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Scuola, tutti uniti contro il doppio turno. La Sardellitti scrive a D’Amato

L’Associazione nazionale presidi, ormai ad un mese dall’inizio delle scuole, vuole l’abolizione dei doppi turni di ingresso. Il Consigliere Provinciale con Delega alla Pubblica Istruzione della Provincia di Frosinone chiama in causa l’Assessore alla Sanità D’Amato

Ancora disagi e polemiche per la questione doppi turni a scuola. L’Associazione nazionale presidi, ad un mese ormai dall’inizio delle scuole, ha bocciato i doppi turni. “L’attuale scaglionamento degli orari alle 8 e alle 9.40 –afferma l’associazione- produce effetti negativi sugli studenti, peggiori della didattica a distanza”.

L’Associazione nazione presidi chiede di abolire i doppi turni e tornare ad una singola entrata, quella delle 8. Al limite, chiede l’Associazione, si può anticipare alle 9 il turno d’ingresso del secondo turno. Appello che ovviamente è condiviso, oltre che dai presidi, anche da docenti, famiglie e studenti.

La Sardellitti chiama in causa l'Assessore alla Sanità D'Amato

Il Consigliere Provinciale con Delega alla Pubblica Istruzione della Provincia di Frosinone, Alessandra Sardellitti, ha scritto una lettera in merito all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato:

"Gentile Assessore, le scrivo in qualità di Consigliere Provinciale con Delega alla Pubblica Istruzione della Provincia di Frosinone per rappresentare gli enormi disagi che la Regione Lazio, con la scelta di adottare il doppio turno di entrata a scuola, sta cagionando ai ragazzi ed alle famiglie della Provincia di Frosinone.

Mi rivolgo a Lei, persona di buon senso, innanzitutto, per congratularmi per gli ottimi risultati ottenuti in ordine alla copertura vaccinale della nostra Regione, tra le più alte d’Europa, con particolare riferimento alla copertura vaccinale dei ragazzi frequentanti le nostre scuole secondarie di secondo grado.

La consapevolezza dei risultati ottenuti anche grazie alla fiducia che hanno riposto i ragazzi nella vaccinazione mal si concilia con i troppi sacrifici che si stanno ancora chiedendo. Mi appare un’assoluta forzatura, oltre che una scelta incomprensibile, quella di continuare ad adottare per le scuole secondarie di secondo grado il doppio turno di entrata a scuola, equiparando, senza alcuna logica, la situazione della Città Metropolitana di Roma con quella della nostra Provincia.

Invece di premiare il coraggio e la maturità dei nostri ragazzi stiamo privando loro del tempo libero, del diritto allo studio, del diritto allo sport, del diritto alla salute, costringendoli, e mi riferisco ai tanti ragazzi che risiedono in paesi della provincia distanti rispetto all’istituto scolastico frequentato, a rientrare a casa dopo le 18:00, quando la giornata è sostanzialmente terminata.

Le misure adottate nel campo dei trasporti scolastici sono assolutamente insufficienti ed inutili. Di questo abbiamo cercato inutilmente di sensibilizzare l’Assessore competente, gli Uffici della Regione Lazio e l’Ufficio scolastico regionale,  senza però ottenere la seppur minima comprensione.

La interesso della vicenda, nella sua qualità di Assessore alla Sanità, perché, considerati gli ottimi risultati vaccinali raggiunti grazie soprattutto alla massiccia partecipazione dei nostri ragazzi, sarebbe auspicabile una sua intercessione con i colleghi di Giunta al fine di porre termine a questo stillicidio inutile e dannoso perpetrato nei confronti dei nostri studenti, ancora una volta penalizzati a causa di una pandemia, in questo momento assolutamente sotto controllo".

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