Zingaretti commissario per la gestione della crisi idrica. Previsto un intervento anche in Ciociaria
Verrà fatto l'adeguamento degli impianti e delle reti per il potenziamento dell'impianto di rilancio che dal serbatoio Forletta (Sora) solleva verso il serbatoio Brocco Alto di Broccostella
È notizia di qualche giorno fa quella che Nicola Zingaretti è stato nominato nuovo Commissario delegato agli interventi urgenti finalizzati alla gestione della crisi idrica nell'intero territorio regionale. Tra questi uno riguarderà anche la provincia di Frosinone.
Perché un Commissario
Occorrono interventi urgenti per gestire la crisi idrica nel Lazio. E serve un piano, ben strutturato, in grado di organizzarle. Per questo, il capo della protezione civile della regione, ha provveduto alla nomina di un “commissario delegato”. E’ Nicola Zingaretti che, dal 26 agosto, è stato insignito di questa reponsabilità.
La premessa è contenuta nell’ordinanza firmata il 26 agosto che, dal 3 settembre è anche in Gazzetta ufficiale. La Regione - come riporta romatoday.it - è stata investita da un lungo periodo di siccità che è stato causato dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche nel 2022 e dall’incremento delle temperature. Le misure di mitigazione del rischio che sono state messe in campo, non hanno sortito gli effetti sperati. Anche perché, “le esigenze stagionali e quelle dei settori agricolo e zootecnico possono – si legge nell’ordinanza - contribuire ad aggravare la situazione di deficit idrico in atto”.
Un solo intervento in programma nel Frusinate
Nel territorio dell’ATO 5 – Frosinone, l’unico intervento proposto per il ripristino e l’adeguamento degli impianti e delle reti riguarda il potenziamento/rinnovo dell'impianto di rilancio, che dal serbatoio Forletta (Sora) solleva verso il serbatoio Brocco Alto di Broccostella, avente una tempistica di realizzazione stimata di 90 giorni ed un costo complessivo di € 70.000,00.
Garantire l'approvvigionamento d'acqua
Cosa deve fare il governatore del Lazio nei panni di commissario delegato? Deve “garantire l'approvvigionamento idropotabile della popolazione, anche mediante la realizzazione di punti di distribuzione della risorsa idrica alimentati mediante autobotti” cosa che prevede, eventualmente, anche il potenziamento del parco mezzi a disposizione. Deve inoltre “scongiurare l'interruzione del servizio idropotabile” e garantirne la piena funzionalità, “anche attraverso la realizzazione di serbatoi e accumuli di carattere temporaneo, di punti di ricarica delle falde acquifere anche di carattere temporaneo, di impianti di pompaggio supplementari” ed anche attraverso la rigenerazione o la creazione di nuovi pozzi”.
Misure urgenti
Tutte le operazioni che il neo commissario deve intraprendere, vanno contenute in un piano di misure ed interventi – sono previste anche procedure di somma urgenza - da presentare entro sette giorni dalla nomina. Il commissario, per mettere in campo gli interventi pianificati, può fare ricorso al personale regionale ed ai volontari della protezione civile. Dal punto di vista della copertura finanziaria, sono a disposizione 5,8 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, ma la regione è autorizzata a traferire anche eventuali ulteriori risorse finanziarie, su un’ apposita contabilità speciale, per superare il contesto emergenziale.
Il commissario deve infine, con cadenza trimestrale, trasmettere al dipartimento della protezione civile una relazione sulle attività espletate per ogni misura contenuta nel piano degli interventi, con lo stato di attuazione e la previsione di ultimazione. Ultima, ma non meno importante, gli interventi che l’ordinanza prevede siano messi in campo, vanno considerati “urgenti indifferibili e di pubblica utilità e ove occorre – si legge nel provvedimento – costituiscono variante agli strumenti urbanistici vigenti”.