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Salute

Fare Verde incalza Pompeo: “Caro Presidente, nel 2020 non si può ancora morire di mal d’aria!”

Gli ecologisti della provincia di Frosinone, dopo la denuncia alla Corte Europea per i diritti dell’uomo, pretendono azioni più veloci e incisive da parte del Presidente dell'amministrazione provinciale ai fini della tutela della salute pubblica

Anche il gruppo provinciale di Fare Verde, dopo il circolo territoriale di Legambiente, disapprova il modus operandi delle istituzioni ciociare rispetto alla lotta contro l’inquinamento atmosferico. I “Legambientalisti” avevano messo nel mirino soprattutto l’amministrazione comunale di Frosinone, scatenando la reazione dell’assessore all’ambiente Massimiliano Tagliaferri.

L’associazione ecologista presieduta da Marco Belli, invece, ha qualcosa da ridire al Presidente della Provincia Antonio Pompeo, soprattutto sul vetusto parco impianti termici di “sua” competenza, quello relativo alle scuole secondarie di secondo grado.

Il Presidente, però, ha appena annunciato che prossimamente verranno installate caldaie di ultima generazione. Per Fare Verde, invece, non c'è altro tempo da perdere.

“Caro Presidente - scrivono gli ecologisti - il tempo delle decisioni differite è terminato e Fare Verde Provincia di Frosinone ha già presentato un chiaro esposto alla CEDU (Corte Europea per i diritti dell’uomo, ndr), perché nel 2020 non si può continuare a morire di mal d'aria”.   

Dalla Provincia

Il Presidente della Provincia Pompeo riunirà attorno a un tavolo di coordinamento, convocato per domani, venerdì 17 gennaio, alle 15, i delegati dei sette Comuni più attanagliati, a vari livelli, dalle polveri sottili PM10: Frosinone, Cassino, Alatri, Sora, Ceccano, Anagni e Ferentino, di Classe 1, già Zona A.  

A Palazzo Iacobucci, inoltre, lo stesso Pompeo “ha firmato - hanno annunciato dalla sede dell’amministrazione provinciale - un decreto con il quale individua importanti misure volte a tutelare l’ambiente e, soprattutto, la salute dei cittadini”.

Il Decreto presidenziale

“A breve - ha decretato il Presidente Pompeo - sarà pubblicato un bando grazie al quale potranno essere erogati contributi ai privati per la sostituzione delle vecchie caldaie con quelle di ultima generazione, poco invasive in termini di emissioni in atmosfera e, di conseguenza, meno impattanti sull’ambiente.

“Inoltre - si è aggiunto - gli stessi innovativi impianti saranno installati, al posto di quelli attualmente in uso, nei vari edifici scolastici superiori di competenza dell’amministrazione provinciale”.

Le altre azioni

Si prevede, sempre nel medesimo decreto, l’acquisto di attrezzature e materiali a disposizione dei Comuni. “Tra questi - hanno preannunciato - un software per la gestione e la manutenzione degli impianti termici, in modo tale da assicurare il costante e regolare funzionamento degli stessi”.

A ruota anche una macchina termografica per la rilevazione dell’energia termica irradiata dagli impianti nonché attività di educazione ambientale e uno sperimentale sportello informativo.  

Lo sportello informativo

Si tratta di “uno sportello - hanno spiegato - a supporto e sostegno dei comuni della provincia relativamente ai piani e ai progetti del Paesc, il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima. Inoltre, lo stesso sportello servirà per fornire servizi di informazione d’interesse ambientale ai cittadini e alle aziende”.

Un tavolo e un decreto con cui “la Provincia - ha evidenziato il Presidente Pompeo - pone grande attenzione alla problematica ambientale, che necessariamente deve essere affrontata in un’ottica integrata e condivisa tra le maggiori realtà territoriali”.   

Da Fare Verde Frosinone

Gli ecologisti di FV fanno presente al Presidente della Provincia che “dovrebbe iniziare dall’ente che amministra - si legge nel loro comunicato odierno - visto che i suoi uffici scrivono che per il parco impianti termici di competenza provinciale (più o meno 100, ndr) si è evidenziato uno stato di notevole vetustà, con la maggior parte dei generatori installati da circa 20 anni ed oltre”.

La loro efficienza “risulta essere di difficile miglioramento - lamenta, pertanto, Fare Verde - e per alcuni, in tempi brevi, è stato necessario procedere anche alla loro sostituzione. Quindi si parla di edifici scolastici provinciali con caldaie che hanno addirittura più di venti anni”.

Le scuole a… gasolio

Alcune scuole di Frosinone, Ferentino, Cassino, Anagni e Alatri, per il riscaldamento - evidenzia Fare Verde -  ancora utilizzano il gasolio. Nei primi mesi di questa stagione invernale sono state ordinate forniture di gasolio per un totale di 158.500 litri, per una spesa di circa 177.000 euro ed è ipotizzabile che non sarà difficile bruciare oltre 200.000 litri di gasolio entro primavera”.

Edifici che ricadono proprio nei Comuni di Fascia A - sottolineano ancora gli ecologisti - e addirittura alcuni si trovano proprio a pochi metri dalle centraline di rilevamento, mentre potrebbero accedere alla rete del metano, che rispetto al gasolio e sicuramente meno inquinante”.

Le richieste conclusive

“Se la Provincia, come dice il Presidente Pompeo -  fa presente, da un lato, Fare Verde - pone grande attenzione all'ambiente e ha il compito di promuovere il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile inizi dai suoi impianti ammodernandoli e alimentandoli con combustibili meno inquinanti”.

Fare Verde-Provincia di Frosinone, infine, chiede allo stesso Pompeo “azioni più drastiche per la tutela della salute umana - recita, in conclusione, il comunicato “green” - perché la popolazione non può morire di mal d'aria. Azioni concrete come la sospensione automatica per tutte le autorizzazioni allo scarico quando le centraline segnalano sforamenti per inquinamento dell'aria”.

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