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Sanità

In Ciociaria si lanciano appelli alla donazione di sangue, ma mancano gli infermieri prelevatori

Il personale è impegnato con tamponi e vaccini anti Covid. Fausto Di Tommaso, presidente dell’Avis provinciale di Frosinone, chiede con forza alla Asl di risolvere la situazione di emergenza: “Rischia di trasformarsi in una bomba ad orologeria”

Con l’estate è tornata l’emergenza sangue. Nei giorni scorsi la Asl di Frosinone ha spronato i ciociari a donare sangue, plasma e piastrine nel periodo più critico dell’anno, offrendo incentivi quali test antispike per vaccinati e prenotazione immediata del vaccino anti Covid per gli altri.

Ad aggravare la situazione emergenziale, però, è la mancanza di infermieri prelevatori per via dell’impegno del personale nell’effettuazione di tamponi e vaccini anti Covid. A lanciare l’allarme è Fausto Di Tommaso, presidente dell’Avis provinciale, che chiede con forza all’Azienda sanitaria locale di risolvere la problematica: “Rischia di trasformarsi - avverte - in una bomba ad orologeria”. Il rischio, ovviamente, è che vengano annullate moltissime donazioni e, di conseguenza, anche le trasfusioni ai pazienti.

Di Tommaso: “Risolvere al più presto la situazione”

“Abbiamo richiesto un incontro con la direzione sanitaria dell’Asl di Frosinone - fa presente il presidente Di Tommaso dopo la riunione dell’Avis provinciale di inizio settimana -. Sappiamo che si sta fronteggiando l’emergenza pandemia e quella legata ai vaccini, ma purtroppo la situazione in materia di donazione sangue, rischia di trasformarsi in una bomba ad orologeria”.

“Mancano gli infermieri, manca la formazione di personale, ma soprattutto in queste settimane potrebbero saltare le donazioni di sangue - continua - e questo creerebbe un forte disagio anche per il Centro Trasfusionale di Frosinone, che potrebbe avere carenza di sangue per il periodo più difficile, quello estivo. Purtroppo non c’è più disponibilità di infermieri. Abbiamo cercato in ogni modo una soluzione interna, ma non c’è stato nulla da fare”.

“A questo punto faccio appello all’Asl, affinché trovi modo di porre rimedio a questa vera e propria emergenza - conclude il presidente – Mi preme con questa dichiarazione avvisare tutti i presidenti e volontari Avis. Abbiamo fatto il possibile, ma la coperta è stata talmente corta, che siamo arrivati a metà luglio e non abbiamo più personale per le donazioni di sangue. E chiediamo con forza di poter risolvere la questione a chi di dovere perché sappiamo benissimo quanto ci sia bisogno di sangue nel nostro territorio”.

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