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I dati

Coronavirus in Ciociaria, nell'ultima settimana casi più che raddoppiati. Crescono anche i ricoveri

Negli ultimi sette giorni sono ben 6.210 i nuovi positivi. Nella provincia di Frosinone registrati anche 7 decessi. D'Amato: "Ci attendiamo il picco di casi Covid da qui a qualche giorno"

La settimana che si conclude oggi ha visto nella provincia di Frosinone un notevole aumento dei casi da Covid-19. Non solo. In Ciociaria, purtroppo, sono aumentati sensibilmente anche morti e ricoverati. 

Sette giorni fa il dato dei nuovi contagi era fermo a 2.853, questa settimana il numero è più che raddoppiato: 6210. La media di casi al giorno è pari a 887,14 (settimana scorsa era 570,6).  

Sale anche il numero di ricoverati. Sette giorni erano 27 le persone ricoverata, ad oggi sono invece 48. Si sono registrati, inoltre ben 7 decessi, con martedì che è stata la giornata più nera da questo punto di vista.

L'ultimo bollettino della Provincia di oggi, sabato 9 luglio, conta 852 nuovi positivi a fronte di 3.170 tamponi effettuati. Cassino è il Comune più colpito con 87 casi. 

La situazione nel Lazio

Il picco di nuovi casi covid Lazio, è atteso da qui a qualche giorno, a dirlo - riporta RomaToday - è Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, a margine della presentazione del portale dedicato alla salute mentale della Asl Roma. 

Proprio per via dell'andamento dei contagi, l'assessore D'Amato si è detto "d'accordo a iniziare a vaccinare (con dose booster, ndr) anche fasce di età più basse degli over 80, proprio per consentire la massima copertura possibile in un momento in cui la curva epidemiologica è ancora in crescita. Non è il momento delle restrizioni - ha ribadito - ma quello della consapevolezza e della responsabilità. Ecco perché noi diciamo di vaccinarsi e non indugiare, soprattutto agli anziani e ai fragili. Suggeriamo anche di portare sempre con sé la mascherina, perché è vero che fa caldo, ma se si sta in un luogo chiuso in cui non ci sono condizioni per rispettare i distanziamenti, è sempre bene metterla". 

D'Amato ha poi aggiunto che bisognerebbe cambiare le "regole per quanto riguarda l'isolamento degli asintomatici. Abbiamo circa duemila operatori dei servizi pubblici essenziali in quarantena ma senza sintomi. Chiediamo che venga fatta una riflessione su questo perché - ha ricordato D'Amato - in altri paesi hanno consentito ai positivi senza sintomi di rientrare in servizio dopo 5 giorni con mascherina FFP2".

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