidente del Consiglio comunale, Marco Panzironi, desidera puntualizzare quanto segue. “Voglio innanzitutto scusarmi a nome di tutto il Consiglio comunale per il pietoso spettacolo andato in scena sui banchi del Consiglio comunale di Zagarolo nella serata di Lunedì scorso.

In relazione a quanto comunicato sugli organi di stampa dai consiglieri comunali di minoranza, Giacomo Vernini, Giovanni Luciani e Attilio Milito, è necessario descrivere per dovere di cronaca quanto accaduto. Nell’intero Consiglio comunale di ieri, sin dall’inizio, si è palesato un clima di nervosismo più volte ridimensionato nei toni attraverso richiami verbali.

Nella seconda parte del Consiglio, il Sindaco, Lorenzo Piazzai, a seguito di un’interrogazione, si rivolgeva al consigliere Vernini che non si era reso conto di voler ottenere delucidazioni su entrate non computabili nelle casse comunali e quindi non avrebbe mai potuto ricevere risposta. È su questo errore formale da parte del consigliere Vernini che nasce l’incomprensione legata alla presunta offesa.

In merito alla mozione dello spostamento del mercato di Valle Martella, invece, il Sindaco non aveva modo di concludere il suo intervento in quanto i due consiglieri Vernini e Luciani si alzavano ed in malo modo e con parole irripetibili cominciavano ad inveire urlando contro il Sindaco e determinando in tutta l’aula una situazione di smarrimento.

In quel momento è chiaro che il Sindaco aveva diritto alla parola, chiesta ed ottenuta in precedenza. Il sottoscritto, come recita l’art. n°47 comma 4 del Regolamento del Consiglio comunale, “per evitare le discussioni fra i Consiglieri deve intervenire togliendo la parola a coloro che stanno partecipando alla discussione, mantenendola al Consigliere iscritto a parlare” era obbligato ad intimare i consiglieri reticenti, nominandoli (art. n°46, comma 3 R.C.C.: “Se un Consigliere turba l’ordine, pronuncia parole sconvenienti o lede i principi affermati nei precedenti commi, il Presidente lo richiama, nominandolo”). Dopo la seconda volta sono stati interdetti dall’assemblea (art. n°46, comma 4 R.C.C. “Dopo un secondo richiamo all’ordine, fatto ad uno stesso Consigliere nella medesima seduta senza che questo tenga conto delle osservazioni rivoltegli, il Presidente deve interdirgli la parola fino alla conclusione dell’affare in discussione”).

Quanto dichiarato dai tre consiglieri di minoranza riguardo l’invito da parte del Sindaco di espellere questi ultimi, infine, desidero precisare che ciò non è mai avvenuto.

Vista la situazione che si era profilata, il sottoscritto applicava l’art. n°49, comma 6 R.C.C. che recita “Quando nella sala delle adunanze si verificano disordini e risultano vani i richiami del Presidente, egli abbandona il seggio, dopo aver dichiarata sospesa la riunione fino a quando non riprenderà il suo posto. Se alla ripresa dell’adunanza i disordini proseguono il Presidente, udito il parere dei Presidenti dei gruppi, la dichiara definitivamente interrotta. Il Consiglio sarà riconvocato, con le modalità stabilite dal regolamento, per il completamento dei lavori”.

Ottemperando a questo articolo, in seguito ad un’attenta analisi della situazione, dichiaravo sciolto il Consiglio comunale a data da destinarsi anche per l’impossibilità di riunire i capigruppo per un’eventuale ripresa dell’assise.

Preciso, altresì, che il Sindaco di Zagarolo, visibilmente scosso, lasciava l’aula consiliare di Palazzo Rospigliosi scortato dai due vigili urbani che, mancando in aula, impedivano di fatto l’eventuale ripresa della seduta come recita l’art. n°49, comma 3 R.C.C. “I poteri per il mantenimento dell’ordine nella parte della sala destinata al pubblico spettano discrezionalmente al Presidente, che li esercita avvalendosi, ove occorra, dell’opera dei vigili urbani. A tal fine due di essi sono sempre comandati di servizio per le adunanze del Consiglio comunale, alle dirette dipendenze del Presidente”.

Quanto accaduto nell’ultimo Consiglio comunale è assolutamente da stigmatizzare. Non accetto di essere strumentalizzato da comportamenti poco consoni al ruolo di consiglieri comunali. Il mio impegno come Presidente del Consiglio comunale mi impone una visione super-partes che ho cercato di rispettare nelle scelte assunte ieri sera. Ho appurato che i punti di forza di questa Amministrazione, e in particolar modo del Sindaco, Lorenzo Piazzai, sono la partecipazione e il dialogo: invito, pertanto, i tre esponenti della minoranza consiliare a confrontarsi civilmente e nel pieno rispetto del regolamento e della Comunità di Zagarolo”.

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