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Scienza, Cannabis contro cancro: forse in partenza nuovi test clinici in Europa e Stati Uniti

La ricerca sperimentale è in continuo fermento: gli studiosi si stanno occupando non solo di trovare terapie sempre più efficaci contro varie malattie, ma anche di verificare se alcune sostanze di origine naturale classificate come psicoattive...

La ricerca sperimentale è in continuo fermento: gli studiosi si stanno occupando non solo di trovare terapie sempre più efficaci contro varie malattie, ma anche di verificare se alcune sostanze di origine naturale classificate come psicoattive possano in realtà avere effetti positivi per la cura di alcune gravi patologie.

E’ il caso degli studi effettuati sulla cannabis, oppure su altre sostanze psicotrope come i funghi allucinogeni, ad esempio il cubensis o altri tipologie psicoattive, di cui di recente sono state dimostrate scientificamente le tante proprietà terapeutiche.

La patologia più comune e più difficile da debellare, per la quale la ricerca sta combattendo da molti anni, resta il cancro: oggi le terapie sono sempre più efficaci, ma sconfiggere la malattia rimane sempre molto difficile. Gli studi però sono sempre più approfonditi, e ad esempio le percentuali di guarigione del tumore al seno sono in aumento, come si è analizzato all’ultimo meeting internazionale “New Drugs in Breast Cancer” tenutosi all’istituto Regina Elena di Roma lo scorso 13 novembre.

Per quanto riguarda cannabis e tumore, alcuni studi molto approfonditi sono stati effettuati al California Pacific Medical Center: gli esperti evidenziano in particolare come il cannabidiolo (denominato anche CBD, principio non psicoattivo della cannabis) sia in grado di contrastare il cancro su colture cellulari e animali. Più precisamente, il dottor McAllister – che ha coordinato questa ricerca – ha dimostrato che il CBD è in grado di bloccare la diffusione delle cellule tumorali e le dimensioni dei tumori secondari.

Nel frattempo, anche uno studio della GW Pharmaceuticals, la casa farmaceutica che produce farmaci cannabinoidi (già approvati anche in Italia per la cura della sclerosi multipla) sta portando a termine uno studio per dimostrare che il Sativex, in associazione ad altre terapie mediche, potrebbe contrastare alcune particolari forme di tumore.

Visti i risultati positivi ottenuti in laboratorio, ora i ricercatori chiedono di poter sperimentare le loro terapie a base di cannabis su pazienti oncologici con tumore al seno o al cervello. La battaglia, però, non è semplice: mancano infatti i fondi per poter avviare la sperimentazione clinica, ma il dottor McAllister si sta già adoperando per raccogliere il denaro necessario e presto potrebbero partire i test in Europa e negli Stati Uniti.

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