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Martedì, 23 Aprile 2024
Chirurgia mini invasiva

Neurochirurgia, allo Spaziani fanno anche la Xlif transpoas

All’ospedale di Frosinone primi interventi con l’approccio laterale mini invasivo contro la patologia degenerativa del rachide lombare. Il primario D’Andrea: “I ciociari non devono spostarsi per interventi di straordinaria complessità”

All’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, all’interno del reparto di neurochirurgia, sono stati effettuati i primi interventi con l’innovativa tecnica della Xlif transpoas (Extreme lateral interbody fusion): l’approccio laterale estremo, mini invasivo, per il trattamento della patologia degenerativa del rachide lombare.

Viene sostituito completamente un disco intervertebrale per via totalmente percutanea, assicurando ai pazienti l’azzeramento del dolore e una ripresa della vita di tutti i giorni. Le prime operazioni sono state condotte dall’equipe diretta dal neurochirurgo Giancarlo D’Andrea. Non c'è stato alcun bisogno di collaborazioni esterne vista l'esperienza acquisita durante il periodo di formazione all'Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. 

I responsabili del progetto, che ha ottenuto ottimi risultati, sono i dottori Placido Bruzzaniti e Veronica Picotti. È  direttamente il primario D'Andrea a illustrare la tecnica che "consente - ricorda la Asl di Frosinone, guidata dal direttore generale Angelo Aliquò - di migliorare ulteriormente il ventaglio di possibilità terapeutiche per i pazienti per una patologia che già da tempo, presso lo Spaziani, viene trattata con un approccio mini-invasivo e percutaneo, tecnica che consente di avere minori perdite ematiche e tempi di degenza più brevi".

Dottor D'Andrea, cos'è la Xlif?

"La Xlif è una tecnica che prevede un approccio laterale mini-invasivo ed un corridoio chirurgico attraverso il muscolo psoas, generalmente sul lato sinistro, con monitoraggio continuo dei potenziali neurofisiologici agli arti per evitare di danneggiare il plesso lombare. Segue, con tecnica percutanea, l’artrodesi posteriore ai livelli interessati. Risulta, molto soddisfacente dal punto di vista dei risultati neuroradiologici con recupero della fisiologica lordosi lombare, decompressione foraminale bilaterale, decompressione del canale lombare indiretta e correzione della deformità coronale".

Quali sono i benefici per il paziente?

"Tra i benefici di questa tecnica c’è quello di minimizzare il danno muscolare e le perdite ematiche ma quello che però ci ha colpito di più in modo favorevole è la riduzione del dolore nel post-operatorio ed il rapido ritorno del paziente ad una vita normale. La chirurgia del rachide lombare richiede un approccio circonferenziale e la nostra équipe possiede le professionalità che ci permettono di scegliere l’approccio migliore in base alle caratteristiche della colonna del paziente".

Neurochirugia di Frosinone è di altissimo livello?

"Assolutamente così! La nostra Unità operativa complessa, mantenendo come mission il trattamento delle patologie intracraniche, offre la possibilità di avere trattamenti di chirurgia spinale di altissimo livello con standard consolidati che sono allo stesso livello dei migliori centri nazionali ed internazionali. Non vi sono motivi ad oggi per l'utenza della provincia di Frosinone di spostarsi per i trattamenti di neurochirurgia cerebrale o spinale e questo ci viene confermato dal numero di pazienti che si affida con serenità alla nostra Unità anche per interventi di straordinaria complessità".

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