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Una scacchiera pedonale nel cortile della scuola, tra made in home ed ecosostenibilità

Gli scacchi? una metafora di vita che che guida i giovani nello studio e nella quotidianità, ancora meglio se la loro realizzazione è ad impatto (quasi) zero e colora l'asfalto

Nel cortile dell’Istituto Superiore Anton Giulio Bragaglia di Frosinone è stata inaugurata una scacchiera pedonale permanente alla presenza del Campione Regionale di Scacchi Claudio Calabrese. Quest'ultimo è stato accolto dalle note degli studenti del Liceo Musicale e dal prof. Bartolini. 

La scacchiera, come si evince dalla pagina facebook dell'Istituto, è nata nell'ambito del progetto "Chess in School", ideato e proposto dalla prof.ssa Luisa Nieddu e realizzato con la collaborazione dei docenti Paolo Culla, Fabio Palmieri e Cristina Schimperna. 

Ricordando i ready-made duchampiani, l'enorme reticolo colorato è stato realizzato con materiali di riciclo e vernici ecosostenibili. Questo perché, ora più che mai, il binomio arte - sostenibilità ambientale sta assumendo sempre più rilevanza nel dibattito pubblico. Oggi il cambiamento climatico e l'emergenza ecologica hanno infatti risvegliato l'attenzione delle persone verso l'ambiente e una nuova coscienza ecologica si va diffondendo. Il merito maggiore forse va proprio ai ragazzi, che ogni giorno dimostrano un grande interesse verso le tematiche ambientali. Per la Generazione Z - quella dei nati indicativamente tra il 1997 e il 2012 - la sostenibilità è un aspetto fondamentale nella vita quotidiana come nell'esperienza culturale: i musei, attenti a cogliere lo “spirito del tempo” e in ascolto del proprio pubblico, si stanno impegnando per ripensare la propria mission in un'ottica più “green”, scoprendosi sempre più eco-friendly. Una prerogativa che gli studenti e i professori dell'Istituto Bragaglia sembrano aver colto a pieno. 

"Ogni singolo elemento della messa in opera è frutto del co-working tra i vari indirizzi di studio dell’Istituto, in particolare degli studenti delle classi 3D e 4D Liceo Artistico e 4A Ipsia/MAT, utilizzando mezzi e materiali a disposizione nella scuola. Un esempio di vero made in home, green ed ecosostenibile".

Inoltre, nei secoli, gli scacchi sono divenuti la metafora un po’ di tutto: della guerra ovviamente, più in generale della vita, delle strategie aziendali e potremmo proseguire a lungo. Muovere i 32 pezzi sui 64 quadrati bianchi e neri migliora la concentrazione, l’attenzione, l’astrazione.

Orrin Hudson sostiene che imparare a giocare a scacchi aiuti i giovani nel percorso di studi e poi nella quotidianità. "Per ogni mossa che viene fatta – scrive – sia che si tratti di una partita o di vivere come cittadino, c’è una corrispondente conseguenza positiva o negativa".

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