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Salute

Coronavirus in Ciociaria, ora più che mai serve massima trasparenza da parte delle autorità sanitarie

In attesa del bollettino del 17 marzo, ecco gli ultimi aggiornamenti rispetto agli attuali 66 positivi accertati nella provincia di Frosinone. Non si conoscono ancora, però, età, sesso e provenienza di 21 contagiati

A partire dal 2 marzo (data del primo caso ciociaro accertato, ossia la poi guarita 65enne di Fiuggi), si è passati agli 11 casi positivi appresi il seguente 9 marzo fino ad arrivare nel giro di due settimane agli attuali 66. Nel mezzo, gli incrementi di martedì 10 (5), mercoledì 11 (2), giovedì 12 (ben 12), venerdì 13 (6), sabato 14 (9), domenica 15 (11) e lunedì 16 (10), confermando il preannunciato avvio della fase di picco sul territorio regionale.

FrosinoneToday.it continua a riportare esclusivamente casi di Coronavirus confermati dalle autorità sanitarie, dalle strutture ospedaliere o dai Sindaci della provincia di Frosinone. Ora più che mai, però, sarebbe fondamentale la massima trasparenza da parte di tutti gli attori coinvolti, visto che al momento si hanno informazioni su sesso, età e residenza di 45 dei suddetti 66 casi positivi. La comunità ciociara, comprensibilmente allarmata, ha il diritto di conoscere quantomeno la città o l'ospedale da cui provengono gli altri 21. Altrimenti è davvero inutile rivolgere appelli alla calma.    

Aggiornamento 17/03/2020, ore 11:00

A livello provinciale, oltre a 2 guarigioni (la seconda non ancora attribuita dalle autorità sanitarie), purtroppo sei decessi: nell'ordine, l'85enne di Ceprano e la moglie, l'81enne molisano, il 54enne Marco Tricarico di Supino, il 63enne Gaetano Del Greco e l'89enne Aldo Evangelista, entrambi di Cassino. Tra gli ultimi infetti, inoltre, una collaboratrice del Presidente dell'ASI Francesco De Angelis, due persone a Giuliano di Roma Adriano Lampazziun pensionato di Arpino, un'anziana di Isola Liri, un 82enne di Sora e una cittadina di Alvito nonché una persona di Vico nel Lazioun infermiere del Santa Scolastica di Cassino

Così il Sindaco di Vico nel Lazio Claudio Guerriero: "Carissimi concittadini - si è rivolto alla sua comunità - vi avviso che anche nel nostro paese abbiamo un caso di Coronavirus. La Asl già si è mossa per attivare il protocollo - ha concluso - Sono state chiamate le persone che hanno avuto contatto prima della quarantena". 

Nella vicina Alatri, alle 21 di ieri (lunedì 16 marzo), il Sindaco Giuseppe Morini ha comunicato che "fino a questo momento in cui scrivo - ha avvisato nella scorsa serata - non ho avuto nessuna conferma ufficiale di casi accertati di contagio da Coronavirus". Moltissimi cittadini, però, continuano a mettere in dubbio la sua parola

Il bollettino del 16 marzo

Si è svolta nel pomeriggio di lunedì 16 marzo, alla presenza dell'Assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato e con tanto di nuovo bollettino del Coronavirus in Ciociaria, la videoconferenza della task force regionale per il Covid-19 con i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Lazio, tra cui il DG della Asl di Frosinone Stefano Lorusso

Il bollettino del 13 marzo 

Il bollettino del 14 marzo

Il bollettino del 15 marzo

"Asl Frosinone - comunicano dalla Regione Lazio - 10 nuovi casi positivi (in tutto 66, ndr). 2 persone sono uscite dalla sorveglianza (ieri erano 271, ndr). Sospesa accettazione (ormai da tre giorni, ndr) alla RSA San Raffaele di Cassino per attesa esito indagine epidemiologica". La Residenza Sanitaria Assistenziale cassinate, infatti, è collegata ad almeno 7 contagiati.

Ai suddetti 66 contagiati, accertati dalla Asl di Frosinone sul territorio provinciale, andrebbero aggiunti un operaio 31enne di Sora, risultato positivo mentre era paziente del Policlinico Tor Vergata, e un ultrasettantenne di Piglio, riscontrato con Covid-19 all'Ospedale di Colleferro (Asl Roma 5). Dal totale, inoltre, bisognerebbe togliere per ora le due persone guarite, tra cui il primo caso ciociaro: una 65enne di Fiuggi.   

Sui Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

"Sulle mascherine nessuna polemica - ha sbottato in giornata l'Assessore regionale alla Sanità D'Amato Siamo in guerra e bisogna essere uniti. Sono arrivate ieri le prime 600 mila mascherine di cui 100 mila già distribuite. Sono in arrivo altri 6 milioni di pezzi già opzionati. Una volta messe in sicurezza le scorte negli ospedali verranno distribuite anche ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. In distribuzione oggi anche 1000 tute sanitarie idrorepellenti".  

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