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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Zingaretti per la revoca del Sin della Valle del Sacco dopo la "fuga" della Catalent

Una frase che trova ampi consensi bipartisan ma che fa mette a nudo i limiti di quanto fatto

“Abbiamo chiesto al governo di revocare il Sin della valle del Sacco, un decreto figlio di errori e illusioni che hanno finito nel tempo per bloccare  tutto”. Cosi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo all’assemblea generale di Unindustria Lazio in mattinata al teatro dell’Opera di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una frase che in poco tempo sta scatenando tra i politici ciociari sentimenti contrastanti. C’è chi dice che oramai “sono stati fatti scappare i buoi dalla stalla” e chi facente parte della stessa corrente politica parla, invece, di punto di partenza e non di arrivo per lo sviluppo futuro dell’ampia zona tra il sud della provincia di Roma ed il nord di quella di Frosinone.

Per Ottaviani ora deve pronunciarsi la Fontana

“Contenti del fatto che il Presidente Zingaretti abbia affermato che il Sin era sbagliato e che, quindi, Catalent e tante altre aziende sono state dirottate altrove, in modo irresponsabile  - ha dichiarato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani -  Adesso, vogliamo sentire subito cosa dice, su questo Sin, il sottosegretario 5S del Ministero della transizione ecologica, l’On. Fontana, senza attendere la convocazione di un’assemblea generale dei 5S all’Onu, magari presieduta da Grillo. Ci dia un bel segnale di concretezza, oggi, dopo aver dichiarato di appoggiare il programma del candidato a sindaco del Pd, dimostrando di conoscere, almeno, dove si trova il casello autostradale di Frosinone. Anzi, una volta che si trova in zona, dia  uno sguardo a quella montagna artificiale di 650.000 tonnellate di rifiuti della discarica Le Lame, scoprendo che è stata alimentata proprio dalle giunte comunali e provinciali guidate dal PD una ventina di anni fa. Per lei sarà una sorpresa sconvolgente. Per noi di Frosinone, invece, ringraziando della bontà d’animo quelle giunte, lo sconvolgimento e lo sconcerto durano da tempo”.

Favorevole anche De Angelis

Favorevole a togliere il Sin anche Francesco De Angelis presidente del consorzio industriale Frosinone – Latina. “Ho accolto con favore l’annuncio del presidente Zingaretti di aver avviato un’iniziativa direttamente col presidente del Consiglio Draghi, il ministro Cingolani e tutto il governo attraverso la quale la Regione Lazio ha chiesto la sospensione, eccetto le aree ripariali, del decreto di perimetrazione del Sin del Bacino Valle del Sacco. Questo è il punto di partenza da cui iniziare un lavoro per riscrivere tempi, procedure e modalità operative che consentano di unire l’esigenza di procedimenti snelli per le aziende che vogliono investire con la salvaguardia e la tutela dell’ambiente”.

Il sindaco di Anagni parla di “colpevoli” ritardi

Dopo la perdita del maxi investimento da 78 milioni di euro il sindaco di Anagni Natalia commenta le parole del presidente della Regione e parla di beffa. “Fa piacere ascoltare l’intendimento, ma purtroppo queste parole arrivano con grave ritardo, e da chi (Ministero e Regione) non ha mai voluto affrontare concretamente il problema, nonostante da anni chiediamo attenzione sul tema. E la beffa è che il prezzo da pagare per far aprire gli occhi a chi di dovere è stata la perdita dell'investimento di Catalent per 78 milioni. Io (unico Sindaco tra quelli interessati dal Sin Valle del Sacco) dal 2018 chiedo la deperimetrazione del SIN e la semplificazione burocratica delle procedure di verifica ambientale, perché, sia chiaro, ho sempre sostenuto che si debba verificare il territorio ma in tempi ragionevoli. Mi auguro che stavolta dalle parole si passi ai fatti”.

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