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Scuole medie con poche mense: a Frosinone il dato peggiore del Lazio

Il rapporto di Save The Children sulla dispersione scolastica e sulle dotazioni strutturali degli istituti, evidenzia come nella provincia di Frosinone ci siano poche mense per le scuole secondarie di primo grado. Meglio le elementari

In provincia di Frosinone solo una scuola primaria su cinque ha la mensa, ossia il 20,6% delle elementari. Fanno peggio le medie - le scuole secondarie di primo grado - che si fermano al 12,1%, il dato peggiore del Lazio. Dati che emergono dal rapporto annuale di Save The Children "Alla ricerca del tempo perduto". 

Analizzando la scuola primaria, Frosinone, per quanto riguarda la presenza di mense, fa meglio di Latina, provincia meno virtuosa del Lazio con il 12,3%, e di Viterbo (19,8). Meglio della Ciociaria, le province di Rieti (23,2%) e Roma (37,4%). 

Male invece la percentuale della presenza di mense nelle scuole medie (12,1), la più bassa del Lazio. Bene Roma con il 73,6% e Rieti con il 42,5%. Rispetto a Frosinone pochi punti più su per Latina (12,4%) e Viterbo (16,5%). 

Dispersione scolastica causata anche dalle carenze strutturali degli istituti

Questi dati sono importanti perché le carenze strutturali degli istituti scolastici insieme al disagio economico - acuito dall'aumento della povertà - sono fattori che, uniti agli effetti del Covid e della didattica a distanza, condannano migliaia di ragazze e di ragazzi ad abbandonare gli studi, non facendogli frequentare l'università e riducendogli le possibilità di entrare nel mondo del lavoro.  

Secondo Save the children, nel Lazio la dispersione scolastica riguarda il 9,2% degli studenti e il 21,6% dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni non va a scuola, non lavora e non partecipa a corsi di formazione. 

Il rapporto ha analizzato alcuni deficit strutturali del sistema scolastico, in termini di spazi, servizi e tempi educativi, come mensa e tempo pieno, palestra e agibilità degli istituti. Per quanto riguarda le palestre, in Italia circa la metà delle scuole elementari e medie ne sono dotate. Nel Lazio tutte le province non arrivano al 50%, con punte più basse per le primarie di Rieti (17,4%) e più alte per le secondarie di Roma (44,4%). 

Nel Lazio le classi a tempo pieno, quindi con una didattica che si sviluppa su 40 ore settimanali con gli alunni che rimangono a scuola a pranzo, sono il 55,7%. In numeri assoluti, 6mila 788 su 12mila 194. Un dato tutto sommato positivo rispetto a regioni come Toscana, Basilicata e Lombardia che superano di poco il 50% e nettamente migliore di regioni del sud come Sicilia, Molise, Puglia e Campania dove le percentuali sono sotto al 20%. Secondo il rapporto, nel Lazio per adeguare quelle 5mila 406 classi mancanti al tempo pieno bisognerebbe assumere 2mila 703 docenti e servirebbero 382 collaboratori scolastici in più, per un investimento stimato di oltre 95 milioni 650mila euro. 

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