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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Didattica a distanza

Scuola, tornano Dad e problemi per le famiglie dei più piccoli. Ottaviani attacca il Governo

Con così poco preavviso i genitori che lavorano si sono trovati costretti a cambiare turno o prendere giorni di ferie per non lasciare i figli da soli a casa, ma non per tutti è stato possibile

A Frosinone ed in molti comuni della Ciociaria è tornata la didattica a distanza in quasi tutte le scuole. Questo a causa dell’aumento esponenziale dei contagi Covid negli ultimi giorni. La DAD continuerà, almeno per il momento, fino al 15 gennaio, per poi valutare se sarà il caso di prolungarla o meno. L’ordinanza della chiusura di quasi tutti i plessi scolastici del Capoluogo è arrivata il 9 gennaio, ovvero un giorno prima della riapertura delle scuole.

Questo ha creato non poche problematiche ai genitori dei più piccoli, specialmente per quelli che lavorano. Molte famiglie, infatti, si sono dovute organizzare in fretta e furia per non lasciare soli i figli a casa con la didattica a distanza.

“Sia io che mio marito lavoriamo – ci racconta una mamma – ed è stato impossibile cambiare i turni o prenderci qualche giorno di ferie con così poco preavviso. La nostra bimba ha 6 anni e non ci sembrava il caso di lasciarla sola a casa. Disperati abbiamo fatto il giro di chiamate tra i parenti e per fortuna la zia della bimba si è resa disponibile, ma se non poteva come avremmo fatto?”.

La Dad però è stata inevitabile visto l’aumento dei contagi, con tanti presidi di Frosinone e Provincia che hanno firmato la lettera mandata da più di 2.000 dirigenti scolastici di tutta Italia al Premier Draghi, chiedendo la didattica a distanza. Il Governo però non si è smosso dalla sua posizione, cioè quella di riaprire tutti in presenza. Per questo si è creata molta confusione con comuni che hanno deciso di ripartire normalmente (vedi ad esempio Ferentino o Alatri) e molti Comuni che hanno deciso per la DAD (come Frosinone) e creato così disagi a molte famiglie. 

Ottaviani: "Il vero senso dello Stato appartiene a quelli che cercano le soluzioni concrete, senza tentare solo di rinviare il problema o di accollarlo ad altri"

“Abbiamo dovuto effettuare uno slalom interpretativo tra una serie di disposizioni normative contrastanti, prima, tra loro stesse e, poi, con la logica della veloce evoluzione del virus, in alcune scuole e istituti del capoluogo – ha dichiarato il Sindaco Nicola Ottaviani – Abbiamo raccolto le comunicazioni e le preoccupazioni, evidentemente fondate, da parte delle famiglie, dei docenti e dei responsabili dei singoli plessi scolastici, investiti più seriamente dalla problematica. Credo che sia oltremodo grave, da parte del Governo, segnatamente del Ministro della Pubblica Istruzione, soffermarsi in questi giorni, h24, sui giochi relativi all’elezione del prossimo Capo dello Stato, evitando invece di concentrarsi sulle concrete ed effettive dinamiche infettive e sociali delle scuole e delle famiglie, per non mettere a repentaglio i tavoli o gli accordi della politica. Il vero senso dello Stato appartiene a quelli che cercano le soluzioni concrete, senza tentare solo di rinviare il problema o di accollarlo ad altri. I Dirigenti degli istituti e delle scuole che riapriranno con la didattica in presenza dopo il 15 gennaio, fino a quella data avranno cura di attivare la didattica a distanza integrata, nelle forme da loro ritenute più consone ed efficaci”.

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