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Vacanze di Natale scolastiche

Scuola, chiusura anticipata per le vacanze di Natale? La risposta delle Asl

Alcuni medici di base di Roma, incluso il vicesegretario della Fimmg Lazio (la federazione italiana dei medici di medicina generale) Alberto Chiaratti, hanno lanciato l'allarme sulla diffusione del virus tra i bambini

I casi Covid purtroppo sono in costante crescita, così come gli episodi di contagi tra alunni e personale scolastico. Proprio per questo motivo -riporta Roma Today- alcuni medici di base di Roma, incluso il vicesegretario della Fimmg Lazio (la federazione italiana dei medici di medicina generale) Alberto Chiaratti, hanno lanciato l'allarme sulla diffusione del virus tra i bambini. L'incidenza tra di loro è tripla rispetto alle altre fasce d'età. Il pericolo che il Covid sia il "regalo" principale ai cenoni del 24 e del 25 dicembre è dietro l'angolo. 

Ma le aziende sanitarie locali della nostra regione hanno categoricamente smentito la possibilità di una chiusura anticipata.

Asl e presidi: no alla chiusura anticipata

"I direttori generali delle Asl: Roma 1, Roma 4, Roma 6,  Viterbo e Latina, non hanno mai richiesto ai Prefetti di andare a chiusure anticipate delle scuole, la situazione è costantemente monitorata e ogni azione deve essere proporzionale all’andamento della curva epidemiologica che vede il nostro territorio in zona bianca dove non sono previsti ulteriori misure di restrizione. Oggi la priorità è correre velocemente con la campagna di vaccinazione che parte domani”. A scriverlo, in una nota congiunta, i Direttori generali delle Asl: Roma 1, Angelo Tanese, Roma 4, Cristina Matranga, Roma 6, Narciso Mostarda, Viterbo, Daniela Donetti e Latina, Silvia Cavalli.

Anche i dirigenti scolastici sono dello stesso parere. Cristina Costarelli, numero uno dei presidi di Roma e del Lazio, ribadisce quanto espresso già ieri da Mario Rusconi, veterano della categoria: "Noi non abbiamo né pensato né chiesto chiusure anticipate - scandisce a Roma Today -, l'allarme è stato generato da medici di base e Asl alle prese con una gestione ai limiti dell'impossibile per quanto riguarda quarantene e tamponi, soprattutto nelle scuole elementari. La nostra preferenza, da sempre, è la didattica in presenza. Anche perché ci sono dei passaggi normativi da compiere, per chiudere anticipatamente, per i quali non c'è proprio tempo".

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