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Scuola, fine dello stato di emergenza ma non del doppio turno: il dissenso dei dirigenti scolastici della Ciociaria

La Cisl Scuola di Frosinone: "Torniamo alla normalità sul serio, riconosciamo di conseguenza agli studenti il diritto a un orario delle lezioni rispettoso dei tempi di apprendimento"

Per arginare il Covid, la scuola, già da qualche tempo, ha introdotto i doppi turni di ingresso e di uscita. Con la fine dello stato di emergenza,  però, i doppi turni dovrebbero continuare fino a fine anno. Questo non è piaciuto a molti dirigenti scolastici ciociari. 

"Il coordinamento dei Dirigenti scolastici della Cisl scuola di Frosinone, che rappresenta la maggioranza dei Dirigenti nella nostra provincia, esprime un netto dissenso sulla scelta di procrastinare il doppio turno nelle scuole della provincia anche dopo il superamento dal 1° aprile dello stato di emergenza. Com’è noto - si legge nella nota della Cisl Scuola -  si procede al graduale ritorno alla normalità e al superamento delle restrizioni. Risulta sbagliata la scelta di mantenere il doppio turno nella nostra provincia che, al contrario, non doveva nemmeno essere introdotto.

La conferma del doppio turno di ingresso nelle scuole sarebbe giunta su indicazione del Ministero delle Infrastrutture, senza alcun atto formale, nonostante le indicazioni in senso contrario giunte non più tardi del mese scorso da parte dell’amministrazione, seppure in via informale. Troppo facilmente la stampa ha parlato, in proposito, di “...soddisfazione dei presidi ...”, scambiando, come al solito, il favore di una sola associazione sindacale, tra l’altro assolutamente non rappresentativa nella nostra provincia, con l’orientamento di una intera categoria, che, per fortuna della democrazia, ha forme plurali di rappresentanza.

La scelta di confermare il doppio turno di ingresso, laddove confermata, sarebbe una grave in- coerenza, che equivarrebbe a dire che il superamento dello stato di emergenza è, all’atto pratico, poco più di una mera petizione di principio. Torniamo alla normalità sul serio, riconosciamo di conseguenza agli studenti il diritto a un orario delle lezioni rispettoso dei tempi di apprendimento, consentiamo agli studenti la possibilità di poter riprendere gli impegni extrascolastici, oppure tanto vale dire che lo stato di emergenza nel settore scolastico è prolungato fino alla fine dell’anno in corso. Da non trascurare la considerazione che la fine dell’emergenza non legittimerebbe ulteriori sacrifici dell’autonomia scolastica e del diritto delle scuole ad organizzarsi in modo autonomo".

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